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Deliberaz. G.R. Umbria 02/03/2015, n. 228

Approvazione delle linee guida e criteri generali per lo sviluppo e la localizzazione degli impianti radioelettrici, previste dall’art. 3, comma 1, lett. c), della L.R. n. 31/2013.
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Linee guida e criteri generali per lo sviluppo e la localizzazione degli impianti radioelettrici ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. e) della legge regionale 23 dicembre 2013, n. 31

CRITERI GENERALI PER LO SVILUPPO E LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI RADIOELETTRICI

Premessa

Dal punto di vista territoriale-paesaggistico incidono, innanzitutto, le differenze dimensionali e le proporzioni geometriche nonché, in secondo ordine, le caratterizzazioni tecnico-morfologiche.

I sistemi per la telecomunicazione hanno differenti componenti tecnologiche:

- la diffusione radiotelevisiva è costituita da:

- sistemi atti alla trasmissione (antenne), caratterizzati dalle particolari esigenze della ampiezza dalla zona da servire; sono generalmente di dimensioni considerevoli, sostenuti da supporti (pali o tralicci) di notevole altezza e posizionati in aree non urbane sulla sommità di colline o monti;

- le attrezzature di servizio, collocate nei pressi dei supporti possono essere strutture tipo box;

- la diffusione per telefonia mobile è costituita da:

- sistemi atti alla trasmissione (antenne), caratterizzati dalle particolari esigenze della caratteristica urbanizzata della zona da servire; sono generalmente di dimensioni contenute, sostenuti da supporti (pali) di altezza molto variabile anche sulla sommità di tetti e in posizionati prevalentemente urbane. Vi possono essere anche sistemi molto piccoli (es. microcelle, sistemi Wi-Fi, Wi-Max) posizionati su pareti sia outdoor che indoor;

- le attrezzature di servizio, collocate nei pressi dei supporti possono essere strutture tipo box.

Le problematiche variano in ogni caso in relazione al contesto – antropico, distinguendo urbano e rurale, nonché naturale – coinvolgendo in modo diverso rapporti e relazioni con le caratterizzazioni morfologiche, orografiche, vegetazionali, nonché storico-culturali e simboliche dell’intorno.

Infatti:

- in area urbana, questi impianti, ormai elementi costitutivi della città, comportano criticità per la scarsa cura progettuale soprattutto in relazione al contesto architettonico urbano consolidato; tale criticità viene amplificata dall’incontrollata proliferazione degli elementi di dimensione contenuta e diffusione capillare (spesso di uso domestico), andando ad incidere in modo significativo sul decoro dello spazio pubblico e della scena urbana.

- in area extraurbana, rurale o naturale, gli impianti, soprattutto i più grandi, sono spesso collocati in posizioni dominanti, di forte richiamo identitario ed elevato valore panoramico, andando generalmente ad incidere sulla percezione complessiva del paesaggio, con effetti negativi che divengono significativi per l’incontrollata giustapposizione di elementi scarsamente qualificati e morfologicamente eterogenei.

Data la natura molto variegata dei sistemi di trasmissione, i criteri di localizzazione possono essere distinti tra:

piccoli impianti outdoor ovvero impianto di debole potenza e ridotte dimensioni si intende un impianto avente potenza massima in singola antenna non superiore a 10 watt e dimensione della superficie radiante non superiore a 0,5 metri quadrati (es. microcelle, sistemi Wi-Fi, Wi-Max):, generalmente “diffusi” rispetto al contesto territoriale, per i quali è opportuno disciplinare la collocazione spaziale per eliminare o, almeno, mitigare quell’effetto visivo di “disordine spaziale” dovuto alla collocazione degli impianti apparentemente casuale.

grandi e medi impianti ovvero con caratteristiche maggiori a quanto indicato al punto 1: puntuali posizionati su sostegni (pali, tralicci, torri) per i quali, rispetto al contesto territoriale, potrebbe essere necessario verificare l’incidenza paesaggistica dovuta alle dimensioni soprattutto altimetriche degli impianti, sia dell’elemento tecnologico sia del supporto degli stessi;

In linea generale è necessario affrontare la problematica basandosi su due capisaldi principali:

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