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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Deliberaz. G.R. Lazio 09/12/2014, n. 864
Deliberaz. G.R. Lazio 09/12/2014, n. 864
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[Premessa]LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell’Assessore alle Politiche del territorio, Mobilità, Rifiuti Visto lo Statuto della Regione Lazio. Vista la L.R. 20 novembre 2001, n. 25, “Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione”. Vista la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6R, e successive modificazioni, “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”. Visto il Regolamento Regionale 29 aprile 2013, n. 6, "Modifiche al Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modificazioni". Vista la L.R. 30 Dicembre 2013, n. 14 “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2014 -2016”. Vista la L.R. 30 dicembre 2013 n. 13R, “Legge di stabilità regionale 2014”. Visto il D.lgs. 13 gennaio 2003, n. 36R, “Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche dei rifiuti”. Vista la Direttiva 2008/98/Ce contenente misure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, riducendogli impatti complessivi dell’uso delle risorse e migliorandone l’efficacia. Visto il D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152R “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni. Visto il D.M. Ambiente del 29 gennaio 2007 di emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per le attività elencate nell’allegato I del D.lgs. 59/05, ora allegato VIII alla parte seconda del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.. Vista la L.R. 9 luglio 1998, n. 27 Rrecante “Disciplina regionale della gestione dei rifiuti” e successive modificazioni. Visto il Piano di gestione dei rifiuti della Regione Lazio, approvato con deliberazione Consiliare n.14 del 18 gennaio 2012. Visto il D.lgs. 04 marzo 2014 n. 46R, recante “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)” di modifica del D.lgs. 152/2006 ed in particolare l’art. 26, comma 1 che ha sostituito l’Allegato VIII alla Parte Seconda del D.lgs. n. 152/2006. Visto il D.M. Ambiente del 24 aprile 2008 concernente “Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”. Vista la Circolare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 5205 del 15 luglio 2005 (specifiche tecniche sulle caratteristiche e gli usi possibili per le materie prime secondarie per l'edilizia prodotte dal recupero di rifiuti inerti non pericolosi prodotti da cantieri edili). |
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Allegato “A”Per il rilascio dell'autorizzazione all'esercizio di impianti mobili di smaltimento o di recupero di rifiuti, ex articolo 208, comma 15, del D.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i., i soggetti richiedenti che abbiano nel Lazio la sede legale o quella di rappresentanza in caso di società straniera proprietaria dell'impianto, devono presentare apposita istanza in bollo (Modulo IM1) alla quale deve essere allegata la seguente documentazione (1 originale e n. 1 copia cartacea e n. 1 copia completa in formato elettronico in disco chiuso e tutta la documentazione tecnica dovrà essere confezionata in unico elaborato): A) una relazione tecnica, datata, timbrata e firmata da professionisti abilitati nelle specifiche materie, che deve contenere, in rapporto alla tipologia dell'impianto, almeno i seguenti dati: -identificativo dell’impianto (marca o costruttore, modello, numero di serie o matricola); - considerazioni generali in base alle quali viene chiesta l'autorizzazione per l'impianto mobile di smaltimento o di recupero oggetto della domanda stessa; - descrizione puntuale delle operazioni di recupero e/o smaltimento previste (rif. Allegati B e C alla parte IV del D.lgs. 152/06) come avvengono nella pratica; - specificazione dei dati relativi ai rifiuti sottoposti alle varie operazioni quali denominazione, codice europeo1, classificazione, stato fisico e potenzialità giornaliera ed annuale (t/g e t/a); |
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Allegato “B”I criteri per lo svolgimento delle singole campagne di attività nel territorio regionale degli impianti mobili di smaltimento o di recupero di rifiuti, autorizzati dalla Regione Lazio o da altre Regioni, sono i seguenti: 1) per quanto attiene allo svolgimento delle singole campagne di attività, in siti ubicati nel territorio del Lazio, la Regione riceve, ai sensi dell'articolo 208 comma 15 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., la relativa comunicazione (Modulo IM6), almeno sessanta giorni prima dell'istallazione dell'impianto, contenente le specifiche dettagliate relative alla campagna di attività comprensiva dell'autorizzazione all’esercizio dell’impianto mobile e dell'iscrizione all'Albo Nazionale delle imprese di gestione dei rifiuti, nonché la documentazione tecnica confezionata in unico elaborato (1 originale, 1 copia cartacea e 1 copia completa in formato elettronico in disco chiuso): a) in caso di impianti mobili autorizzati dalla Regione Lazio: I. la descrizione dettagliata del sito relativo alla campagna di attività per la quale viene presentata la comunicazione stessa; II. la data di inizio e la durata della campagna di attività che non può comunque superare i 6 mesi (salvo proroghe autorizzate espressamente su motivata richiesta del proponente); III. le scadenze temporali che caratterizzano la campagna di attività; |
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Allegato “C” - Schema di domanda di autorizzazione all’esercizioParte di provvedimento in formato grafico |
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