Deliberaz. G.R. Umbria 26/05/2014, n. 572

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta della Presidente Catiuscia Marini;

Preso atto:

a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento;

b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente;

c) della dichiarazione del dirigente medesimo che l’atto non comporta oneri a carico del bilancio regionale;

d) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi assegnati alla Direzione stessa;

Vista la legge regionale 1 febbraio

Oggetto: Eventi sismici 1997 - D.G.R. n. 1036/2005, finanziamento degli edifici e delle U.M.I. funzionali alla realizzazione di progetti di sviluppo di attività produttive e di servizi innovativi di rilevante interesse. Determinazioni.

Premesso:

— che con deliberazione n. 1036 del 22 giugno 2005, successivamente modificata ed integrata dalla deliberazione n. 1873 del 9 novembre 2005, la Giunta regionale, ha stabilito di attivare le procedure tecnico-amministrative finalizzate al finanziamento, nell’ambito della fascia g) di cui al comma 3 dell’art. 7 dell’allegato 1 alla D.G.R. n. 5180/98, oltre che della fascia N dei Programmi Integrati di Recupero, degli edifici e delle U.M.I. funzionali alla realizzazione di progetti di sviluppo di attività produttive e di servizi innovativi di rilevante interesse, inerenti:

— alla ricerca scientifica applicata e/o servizi innovativi per le imprese;

— alla filiera ambiente, cultura e turismo;

— che con il predetto atto la Giunta regionale, nel definire le condizioni che configurano il “rilevante interesse”, nonché le risorse, i requisiti di ammissibilità a contributo e le procedure per il finanziamento degli interventi, ha dato mandato al dirigente dell’Ufficio dirigenziale temporaneo completamento ricostruzione: interventi dei privati, ora denominato Servizio Ricostruzione edifici privati, programmi integrati di recupero e risorse finanziarie, di predisporre un apposito bando in cui esplicitare le condizioni di ammissibilità al finanziamento, nonché le modalità di valutazione dei progetti di sviluppo, precisando che dovevano essere obbligatoriamente oggetto di valutazione:

— la sostenibilità e la qualità del progetto;

— l’impatto economico e sociale atteso;

— la cantierabilità e lo stato di avanzamento del progetto;

— la rilevanza dell’investimento e il valore delle altre fonti finanziarie;

— che con il medesimo atto la Giunta regionale ha stabilito inoltre che le attività da esercitare all’interno degli edifici o delle U.M.I. ripristinate devono essere avviate non oltre 12 mesi dalla ultimazione dei lavori e che per cinque anni dalla ultimazione degli stessi non può essere cambiata la destinazione d’uso degli immobili, pena la restituzione del contributo, disponendo altresì che “ Il rispetto di tali vincoli deve essere suffragato dal beneficiario del contributo da idonee garanzie”.

Atteso che con determinazione del dirigente dell’Ufficio dirigenziale temporaneo Completamento ricostruzione:

interventi dei privati n. 11075 del 7 dicembre 2005 è stato approvato l’apposito bando, il quale, all’art. 11, comma 3, ha stabilito, per quanto qui interessa, che “le attività da esercitare all’interno degli edifici o delle UMI ripristinate devono essere avviate, a pena di revoca del contributo, entro il termine previsto nel cronoprogramma dei lavori di cui all’art., comma 4, lett. C.10) e comunque non oltre il termine di 36 mesi dalla comunicazione della concessione contributiva, disponendo altresì che “a tal fine deve essere prestata garanzia fideiussoria a favore della Regione, rilasciata esclusivamente da compagnie di assicurazione autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni presso l’ISVAP; da banche o istituti di credito, da società finanziarie iscritte all’elenco speciale ex art. 107 del D.Lgs. n. 385/93 presso la Banca d’Italia, a copertura dell’importo concesso. Tale documentazione deve essere presentata alla Regione, a pena di revoca del contributo, prima della comunicazione dell’inizio dei lavori. Lo svincolo delle garanzie fideiussorie è disposto dalla Regione al momento della erogazione del saldo del contributo”;

Preso atto:

— che con successiva deliberazione n. 442 dell’8 marzo 2010 la Giunta regionale ha stabilito che “il termine previsto dal bando in attuazione di quanto disposto dal punto 7) della D.G.R. n. 1036/2005, entro il quale il soggetto attuatore deve ultimare i lavori di ripristino degli edifici o delle U.M.I. interessati dal progetto di sviluppo e dare avvio alle attività, può essere prorogato, per giustificati motivi e su richiesta dell’interessato, di un congruo periodo di tempo, comunque non superiore a mesi trenta”;

— che con determinazione dirigenziale n. 3011 del 7 aprile 2010 sono stati di conseguenza ridefiniti i termini della proroga prevista dall’art. 11, comma 4, del bando, stabilendo per la stessa un termine massimo di trenta mesi;

— che, in particolare, l’art. 8 del bando approvato con la sopra richiamata determinazione dirigenziale n. 110