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27/11/2023

Appalti pubblici: indicazioni ANAC su modifiche soggettive del contratto

L'ANAC ha fornito indicazioni alle stazioni appaltanti in merito all’ammissibilità delle modifiche soggettive del contratto, nel rispetto del principio di rotazione.

In tema di appalti pubblici, con il Com. ANAC 08/11/2023, l'ANAC ha fornito indicazioni circa le ipotesi di modifiche soggettive del contratto, durante la sua esecuzione e in relazione all’applicazione del principio di rotazione.

In particolare, l'ANAC ha richiamato:
- la lett. d) dell'art. 120, comma 1, del D. Leg.vo 36/2023, che consente la modifica soggettiva del contratto, senza una nuova procedura di affidamento, oltre alle ipotesi di cui ai punti 1 e 3, nei casi di cui al punto 2, ovvero quando all'aggiudicatario succede, per causa di morte o insolvenza o a seguito di ristrutturazioni societarie, che comportino successione nei rapporti pendenti, un altro operatore economico che soddisfi gli iniziali criteri di selezione, purché ciò non implichi ulteriori modifiche sostanziali al contratto e non sia finalizzato ad eludere l'applicazione del codice, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 124 del D. Leg.vo 36/2023;
- l'art. 49 del D. Leg.vo 36/2023, il quale stabilisce, per i contratti il cui importo è al di sotto della soglia europea, il divieto di affidamento al contraente uscente, nei casi in cui i due consecutivi affidamenti abbiano ad oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, oppure nella stessa categoria di opere, oppure nello stesso settore di servizi.

L'ANAC ha poi evidenziato che:
- entrambe le suddette disposizioni devono essere valutate dal RUP e dalla stazione appaltante al momento del giudizio sull’ammissibilità della modifica soggettiva del contratto;
- oltre al rispetto del principio di rotazione da attuarsi nella fase prodromica dell’affidamento, la stazione appaltante, in caso di sostituzione del contraente, ha l’onere di effettuare una successiva valutazione accertando che la modifica soggettiva non sia finalizzata ad eludere l’applicazione del principio di rotazione; 
- tra le operazioni di modifica aziendale che comportino una successione nei rapporti pendenti, quelle che potrebbero presentare le maggiori criticità sono individuate, sulla base della disciplina civilistica, nella cessione di azienda, trasformazione, fusione o scissione di società;
- in tutte queste ipotesi, la stazione appaltante avrà l’onere di verificare che il soggetto subentrante sia legittimato a proseguire l’esecuzione del contratto in sostituzione dell’originario affidatario, acquisendo tutte le informazioni utili alla corretta identificazione dell’operazione aziendale, al fine di escludere che la successione nel contratto violi il principio di rotazione.

Dalla redazione