Nuovo Codice dei contratti pubblici e impatto sul processo amministrativo

La Relazione dell'ufficio studi e formazione del Consiglio di Stato del 06/06/2023 analizza l'impatto del nuovo Codice dei contratti pubblici, di cui al D. Leg.vo 31/03/2023, n. 36, sul processo amministrativo.

La Relazione indica che nel nuovo Codice dei contratti pubblici - le cui disposizioni, tranne eccezioni, acquistano efficacia dal 01/07/2023 - sono presenti molteplici norme di rilievo processuale, incidenti sia sulle forme di tutela delle posizioni giuridiche coinvolte nella contrattualistica pubblica (quanto alla fase che precede l’affidamento dell’appalto o della concessione mediante la stipula dell’atto negoziale) sia su aspetti tecnico-procedurali del rito.
La Relazione evidenzia i punti di ricaduta del nuovo Codice dei contratti pubblici nel processo amministrativo, individuando i principali nodi problematici emergenti prima facie e prospettando sia le possibili opzioni interpretative sia, in taluni casi, un possibile criterio di risoluzione della questione.

In particolare, la Relazione tratta i seguenti punti:
- esenzione dal contributo unificato per i motivi aggiunti nei ricorsi in tema di gare;
- indicazione del CIG negli atti di parte e nei provvedimenti del giudice;
- disciplina dei contratti sottosoglia;
- il diritto di accesso e il relativo rito nel nuovo Codice;
- il divieto di clausole escludenti in rapporto alla decisione della plenaria e la perdurante vigenza dell’onere di immediata impugnazione delle clausole escludenti;
- la nuova disciplina del parere di precontenzioso;
- la disciplina delle garanzie nel nuovo Codice dei contratti pubblici e nel testo dell’art. 120 del D. Leg.vo 02/07/2010, n. 104 (Codice del processo amministrativo) come riformulato dall’art. 209 del D. Leg.vo 36/2023;
- l’affidamento e l’azione di rivalsa.