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30/05/2023

Le policy di inclusione nel nuovo Codice appalti

Un’analisi delle misure previste dal Codice appalti 2023 per l’inclusione nell’ambito dei contratti pubblici, anche alla luce della modifica di cui al D.L. 29/05/2023, n. 57.

Il D. Leg.vo 31/03/2023, n. 36 (Codice dei contratti pubblici 2023) prevede una serie di meccanismi per la realizzazione delle pari opportunità generazionali e di genere, nonché di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate.
In particolare, tali meccanismi sono previsti come requisiti necessari o ulteriori requisiti premiali nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti (art. 61 del D. Leg.vo 36/2023), come criteri premiali per le stazioni appaltanti e gli enti concedenti nell’aggiudicazione di appalti di lavori, servizi e forniture (art. 108 del D. Leg.vo 36/2023), nonché come oggetto di garanzie per la partecipazione alla procedura (art. 106 del D. Leg.vo 36/2023).
Si segnala che l’art. 2 del D.L. 29/05/2023, n. 57 (G.U. n. 124 del 29/05/2023) ha modificato l’art. 108 del D. Leg.vo 36/2023, sostituendo la possibilità per le imprese di autocertificare l’adozione di misure per la parità di genere con il possesso della certificazione di cui al Codice delle pari opportunità tra uomo e donna.
Di seguito il dettaglio delle misure sopra indicate.

BANDI DI GARA

Ai sensi dell’art. 61 del D. Leg.vo 36/2023 (Contratti riservati), “le stazioni appaltanti e gli enti concedenti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, come requisiti necessari o come ulteriori requisiti premiali dell’offerta, meccanismi e strumenti idonei a realizzare le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate”.

Confermata quindi nel Codice 2023 la previsione - innovativa rispetto al D. Leg.vo 50/2016 - di cui all’art. 102 del D. Leg.vo 36/2023 (Impegni dell’operatore economico) secondo il quale nei bandi, negli avvisi e negli inviti le stazioni appaltanti, tenuto conto della prestazione oggetto del contratto, richiedono agli operatori economici di assumere, tra gli altri, l’impegno a garantire le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate.

CRITERI DI AGGIUDICAZIONE

L’art. 108, comma 7, del D. Leg.vo 36/2023 (Criteri di aggiudicazione degli appalti di lavori, servizi e forniture), come modificato dall’art. 2 del D.L. 29/05/2023, n. 57, stabilisce che: “al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese per l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere di cui all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198”.

GARANZIE PER LA PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA

Viene attuata - all’art. 106 del D. Leg.vo 36/2023 (Garanzie per la partecipazione alla procedura), comma 8, - la riduzione del 10% dello sconto relativo all’importo delle garanzie da presentare per chi possiede tali certificazioni; infatti, nella previgente disciplina lo sconto previsto era del 30% (art. 93 del D. Leg.vo 50/2016, comma 7), mentre ora è del 20%.

Dalla redazione