Chiesa dei SS. Cipriano e Giustina a Stagno di Roccabianca (PR): intervento per stabilizzare e salvaguardare la struttura | Bollettino di Legislazione Tecnica
FAST FIND : CM606

Chiesa dei SS. Cipriano e Giustina a Stagno di Roccabianca (PR): intervento per stabilizzare e salvaguardare la struttura

L’antica struttura in muratura risalente al 1863, situata vicino al fiume Po, si caratterizzava dall’assenza di fondazioni e posava su un terreno argilloso-torboso, con falda acquifera tre metri sotto il livello campagna e residui sabbiosi, secondo quanto rilevato dai geologi KAPPAZETA intervenuti.
KAPPAZETA

La situazione aveva prodotto dissesti strutturali che investivano specialmente l’abside della chiesa e la torre campanaria, quest’ultima vistosamente inclinata a seguito del cedimento del terreno di fondazione, ha prodotto ampie crepe e fessurazioni ai danni della chiesa cui poggiava stante l’ammorsamento delle relative murature alla base, tramite un cordolo in cemento armato, che delimitava il perimetro dell’edificio come marciapiede. Le oscillazioni e sollecitazioni così prodotte, che insistevano sull’edificio, hanno determinato una spaccatura verticale a metà navata lungo tutto il muro della parrocchia.


 

La Diocesi di Fidenza ha commissionato l’intervento allo studio di architetti Tragni & Bellantani, coadiuvati dall’ingegnere strutturista Paolo Paini. Scopo dell’intervento il consolidamento delle strutture tramite il trasferimento dei carichi dell’edificio in profondità per il risanamento della situazione esistente ma anche al fine di scongiurare futuri cedimenti delle fondazioni, il tutto limitando al massimo l’invasività delle operazioni di ripristino e risanamento.

Su suggerimento dei professionisti qualificati dell’azienda KAPPAZETA di Parma, chiamati ad operare tale soluzione, si è scelto di intervenire attraverso la divisione AKTIV mediante l’impiego speciali micropali efficaci per trasferire i carichi della struttura in profondità permettendo interventi di sottofondazione e garantendo anche una minore invasività rispetto ai pali tradizionali.

 Nella fattispecie la tecnologia adottata è stata duplice:

–        Inserimento di n.17 micropali GEOROUND, in acciaio ad alta resistenza e dotati di sei eliche discontinue che permettessero il loro saldo avvitamento del terreno in profondità.  Si tratta di speciali pali modulari, le cui prestazioni non sono influenzate dalla presenza di instabilità del suolo, di falde e da modifiche del terreno ad opera dei cicli stagionali. Utilizzati nel caso specifico ad una profondità di metri 10,5 possono arrivare fino a 13 metri e garantiscono una portata fino a 30 tonnellate, stabilizzando così la strutture e le pavimentazioni esistenti;



–        Conseguente inserimento di n. 41 micropali modulari in acciaio ad alta resistenza per sottofondazioni GEOUP presso-infissi a m. 10 di profondità in funzione del contrasto offerto dalla struttura, utilizzando nella fattispecie i cordoli solidarizzati con la struttura e collegando infine i pali GEOUP mediante l’impiego di speciali tubi camicia. La loro portata può superare le 24 tonnellate e sono atti all’assestamento ed al sollevamento di fondazioni e strutture esistenti che poggiano su terreni disgregati.


Tali lavori hanno garantito la salvaguardia e la tutela dell’edificio di culto recuperandolo e soprattutto stabilizzandolo nel tempo.

Per approfondimenti consultare il link

KAPPAZETA S.P.A.
Via Aleotti 1 - 43124 PARMA
Tel. +39 0521 648888
Fax +39 0521 648880

info@kappazeta.it
www.kappazeta.it

 

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