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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Delib. CIPE 10/08/2016, n. 25
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Delib. CIPE 10/08/2016, n. 25
- Delib. CIPE 01/08/2019, n. 64
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PremessaIL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, e in particolare l’art. 4, il quale dispone che il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui all’art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese; Visto l’art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, il quale attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri la gestione del FAS (ora FSC) e la facoltà di avvalersi per tale gestione del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS), ora istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (PCM) e denominato Dipartimento per le politiche di coesione (DPC) con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 15 dicembre 2014, in attuazione dell’art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125; Visto l’art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, che ha ripartito le funzioni relative alla politica di coesione tra il citato DPC e l’Agenzia per la coesione territoriale; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 25 febbraio 2016 recante la delega di funzioni al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Prof. Claudio De Vincenti e visto in particolare l’art. 2 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, con il quale viene delegato al Sottosegretario l’esercizio delle funzioni di coordinamento, indirizzo, promozione d’iniziative, anche normative, vigilanza e verifica, nonché ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri, relativamente alla materia delle politiche per la coesione territoriale, per il cui esercizio lo stesso Sottosegretario si avvale del citato DPC; Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) |
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1. Individuazione delle aree tematiche e dotazione finanziaria.Le risorse del FSC 2014-2020, come determinate in premessa, e comprensive delle assegnazioni già disposte o previste da delibere del CIPE ovvero stabilite in via legislativa per complessivi 10.021,9 milioni di euro, nonché comprensive delle risorse assegnate a regioni e città metropolitane con la delibera n. 26 di questo Comitato, e delle risorse assegnate per il completamento degli interventi della programmazione 2007-2013 con la delibera n. 27, contestualmente adottate in data odierna, e di quelle relative ai Patti con gli enti territoriali in corso di sottoscrizione, sono così ripartite:
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2. Regole di funzionamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione.a. Piani operativi I piani operativi dovranno contenere i seguenti elementi: l’indicazione del sistema di governance del Piano; l’indicazione del fabbisogno finanziario programmatico annuale, delle tipologie dei soggetti attuatori a livello nazionale e regionale nonché dei tempi di attuazione; l’indicazione dell’articolazione annuale dei fabbisogni finanziari fino al terzo anno successivo al termine della programmazione 2014-2020, in coerenza con l’analoga articolazione dello stanziamento deciso per ogni area tematica nazionale; l’indicazione delle altre risorse utilizzate per l’esecuzione di interventi analoghi al fine di massimizzare i risultati e assicurare l’impiego delle risorse FSC secondo una logica addizionale e non sostitutiva delle risorse ordinarie; i tempi di assunzione degli impegni giuridicamente vincolanti e il cronoprogramma dei lavori; l’esplicitazione delle modalità di attuazione, che, anche qualora diverse in relazione alle caratteristiche degli obiettivi e degli interventi specifici del piano operativo, devono risultare coerenti con quelle previste per l’utilizzo dei Fondi strutturali e di investimento europei. In ogni piano operativo, quando gli interventi non siano stati già individuati, sono previste procedure efficaci d’individuazione dei progetti da realizzare, basate sull’identificazione e applicazione di criteri di attuazione e di verifica dei risultati conseguiti. Le linee d’intervento previste nella programmazione FSC sono attuate direttamente dall’amministrazione di riferimento destinataria delle risorse o, in alternativa, mediante Accordi di programma quadro rafforzati (Stato-Regione/i), ovvero attraverso convenzioni e/o contratti con i soggetti attuatori, solo nel caso in cui le Amministrazioni coinvolte, concordemente, valutino necessaria o opportuna o, comunque, maggiormente efficace una modalità attuativa basata su un forte coordinamento multilivello, o nel caso lo richieda la Cabina di regia. Gli Accordi di programma quadro sono sottoscritti sotto il coordinamento dell’Agenzia per la coesione territoriale. L’Autorità politica per la coesione territoriale presenta con scadenza annuale entro il 10 settembre di ciascun anno, una relazione al CIPE, ai sensi della lettera h) del citato art. 1, comma 703, della legge di stabilità 2015. Tale relazione contiene altresì, sulla base delle analisi condotte dalla Cabina di regia, l’indicazione delle modifiche intervenute e elementi sullo stato di attuazione della programmazione e dell’attuazione degli interventi inseriti nei predetti piani, predisposta dal Dipartimento per le politiche di coesione sulla base dei dati informativi forniti dall’Agenzia per la coesione territoriale, ai fini della definizione della nota di aggiornamento al DEF e della legge di bilancio, in coerenza con quanto disposto dall’art. 1, comma 703, lettera h), della legge n. 190/2014. In tale relazione si dà in particolare conto dello stato di attuazione delle azioni e dei risultati attesi relativi agli interventi contenuti nei diversi piani; b. Attuazione e sorveglianza Allo scopo di massimizzare la coerenza e l’efficacia dei programmi e delle azioni finanziate, ogni Amministrazione di riferimento delle risorse FSC, quale indicata nei Piani operativi/Piani stralcio, istituisce, secondo modalità specifiche individuate da ciascuna, un’unica sede per il coordinamento dell’attuazione della politica di coesione a valere sul FSC. Per ciascun piano è prevista l’istituzione di un Comitato con funzioni di sorveglianza, di un organismo di certificazione, inteso quale autorità abilitata a richiedere i pagamenti del FSC, e di un sistema di gestione e controllo. Nei piani dovrà essere assicurato particolare rilievo alle procedur |
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Allegato - Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 aree tematiche nazionali e obiettivi strategici - ripartizione ai sensi dell’articolo 1, comma 703, lettere b) e c) della legge n. 190/2014Tabella 1 - INFRASTRUTTURE
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