Risoluz. Ag. Entrate 17/03/2009, n. 67/E

In caso di assegnazione di alloggio ai soci di una cooperativa, il vincolo quinquennale di inalienabilità da osservare per non perdere i benefici previsti per la «prima casa», decorre comunque dalla data dell'atto notarile, e non da quella del verbale di consegna della cooperativa.
Si ricorda che la Nota II-bis, punto 4, dell'art. 1 della Tariffa parte I allegata al D.P.R. 131/1986 (Testo Unico dell'Imposta di registro) prevede che il trasferimento per atto a titolo oneroso o gratuito di un immobile acquistato con i benefici «prima casa» costituisce causa di decadenza dai benefici suddetti, se posto in essere prima del decorso del termine di cinque anni dalla data del suo acquisto.
La fattispecie esaminata dall'Agenzia riguarda l'assegnazione ad un socio di cooperativa edilizia a proprietà divisa di un immobile da destinare ad abitazione principale, successivamente trasferito in proprietà al medesimo socio con atto notarile ed applicazione delle agevolazioni fiscali «prima casa».
L'Agenzia ha in proposito chiarito, coerentemente con gli indirizzi più volte espressi dalla Corte di Cassazione ed anche citati nel documento in oggetto, che il verbale di consegna è atto con il quale si perfeziona l'assegnazione provvisoria dell'immobile, ma il trasferimento della proprietà dalla cooperativa al socio assegnatario si realizza unicamente con il rogito notarile, solo atto cui l'ordinamento giuridico attribuisce efficacia traslativa della proprietà.
Ne consegue che il periodo quinquennale di inalienabilità decorre dalla data del rogito notarile che dà luogo al trasferimento del diritto reale di proprietà dalla cooperativa al socio assegnatario.