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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
L.R. Toscana 23/12/2003, n. 64
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[Premessa] |
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Art. 1 - (Finalità)1. Al fine di prevenire i rischi d'infortuni sul lavoro a seguito di cadute dall'alto nei cantieri te |
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Art. 2 - (Linea guida)1. È approvata la "Linea guida per l'individuazione e l'uso di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto. Sistemi di arresto caduta", di seguito denominata linea guida, elaborata dall'Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza del lavoro (ISPESL) ed allegata |
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Art. 3 - (Piani di sicurezza, di coordinamento e piani operativi di sicurezza. Sostituzione del comma 11 dell'articolo 7 della legge regionale 14 ottobre 1999, n. 52)1. I piani di sicurezza, di coordinamento e i piani operativi di sicurezza prevedono, in relazione ai rischi previsti, l'installazione e l'utilizzo delle attrezzature di protezione anticaduta anche tenendo conto della linea guida, ricorrendo le condizioni di cui all'articolo 2, comma 2. |
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Art. 4 - (Programma straordinario di controllo e prevenzione delle cadute dall'alto. Progetto obiettivo)1. La Regione dispone azioni straordinarie di controllo e di prevenzione contro le cadute dall'alto. |
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Art. 5 - (Norma finanziaria)1. Al finanziamento del progetto obiettivo, di cui all'articolo 4, è destinata per l'anno 2004 |
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ISPESLISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORODipartimento Tecnologie di SicurezzaDipartimento Relazioni Esterne - Ufficio Relazioni con il Pubblico |
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Allegato - Linea guida per l'individuazione e l'uso di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto sistemi di arresto caduta |
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PresentazioneI lavori in quota possono esporre i lavoratori a rischi particolarmente elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta dall'alto e ad altri gravi infortuni sul lavoro, che rappresentano una percentuale elevata del numero di infortuni, soprattutto per quanto riguarda quelli mortali. |
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PremessaNei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, devono essere scelte attrezzature di lavoro adeguate più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure dando priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale. Qualora, ove queste misure da sole non bastino ad evitare o ridurre sufficientemente i rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, in relazione alla quota ineliminabile di rischio residuo, subentra l'obbligo del ricorso ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Per la individuazione di un idoneo mezzo di protezione personale è indispensabile la determinazione preliminare della natura e dell'entità dei rischi residui ineliminabili sul luogo di lavoro, con particolare riguardo ai seguenti elementi: durata e probabilità del rischio, tipologia dei possibili pericoli per i lavoratori, condizioni lavorative. Poiché non esistono mezzi personali di protezione capaci di proteggere dalla totalità o almeno dalla maggior parte dei rischi lavorativi senza provocare impedimenti inaccettabili, nella scelta del mezzo più adatto si dovrà cercare la migliore soluzione di compromesso fra la massima sicurezza possibile e le esigenze di comodità. Gli obblighi del datore di lavoro e dei lavoratori, riguardanti l'uso dei DPI, sono determinati al titolo IV del D.lgs. 626/94, che riporta quanto segue: 1) Il datore di lavoro ai fini della scelta dei DPI: |
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1. Scopo e campo di applicazioneLa presente linea guida, a carattere non vincolante, ha lo scopo di fornire un indirizzo per l'individuazione e l'uso dei dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto denominati "sistemi di arresto caduta", che generalmente sono costituiti da un dispositivo di presa per il corpo e da un sistema di collegamento raccordabile ad un punto di ancoraggio sicuro. Le caratteristiche necessarie per il punto di ancoraggio sicuro, nonché il "tirante d'aria" minimo (minimo spazio libero di caduta in sic |
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2. Riferimenti normativi e bibliograficiGli strumenti normativi di base della linea guida sono le leggi dello Stato in materia di prevenzione |
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2.1 LEGISLAZIONED.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 - Norme per la prevenzione degli infortuni e l'igiene del lavoro D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164 - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni |
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2.2 NORME EUROPEEUNI EN 341 - Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Dispositivi di Discesa UNI EN 353-1 - Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Dispositivi anticaduta di tipo guidato su una linea di ancoraggio rigida |
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2.3 ALTRE NORMEAustralian/New Zeland Standard: Industrial Fall - Arrest System and Device - Part 4 -Selection, Use a |
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3. DefinizioniAssorbitore di energia: "Componente di un sistema di arresto caduta. In tutti i casi d'uso raccomandati un assorbitore di energia garantisce l'arresto di una caduta dall'alto in sicurezza". Cinghie primarie/cinghie secondarie: Le cinghie primarie di imbracatura per il corpo sono quelle che sostengono il corpo o esercitano pressione su di esso durante la caduta e dopo l'arresto della caduta. Le altre cinghie sono quelle secondarie. Componente: Parte di un sistema venduto dal fabbricante e fornito con imballaggio, marcatura e istruzioni per l'uso. Supporti per il corpo e cordini sono esempi di componenti di un sistema Connettore: "Elemento di collegamento o componente di un sistema. Un connettore può essere un moschettone o un gancio". Cordino retrattile: "Elemento di collegamento di un dispositivo di tipo retrattile. Un cordino retrattile può essere costituito da una fune metallica, una cinghia o una corda di fibra sintetica" Cordino: "Elemento di collegamento o componente di un sistema. Un cordino può essere costituito da una corda di fibra sintetica, una fune metallica, una cinghia o una catena". Dispo |
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4. Valutazione dei rischi di caduta dall'altoLa presente linea guida fornisce degli indirizzi che possono essere utilizzati per la redazione del d |
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4.1 ANALISI DEL RISCHIO DI CADUTA DALL'ALTONei lavori in quota, dove i lavoratori sono esposti a rischi particolarmente elevati per la loro salu |
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4.1.1 TIPOLOGIE DI RISCHINei lavori in quota si è esposti a rischi, sia di caduta dall'alto o strettamente connessi ad essa, sia di natura diversa in relazione alla attività specifica da svolgere e che procurano morte o lesioni al corpo o danni alla salute. Si individuano le seguenti tipologie: a) rischio prevalente di caduta a seguito di caduta dall'alto; b) rischio susseguente alla caduta derivante da: |
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4.2 ESPOSIZIONE AI RISCHIIn ogni istante della attività lavorativa, l'esposizione ai rischi, in special modo se procuranti morte o lesioni permanenti e |
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4.3 RIDUZIONE DEI RISCHIAi fini della prevenzione degli infortuni e dei rischi per la salute, importanza prioritaria va attribuita ai provvedimen |
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4.4 PIANO DI EMERGENZADeve essere predisposta, nell'ambito della valutazione dei rischi, una procedura che preveda l'intervento di emergenza in aiuto dell'operatore, rimasto sospes |
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Fig. 1 - Metodologia di individuazione, eliminazione e riduzione dei rischi professionali specifici 14 |
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5. ClassificazioneI dispositivi di protezione individuale da usare sui luoghi di lavoro sopraelevati, dove esiste il rischio di caduta dall'alto, si possono suddividere come segue (vedere fig. 2): - Dispositivi individuali per il posizionamento sul lavoro e la prevenzione della cadut |
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Fig. 2 - Classificazione dei DPI anticaduta |
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6. Descrizione dei sistemi, sottosistemi e componenti delle attrezzature di protezione contro le cadute dall'alto |
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6.1 SISTEMI DI ARRESTO CADUTAI sistemi di arresto caduta si possono individuare come segue. 1) Sistema di arresto caduta vincolato ad una guida fissa rigida, sostanzialmente verticale. Tale sistema(fig. 3) è costituito da una linea di ancoraggio rigida, da un dispositivo anticaduta di tipo guidato autobloccante fissato alla linea di ancoraggio rigida e da un cordino fissato al dispositivo anticaduta di tip |
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Fig. 3 - Esempio di sistema di arresto caduta costituito da imbracatura per il corpo collegata con cordino corto al dispositivo anticaduta su una linea di ancoraggio rigida per salite lungo pali, scale e tralicci. |
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Fig. 4 - Esempio di sistema di arresto caduta costituito da una imbracatura per il corpo collegata ad un dispositivo anticaduta di tipo guidato su una linea di ancoraggio flessibile.1. punto di ancoraggio 2. imbracatura per il corpo |
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Fig. 5 - Esempio di sistema di arresto caduta costituito da una imbracatura di sicurezza, da una fune di trattenuta e da un dispositivo anticaduta retrattile. |
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Fig. 6 - Sistema di arresto caduta costituito da una imbracatura per il corpo, da un cordino ed da un assorbitore di energia |
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6.2 IMBRACATURA PER IL CORPOL'imbracatura per il corpo è un supporto per il corpo che ha lo scopo di arrestare la caduta, cioè un componente di un sistema di arresto caduta. L'imbracatura per il corpo (fig. 7) può comprendere cinghie, accessori, fibbie o altri elementi disposti e montati opportunamente per sostenere tutto il |
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Fig. 7 - Imbracatura per i corpo con cinturone in vita |
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Fig. 8 - Imbracatura per il corpo senza cinturone sulla vita |
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6.3 CORDINI E ASSORBITORI DI ENERGIAIl cordino è un elemento di collegamento tra l'imbracatura per il corpo e un adatto punto di ancoraggio, |
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6.4 CONNETTORIUn connettore è un elemento di collegamento o un componente di un sistema. Un connettore può es |
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7. Requisiti generali dei sistemi di arresto cadutaIl datore di lavoro dopo aver effettuato l'analisi dei rischi provvede alla scelta e all'acquisto dei DPI. Questi devono avere la marcatura CE. L'apposizione sui DPI del marchio CE attesta, da parte del fabbricante, la conformità del prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza dettati dal D.Lgs. 475/92. Il datore di lavoro deve richiedere al fornitore del DPI la nota informativa che preparata e rilasciata obbligatoriamente dal fabbricante per i DPI immessi sul mercato, deve contenere, oltre al nome e all'indirizzo del fabbricante o del suo mandatario nella Comunità, ogni informazione utile concernente: |
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7.1 TIPOLOGIE DI CADUTAPrima di acquisire un sistema anticaduta è necessario aver effettuato una stima dei rischi e la loro conseguente eliminazione o riduzione secondo lo schema di flusso di Fig. 1. L'impiego dei DPI. dovrà essere preso in considerazione solo dopo aver valutato la impossibilità dell'utilizzo di protezioni collettive. Si applicano le seguenti |
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Fig. 9 - Situazioni tipiche per tipologia di caduta |
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7.2 CRITERI GENERALI DI SELEZIONE 7.2.1 PRIORITÀ DEI LIVELLI DI PROTEZIONEPer quanto concerne la priorità dei livelli di protezione dalle cadute dall'alto è bene |
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Fig. 10 - Priorità dei livelli di protezione delle cadute dall'alto |
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7.2.2 GENERALITÀ PER LA SELEZIONE DEI SISTEMI DI ARRESTO CADUTA ANTICADUTAPer la selezione dei sistemi di arresto caduta anticaduta si deve tener conto di: 1) Tipo di lavoro Fra i tipi di lavoro si dovrà tenere conto fra l'altro di: - lavori su pali o tralicci, 26 - lavori presso gronde e cornicioni; - lavori su tetti; - lavori su scale; - lavori su opere in demolizione; - lavori su piattaforme mobili in elevazione; |
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7.2.3 EFFETTO PENDOLOQuando esiste il rischio di caduta in prossimità di una estremità di una linea di ancoraggio flessibile, può accadere che il dispositivo mobile di ancoraggio scivoli lungo la |
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Fig. 11 - Effetto pendolo |
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7.2.4 SPAZIO LIBERO DI CADUTA IN SICUREZZAIn un sistema di arresto caduta, un elemento importante da valutare è lo spazio libero di cadu |
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7.2.4.1 CALCOLO E STIMA DEI FATTORII fattori di cui si deve tenere conto nel calcolo dello spazio libero di caduta sotto il sistema di arresto sono i seguenti: - flessione degli ancoraggi; - lunghezza statica del cordino; - posizione di partenza del dispositivo anticaduta; |
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Fig. 12 - Esempio di determinazione del minimo spazio libero di caduta |
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3. Posizione di partenza del dispositivo anticaduta.Come posizione di partenza del dispositivo anticaduta si dovrà considerare la distanza verticale del dispositivo dal suo punto di ancoraggio, considerando la sua po |
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4. Spostamento verticale o allungamento del dispositivo anticaduta.Nel caso di allungamento o spostamento verticale del dispositivo di arresto caduta, si dovrà tenere conto di quanto segue: a) sistema di arresto caduta su linea di ancoraggio flessibile verticale. |
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5. Altezza dell'utilizzatore.Si deve tenere conto dell'altezza rispetto al livello dei piedi del punto di attacco sull'imbracatura |
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6. Scostamento laterale del punto di ancoraggio.Quando il punto di ancoraggio è spostato rispetto alla posizione prevedibile di caduta, si deve tenere conto dei seguenti ef |
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Fig. 13 - Effetto del disassamento laterale rispetto al punto di ancoraggio |
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7.2.5 DISTANZA DI CADUTA LIBERAI dispositivi di arresto di caduta consentono una caduta libera fino a 4 m (vedere paragrafo 7.1 punt |
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7.2.5.1 CALCOLO DELLA DISTANZA DI CADUTA LIBERALa distanza di caduta libera quando è utilizzato un cordino fisso si calcola come segue: DCL=LC-DR+HA |
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Fig. 14 - Calcolo della distanza di caduta libera |
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Fig. 15 - Esempio di disassamento tra punto di caduta e punto di attacco |
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7.2.5.2 DISTANZA DI CADUTA LIBERA ACCETTABILEFermo restando che la massima distanza di caduta libera consentita è di 1,5 m (4,0 m quando il |
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7.2.5.3 POSIZIONE DELL'ANCORAGGIOAl fine di minimizzare la distanza di caduta libera, il punto di ancoraggio deve risultare al di sopr |
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8. Selezione dei sistemi anticaduta |
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8.1 SELEZIONE DEI DISPOSITIVI ANTICADUTATipiche applicazioni dei dispositivi anticaduta sono illustrate nelle figure 3, 4, 5 e 6. |
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8.1.1 CRITERI DI SELEZIONE- Per tutte le tipologie: a) l'operatore può lavorare a differenti altezze e muoversi su e giù con il dispositivo operante automaticamente; b) la maggior parte dei dispositivi, per attivare il meccanismo di bloccaggio, necessitano di una certa accelerazione iniziale dell'operatore durante la caduta: pertanto può accadere che alcuni dispositivi non siano adatti quando la caduta avvenga lungo un pendio o in un materiale solido finemente suddiviso (per esempio, sabbia, ghiaia, ecc), dove la velocità di caduta non è tale da attivare il meccanismo di bloccaggio; |
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Fig. 16 - Limiti operativi del dispositivo anticaduta di tipo retrattile con punto di ancoraggio sopra l'utilizzatore |
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Fig. 17 - Limiti operativi del dispositivo anticaduta di tipo retrattile con punto di ancoraggio su una parete verticale |
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8.2 SELEZIONE DELLE LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI E LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALILe linee di ancoraggio orizzontali consentono all'utilizzatore di un sistema di arresto di caduta e di muoversi lateralmente con facilità. Esse |
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8.2.1 CRITERI DI SELEZIONELa selezione, in relazione al particolare uso, si deve essere seguire quanto segue: a) le caratteristiche del tipo di guida: - guida rigida - usato per un utilizzo frequente; - adatto per un uso contemporaneo di più utilizzatori - gli ancoraggi intermedi non ostacolano il passaggio degli attacchi mobili; - in caso di arresto di caduta la flessione del sistema è trascurabile; - nel caso di utilizzo contemporaneo di più utilizzatori la persona che cade esercita minori azioni sulle altre; - guida flessib |
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Fig. 18 - Dispositivo di attacco con due ancoraggi mobili |
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8.3 SELEZIONE DELLE IMBRACATURE PER IL CORPO, CINTURE, CORDINI ED ACCESSORILa tabella 1 elenca i dispositivi e componenti anticaduta e di posizionamento sul lavoro e per ognuno |
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Tab. 1 - Impiego di dispositivi e componenti anticaduta e di posizionamento
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8.3.1 IMBRACATURE ANTICADUTA PER IL CORPOEsempi tipici di imbracatura anticaduta per il corpo sono mostrati in figg. 7 e 8. Una imbracatura anticaduta per il corpo deve essere usata in ogni situazione dove vi è rischio di caduta dall'alto, sia libera, sia libera limitata, sia contenut |
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8.3.2 CINTURA DI TRATTENUTA E/O POSIZIONAMENTOLe cinture di trattenuta devono essere usate come dispositivo di trattenuta orizzontale. Esse non dev |
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8.3.3 CORDINO DI TRATTENUTA E/O POSIZIONAMENTOI cordini di trattenuta e/o posizionamento utilizzati con una cintura di trattenuta e limitanti il movimento orizzontale dell'operatore dal punto di anco |
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8.3.4 CORDINO + ELEMENTO DI DISSIPAZIONE DI ENERGIAIl cordino è un elemento di collegamento tra l'imbracatura per il corpo e un adatto punto di ancoraggio, sia fisso che scorrevole su guide rigide o flessibili. Un cordino è correttamente selezionato quando: |
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8.3.5 CONNETTORII connettori devono essere selezionati in base a: - dimensione e tipo di ancoraggio da utilizzare; - frequenza delle operazioni di aggancio e sgancio; |
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8.4 SELEZIONE DEGLI ANCORAGGILa scelta del tipo di ancoraggio e del suo posizionamento dipende dalla natura dell'attività e |
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Tab. 2 - Requisiti di resistenza degli ancoraggi per i dispositivi anticaduta 41 |
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Tab. 3 - Requisiti di resistenza degli ancoraggi a corpo morto
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8.4.1 PUNTI SINGOLI DI ANCORAGGIO A SISTEMA FISSOSono di seguito riportati alcuni requisiti e raccomandazioni: - L'ancoraggio e la struttura che lo ospita devono possedere i requisiti e la resistenza minima prevista nelle tabelle 2 e 3; |
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8.4.2 ANCORAGGI A CRAVATTASono di seguito riportati alcuni requisiti e raccomandazioni: |
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Fig. 19 - Ancoraggio a cravatta |
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9. Uso dei sistemi anticadutaPer l'uso dei sistemi anticaduta si deve sempre tener conto delle seguenti indicazioni: - I sistemi anticaduta devono essere utilizzati soltanto per gli usi previsti e conformemente alle informazioni del fabbricante; - I sistem |
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9.1 USO IN ATTIVITÀ E SITUAZIONI SPECIFICHE9.1.1 ATTIVITÀ SU SUPERFICI DI NON FACILE DEAMBULAZIONEQuando l'attività è effettuata su superfici di non facile deambulazione come i tetti, deve essere presa in considerazione la possibilità di caduta sia lungo la superficie sia oltre il bordo e pertanto si dovrà tenere conto di quanto segue: - Po |
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9.1.2 ANCORAGGIO DISOSSATO E CADUTE OLTRE UN BORDO A SPIGOLO VIVOLe cadute oltre un bordo a spigolo vivo, possono determinare sforzi sui cordini nelle zone di contatto quando colpiscono il bordo. Poiché tale situazione può determinare una perdita di efficacia del sistema di arresto e in casi estremi la rottura del cordino, si dovrà provvedere |
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Fig. 20 - Ancoraggio disassato rispetto al punto di caduta |
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9.1.3 EFFETTO PENDOLOQuando nella caduta esiste la possibilità di un movimento laterale, deve essere posta particolare attenzione alla posizione degli ancoraggi o del |
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Fig. 21 - Esempi di uso di ancoraggi aggiuntivi |
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9.1.4 PROTEZIONE DA CADUTE DA PIATTAFORME MOBILIL'utilizzatore di piattaforme mobili può trovare difficoltà nel trovare un adeguato ancoraggio per il dispositivo di arresto della caduta. In relazione al fatto che l'ancoraggio viene realizzato utilizzando la struttura stessa sella piattaforma, vengono di seguito fornite le seguenti indicazioni particolari: in tale |
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Fig. 22 - Protezione da cadute su piattaforme mobili |
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9.2 USO IN SICUREZZA DEI DISPOSITIVI ANTICADUTASono di seguito elencate alcune raccomandazioni generali per usare in sicurezza il dispositivo di arresto di tipo indicato in fig. 3: 1. Quando il dispositivo viene usato per salire su di una scala fissa metallica ad un montante, con imbracatura avente |
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9.3 USO IN SICUREZZA DELLE LINEE DI ANCORAGGIOSono qui di seguito riportate alcune raccomandazioni generali per usare i sistemi ed i dispositivi in sicurezza: 1. Deve essere usata una imbracatura compatibile con le caratteristiche delle linee di ancoraggio; 2. Devono essere utilizzate le linee di ancoraggio non superando il numero massimo di utilizzatori previsto dal fabbricante; 3. |
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9.4 USO IN SICUREZZA DELLE IMBRACATURE PER IL CORPO, DEI CORDINI E DEGLI ELEMENTI DI ATTACCONel caso di potenziale caduta devono essere usate solo imbracature per il corpo. |
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9.4.1 COMBINAZIONI DI CORDINI E IMBRACATURESono di seguito elencate alcune raccomandazioni generali per usare in sicurezza l'accoppiamento cordino/imbracatura: 1. L'imbracatura deve essere indossata in modo da adattarsi alla configurazione del corpo dell |
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9.4.2 ELEMENTI DI ATTACCOSono di seguito elencate alcune raccomandazioni generali per usare in sicurezza gli elementi di attacco: 1. Deve essere verificato che tutti gli elem |
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Fig. 23 - Elementi di attacco usati impropriamente |
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Fig. 24 - Carichi non in asse con la spina |
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Fig. 25 - Connettori con sedi piccole rispetto al diametro delle funi |
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9.5 USO IN SICUREZZA DEGLI ANCORAGGISono di seguito riportate alcune raccomandazioni generali per l'uso in sicurezza dei sistemi e dei dispositivi di ancoraggio: |
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9.5.1 EFFETTO PENDOLONel caso di disassamento laterale tra l'ancoraggio ed il punto di potenziale caduta, nella caduta si ha l |
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Fig. 26 - Effetto pendolo |
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Fig. 27 - Ancoraggi di deviazione |
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Fig. 28 - Fermi sul bordo |
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9.6 USO IN SICUREZZA DEGLI ANCORAGGI A CRAVATTASono di seguito elencati alcuni requisiti generali per l'uso degli ancoraggi a cravatta (fig. 19) posizionati intorno ad una struttura: |
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10. Ispezione, deposito, trasporto e manutenzione |
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10.1 ISPEZIONELa tabella 4 raggruppa i requisiti generali di ispezione. |
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Tab. 4 - Sommario dei requisiti di ispezione
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10.2 ISPEZIONI COMUNI A TUTTI I SISTEMI DI ARRESTO CADUTA 10.2.1 ISPEZIONE DELL'OPERATORE SUL SISTEMA DI ARRESTO CADUTAL'utilizzatore dovrà ispezionare, in accordo con le istruzioni del fabbricante, mediante contr |
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10.2.2 ISPEZIONE PERIODICAL'ispezione periodica dovrà essere effettuata con le periodicità e modalità indi |
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10.2.3 ISPEZIONE DI ENTRATA O RIMESSA IN SERVIZIOIn aggiunta alla ispezione normale e periodica è necessario eseguire controlli: |
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10.2.4 ISPEZIONE DI UN SISTEMA DI ARRESTO CADUTA CHE HA SUBITO UN ARRESTO DI CADUTA O CHE PRESENTA UN DIFETTOOgni dispositivo ed equipaggiamento che ha subito un arresto di caduta o presenta un difetto deve esse |
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10.3 ISPEZIONE DELLE IMBRACATURE PER IL CORPO, DEI CORDINI E DEGLI ELEMENTI DI ATTACCOIn aggiunta a quanto previsto ai paragrafi 10.2.1 e 10.2.3, ciascun articolo dovrà essere ispe |
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Tab. 5 - Ispezione delle imbracature - Lista di controllo
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10.4 ISPEZIONE DEI DISPOSITIVI DI ARRESTO CADUTAIn aggiunta a quanto previsto al punto 10.2.1 i dispositivi di cui al paragrafo 6.1 e le linee di ancoraggio devono essere ispezionate da personale competente con la periodicità e secondo le istruzioni del fabbricante, nel caso di difetti dovranno essere ritirati dal servizio. Quando possibile, potranno essere inviati al fabbricante per riparazione. |
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Tab. 6 - Ispezione dei dispositivi di arresto caduta - lista di controllo
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10.5 ISPEZIONE DELLE LINEE DI ANCORAGGIO FLESSIBILI E RIGIDESia le linee flessibili che le guide rigide di ancoraggio permanentemente installato dovranno essere sottoposti ad ispezione e manutenzione da personale competente con gli intervalli e le modalità indicate dal fabbricante e almeno una volta l'anno se in regolare servizio o prima del riutilizzo se non usate per lunghi periodi. |
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10.6 ISPEZIONE DEGLI ANCORAGGIGli ancoraggi installati permanentemente, vanno ispezionati da persona competente nei tempi e nei mod |
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11. ManutenzioneI dispositivi e gli equipaggiamenti dovranno essere mantenuti come segue: - I dispositivi meccanici - Manutenzione in accordo a |
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12. Registrazione delle ispezioni, delle manutenzioni periodiche e straordinarieOgni sistema di arresto caduta deve avere una proprio scheda di manutenzione su cui registrare gli in |
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Tab. 7 - Dati di registrazione
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13. Deposito e trasportoLe condizioni di deposito e di trasporto devono assicurare che nessuna parte del sistema di arresto caduta: |
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