Il provvedimento fa seguito alla bocciatura, da parte della Corte di Giustizia UE, della norme italiana che prevede l'indetraibilità dell'IVA sulle autovetture aziendali, e detta le modalità per le richieste di rimborso all'Erario.
La sentenza della Corte di Giustizia UE. Si ricorda infatti che la Corte di Giustizia UE, La Corte di giustizia europea, con la sentenza C-228/05, ha dato torto all'Italia sui limiti imposti dallo Stato italiano alla detraibilità Iva sulle auto e sui carburanti utilizzati dalle imprese. La decisione è avvenuta in relazione alla causa intentata dalla società Stradasfalti contro l'Agenzia delle entrate (alla quale la società ha chiesto il rimborso di 31.340 euro pagati dal 2000 al 2004 per veicoli aziendali). La Corte Ue ha inoltre respinto la richiesta del Governo italiano di limitare i rimborsi retroattivi che infliggerebbero gravi danni ai conti pubblici e ha disposto che non occorre limitare nel tempo gli effetti della sentenza in commento.
Le conseguenze pratiche. La pronuncia del giudice comunitario non modifica i principi fondamentali del diritto alla detrazione IVA. La possibilità di detrarre l'Iva è infatti comunque riferita solamente alle autovetture destinate a utilizzazioni inerenti a operazioni imponibili, effettuate nell'esercizio dell'attività d'impresa, e per la percentuale di utilizzazione dell'autovettura stessa per detti scopi. In particolare si sottolinea che non costituisce utilizzo nell'esercizio di attività di impresa l'assegnazione delle autovetture in uso ai dipendenti (c.d. fringe benefit). Con detti limiti, i contribuenti potranno richiedere il rimborso dell'IVA non detratta, secondo le modalità previste dal D.L. 258/2006, di seguito illustrate.
Le modalità per il rimborso. Il D.L. 258/2006 fissa al 15/12/2006 la scadenza per chiedere i rimborsi. Il provvedimento dispone inoltre che entro 45 giorni sia approvato il modello per avanzare la richiesta all’Erario. Con lo stesso provvedimento (decreto del direttore dell'Agenzia delle entrate) saranno individuati dati e documenti da indicare nell'istanza di rimborso. Il testo del provvedimento precisa che infine per evitare ingiustificati arricchimenti i dati avranno ad oggetto anche altri tributi rilevanti ai fini della complessiva determinazione delle somme eventualmente spettanti.