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Delib. ANAC 27/07/2022, n. 382

Linee guida n. 17 recanti «Indicazioni in materia di affidamenti di servizi sociali». (Delibera n. 382).
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Premessa

Le presenti Linee guida sono elaborate in applicazione dell’art. 213, comma 2, del codice dei contratti pubblici, con la finalità di promuovere l’efficienza e la qualità dell’attività delle stazioni appaltanti. Le indicazioni ivi contenute, come evidenziato anche dal Consiglio di Stato nel parere n. 805 del 3 maggio 2022 reso sul testo delle presenti Linee guida, non sono vincolanti, ma rappresentano suggerimenti volti a favorire l’omogeneità dei procedimenti amministrativi e lo sviluppo delle migliori pratiche.

Il documento, molto richiesto ed atteso dal mercato, interviene all’indomani dell’approvazione del decreto-legge n. 76/2020 che innova le disposizioni del codice dei contratti pubblici sugli affidamenti di servizi sociali r

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Parte I - La normativa applicabile agli affidamenti di servizi sociali
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1. Le fattispecie assoggettate al codice dei contratti pubblici

1.1) indicazioni generali

1.1.1) i contratti aventi ad oggetto servizi sociali rientranti nell’Allegato IX del codice dei contratti pubblici sono assoggettati alle disposizioni del codice indicate nei successivi paragrafi 1.2, 1.3 e 1.4 qualora non organizzati ai sensi degli articoli 55 e 56 del CTS o mediante forme di autorizzazione o accreditamento previste dalle disposizioni regionali in materia.

1.2) Appalti di servizi sociali nei settori ordinari

1.2.1) gli appalti di servizi indicati al comma 5-bis dell’art. 142 (servizi sanitari, servizi sociali e servizi connessi; servizi di prestazioni sociali; altri servizi pubblici, sociali e personali, inclusi servizi forniti da associazioni sindacali, da organizzazioni politiche, da associazioni giovanili e altri servizi di organizzazioni associative) di importo superiore alla soglia comunitaria (750.000 euro)

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2. Le fattispecie estranee al codice dei contratti pubblici

2.1) ai sensi dell’art. 30, comma 8, del codice dei contratti pubblici, sono estranee all’applicazione del codice medesimo, anche se realizzate a titolo oneroso:

a) le forme di co-programmazione attivate con organismi del Terzo settore previste dall’art. 55 del CTS realizzate secondo le modalità ivi previste;

b) le forme di co-pro

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3. Le fattispecie escluse dall’azione del codice dei contratti pubblici

3.1) indicazioni generali

3.1.1) sono esclusi dall’applicazione del codice dei contratti pubblici i contratti di servizi sociali che non rientrano nei precedenti paragrafi 1 e 2. Tra questi sono individuati:

a) i servizi di ambulanza, intesi come servizi di trasporto sanitario di emergenza e urgenza, cui si applica l’art. 57 del CTS;

b) l’erogazione di servizi sanitari e socio-sanitari contemplati dai livelli essenziali di assistenza del servizio sanitario nazionale, effettuata da soggetti esterni accreditati, in forza di convenzioni o accordi contrattuali sottoscritti ai sensi del

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Parte II - I servizi sociali nei settori ordinari di cui all’art. 142, comma 5-bis, del Codice dei contratti pubblici
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4. Principi generali

4.1) nell’affidamento dei servizi sociali indicati nel comma 5-bis dell’art. 142 del codice dei contratti pubblici le stazioni appaltanti garantiscono il rispetto dei principi di cui all’art. 30 del medesimo codice;

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5. La programmazione del servizio

5.1) ai sensi dell’art. 142, comma 5-quater, del codice, agli affidamenti dei servizi sociali di cui al comma 5-bis si applicano le disposizioni dell’art. 21 del codice dei contratti pubblici nel rispetto della legislazione statale e regionale di settore. A tal fine, la programmazione riferita alla generalità degli acquisti di beni e servizi è integrata dalla programmazione di settore riferita ai servizi sociali che è effettuata nel rispetto di quanto previsto dalla legislazione regionale in materia;

5.2) le amministrazioni procedono a un’adeguata programmazione delle risorse e degli interventi sociali, al fine di addivenire, in via preventiva, alla corretta individuazione e quantificazione delle risorse disponibili, dei bisogni da soddisfare, degli interventi all’uopo necessari e delle modalità di realizzazione degli stessi, anche mediante il coinvolgimento degli enti del Terzo settore ai sensi dell’art. 55 del CTS;

5.3) l’individuazione del fabbisogno di servizi sociali è effettuata partendo dall’analisi storica della domanda del servizi

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6. L’aggregazione e la centralizzazione della domanda

6.1) l’art. 142, comma 5-quinquies, del codice dei contratti pubblici consente di perseguire le finalità di aggregazione e centralizzazione della domanda di servizi sociali rientranti nell’ambito delineato dal comma 5-bis del medesimo articolo anche facendo ricorso alle forme di aggregazione previste dalla normativa regionale di settore, con particol

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7. Le misure volte a garantire il rispetto delle condizioni previste dall’art. 142, comma 5-ter, del codice per l’affidamento dei servizi sociali

7.1) l’accessibilità

7.1.1.) i servizi sociali dovrebbero essere facilmente accessibili da parte di tutti coloro che ne hanno bisogno (accesso universale) ed essere garantiti sia gratuitamente che a un prezzo accessibile per i cittadini;

7.1.2.) sarebbe opportuno che le amministrazioni rendessero disponibili a tutti i cittadini, anche attraverso sportelli sociali e attività di segretariato sociale, spazi di ascolto, informazione e orientamento in cui è possibile acquisire informazioni sui diritti, le opportunità e le risorse disponibili sul territorio in relazione a specifiche esigenze;

7.1.3.) per tali finalità, si rivelano particolarmente utili la mappatura dei servizi disponibili e l’utilizzo di una nomenclatura univoca dei servizi medesimi che faciliti l’identificazione dei livelli essenziali di assistenza sociale, rendendo possibile anche il confronto su voci omogenee tra i diversi sistemi di welfare regionali;

7.1.4.) le amministrazioni dovrebbero prevedere azioni particolari volte a garantire l’accesso ai servizi, alle informazioni e all’ambiente fisico in cui il servizio viene fornito da parte delle persone disabili, organizzando anche adeguati servizi di trasporto;

7.2) la continuità

7.2.1) i servizi sociali dovrebbero essere organizzati in modo da assicurare la continuità del servizio per tutta la durata del bisogno. In particolare, quando i servizi rispondono a necessità di sviluppo ed esigenze di lungo termine, i beneficiari devono poter contare su una serie continua di interventi, evitando l’impatto negativo dell’interruzione del servizio;

7.2.2) le amministrazioni tengono conto delle esigenze di cui al punto precedente nell’individuare la durata del contratto, che deve essere adeguata alla tipologia dei bisogni da soddisfare e degli interventi da organizzare;

7.2.3) l’esigenza d

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8. Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo

8.1) ai sensi dell’art. 95, comma 3, lettera a) del codice i contratti relativi ai servizi sociali sono aggiudicati esclusivamente sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo;

8.2) al fine di garantire la qualità dei servizi, le amministrazioni possono privilegiare formule matematiche che valorizzino gli aspetti qualitativi in misura maggiore rispetto al ribasso sul prezzo, come ad esempio le formule non lineari con valori di α contenuti o quelle bilineari. Inoltre, le amministrazioni, ai sensi dell’art. 95, comma 7, del codice dei contratti pubblici, possono prevedere, nei documenti di gara, che l’elemento relativo al costo assuma la fo

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9. Il principio di rotazione negli affidamenti sotto soglia

9.1) agli affidamenti di servizi sociali di importo inferiore alla soglia di cui all’art. 35, comma 1, lettera d) del codice dei contratti pubblici effettuati ai sensi dell’art. 36 del medesimo codice si applica il principio di rotazione;

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10. La proroga tecnica

10.1) la proroga dei contratti in corso di esecuzione è un istituto di carattere eccezionale volto a consentire la prosecuzione del servizio nel caso

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11. Le disposizioni in materia di trasparenza e di tracciabilità dei flussi finanziari

11.1) agli appalti di servizi di cui all’art. 142, comma 5-bis, del codice e agli appalti di cui alla Parte III si applicano le disposizioni in mater

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Parte III - I regimi derogatori previsti dal codice
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12. Appalti riservati alle organizzazioni di cui all’art. 43, comma 2, del codice dei contratti pubblici per determinati servizi

12.1) l’art. 143 del codice dei contratti pubblici introduce una riserva in favore di organizzazioni in possesso delle caratteristiche organizzative e strutturali individuate dal comma 2 della norma, per la partecipazione alle procedure di gara che abbiano ad ogge

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13. Appalti riservati ad operatori economici e cooperative sociali il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate ex art. 112, comma 1, prima parte, codice dei contratti pubblici (laboratori protetti)

13.1) l’art. 112, comma 1, prima parte, del codice dei contratti pubblici, fatte salve le disposizioni vigenti in materia di cooperative sociali e di imprese sociali, prevede una riserva di partecipazione e di esecuzione in favore di operatori economici, cooperative sociali e loro consorzi il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate, che abbiano almeno il trenta per cento dei lavoratori (soci o non) costituito da dette persone. In considerazione delle finalità sociali, che giustificano la riserva, la suddetta percentuale di lavoratori disabili o svantaggiati deve essere riferita sia al numero complessivo dei lavoratori sia a quello che esegue le singole prestazioni dedotte in contratto;

13.2) l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate è qualificabile come scopo principale dei soggetti di cui al punto 13.1) quando ne costituisce l’attività principale e stabile, risultante dallo statuto sociale;

13.3) il calcolo della quota del 30 per cento dei lavoratori disabili o svantaggiati è effettuato secondo le indicazioni fornite dall’INPS con la circolare n. 188 del 1994. In particol

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14. Appalti con esecuzione riservata nell’ambito di programmi di lavoro protetti ex art. 112, comma 1, seconda parte, del codice dei contratti pubblici

14.1) l’art. 112, comma 1, seconda parte del codice dei contratti pubblici, prevede che le stazioni appaltanti possano inserire nel bando di gara una condizione di esecuzione richiedendo che il contratto sia svolto nell’ambito di un programma di lavoro protetto che preveda l’impiego, per lo

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15. Entrata in vigore

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