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Deliberaz. G.R. Puglia 11/07/2017, n. 1147

Sistema di valutazione del livello di sostenibilità ambientale degli edifici in attuazione della Legge Regionale 10 giugno 2008, n. 13 “Norme per l’abitare sostenibile” (art. 10). Approvazione del “Protocollo ITACA PUGLIA 2017 - EDIFICI NON RESIDENZIALI”.
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Testo del provvedimento

L'Assessore alla Pianificazione Territoriale, Arch. Anna Maria Curcuruto, sulla base dell'istruttoria espletata dalla Sezione Politiche Abitative, con il supporto tecnico del Dipartimento mobilità e qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio, riferisce quanto segue:


PREMESSO CHE

- la legge regionale 10 giugno 2008, n. 13 "Norme per l'abitare sostenibile" sviluppa la proposta di "legge guida" regionale sulla edilizia sostenibile elaborata da uno specifico gruppo di lavoro interregionale presso ITACA (Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale - Associazione nazionale delle Regioni e delle Province autonome), approvata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 15 marzo 2007;

- la L.R. n. 13/2008 è strumento essenziale per diffondere l'abitare sostenibile nelle città e nei territori della Puglia e mira a promuovere e incentivare la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico sia nelle trasformazioni territoriali e urbane che nella realizzazione delle opere edilizie, pubbliche e private, nel rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dei principi fondamentali desumibili dalla normativa vigente in materia di rendimento energetico nell'edilizia e di efficienza degli usi finali dell'energia, favorendo la tutela e valorizzazione delle proprie peculiarità storiche, ambientali, culturali e sociali;

- l'articolo 2 della L.R. n. 13/2008 definisce gli interventi di edilizia sostenibile quali interventi pubblici e privati progettati, realizzati e gestiti secondo specifici criteri di compatibilità ambientale e sviluppo sostenibile ai fini di un'elevata qualità edilizia, miranti alla minimizzazione dei consumi di energia e delle risorse ambientali in genere, alla garanzia del benessere e della salute degli occupanti, alla tutela dell'identità storico- culturale degli agglomerati urbani, all'utilizzo di materiali naturali con particolare riferimento a quelli di provenienza locale, alla promozione e sperimentazione di sistemi edilizi a costi contenuti anche attraverso l'uso di metodologie innovative che tengano conto delle caratteristiche climatiche specifiche della Puglia;

- l'articolo 9 della L.R. n. 13/2008 disciplina la Certificazione di sostenibilità degli edifici quale sistema di procedure univoche e normalizzate che utilizza le modalità e gli strumenti di valutazione di cui al successivo articolo 10 e affida alla Giunta regionale il compito di definire e aggiornare il relativo sistema di procedure per la certificazione, compresa la relativa modulistica, nonché il sistema di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio della certificazione;

- L'articolo 4 della L.R. n. 13/2008 stabilisce che gli strumenti di governo del territorio, dal livello regionale fino alla pianificazione esecutiva a scala comunale, comunque denominati, compresi i programmi comunitari e i programmi di riqualificazione urbana, devono contenere le indicazioni necessarie a perseguire e promuovere gli obiettivi di sostenibilità delle trasformazioni territoriali e urbane, anche in coerenza con le disposizioni del Documento regionale di assetto generale (Drag) di cui alla legge regionale n. 20/2001;

- l'articolo 10 della L.R. n. 13/2008 detta disposizioni per l'approvazione, da parte della Giunta Regionale, del Disciplinare Tecnico per la valutazione della sostenibilità degli edifici e le relative linee guida per il suo utilizzo, stabilendo che quest'ultimo contenga "i requisiti di riferimento identificati in apposite aree di valutazione, il metodo di verifica delle prestazioni riferite ai requisiti e il sistema di valutazione degli stessi, nonché la loro ponderazione in relazione alle particolari esigenze ambientali del territorio regionale";

- il Disciplinare tecnico di cui all'art. 10 della L.R., n. 13/2008 è finalizzato a valutare e certificare il livello di sostenibilità degli interventi edilizi, anche ai sensi dell'articolo 4 del D.Lgs. n. 192/2005 e successive modifiche ed integrazioni, a definire le priorità e a graduare gli incentivi economici, nonché a stabilire delle soglie minime al di sotto delle quali non è previsto il rilascio di certificazioni e l'accesso agli incentivi; il disciplinare tecnico costituisce altresì riferimento per l'elaborazione e l'integrazione degli strumenti edilizi ed urbanistici comunali;

- La Giunta regionale ha approvato con Delib.G.R. 4 agosto 2009, n. 1471 il "Sistema di valutazione del livello di sostenibilità ambientale degli edifici", pubblicato sul BURP 27 agosto 2009, n. 133, quale atto di indirizzo che permette la valutazione del livello di sostenibilità ambientale degli edifici residenziali e del contesto nel quale si inseriscono, a norma dell'articolo 10 della L.R. 13/2008;

- il sistema di valutazione del livello di sostenibilità ambientale degli edifici approvato dalla Giunta Regionale con la deliberazione n. 1471/2009 si basa sul "Protocollo Itaca", strumento di valutazione messo a punto da ITACA (Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale - Associazione nazionale delle Regioni e delle Province autonome), nell'ambito del gruppo di lavoro interregionale per l'Edilizia Sostenibile istituito nel dicembre 2001, con il supporto tecnico di iiSBE Italia (international initiative for a Sustainable Built Environment Italia) e ITC-CNR, e approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 15 gennaio 2004, con l'obiettivo di costituire per le Amministrazioni regionali il sistema di riferimento per la valutazione della qualità ambientale degli edifici;

- Il Protocollo ITACA è derivato dal modello di valutazione internazionale SBTool, sviluppato nell'ambito del processo di ricerca Green Building Challenge, e contestualizzato al territorio italiano in relazione alla normativa di riferimento e ai propri caratteri ambientali; esso permette di verificare le prestazioni di un edificio in riferimento non solo ai consumi e all'efficienza energetica, ma prende in considerazione anche il suo impatto sull'ambiente e sulla salute dell'uomo, favorendo così la realizzazione di edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ridotti consumi di acqua, nonché materiali che nella loro produzione comportino bassi consumi energetici e nello stesso tempo garantiscano un elevato comfort. Il Protocollo garantisce, inoltre, l'oggettività della valutazione attraverso l'impiego di indicatori e metodi di verifica conformi alle norme tecniche e leggi nazionali di riferimento;

- Il sistema di valutazione approvato dalla Giunta regionale con Delib.G.R. n. 1471/2009 definisce in modo univoco e secondo presupposti di correttezza scientifica il grado di qualità ambientale dell'edificio e, nello specifico, ai sensi dell'

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Allegato A - Protocollo ITACA PUGLIA 2017 - Edifici non residenziali

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