Banca Dati Nazionale sull'Abusivismo Edilizio: in vigore il Decreto che la istituisce | Bollettino di Legislazione Tecnica
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14/03/2022

Banca Dati Nazionale sull'Abusivismo Edilizio: in vigore il Decreto che la istituisce

In tema di abusi edilizi, è in vigore il Decreto del MIMS che istituisce la Banca Dati Nazionale sull'Abusivismo Edilizio (BDNAE) per censire i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale e agevolarne la demolizione.

Con il D. Min. Infrastrutture e Mobilità Sost. 08/02/2022, pubblicato nella G.U. del 12/03/2022, n. 60 e in vigore dal 13/03/2022, è stata istituita la Banca Dati Nazionale sull'Abusivismo Edilizio (BDNAE), ai sensi dell’articolo 1, comma 27, della L. 205/2017 (Legge di bilancio 2018).

Il contenuto informativo minimo della BDNAE è costituito dalle segnalazioni relative agli immobili e alle opere realizzati abusivamente inviate dai Comuni per il tramite dell'ufficio territoriale del governo ai sensi dell'articolo 31, comma 7, del D.P.R. 380/2001.

Le finalità della BDNAE sono le seguenti:
- censire i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale per tutelare la corretta gestione, la sicurezza e la riqualificazione del territorio;
- rendere disponibili i dati per la consultazione da parte delle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio;
- integrare ed omogeneizzare le informazioni e i dati anche territoriali disponibili presso le amministrazioni competenti;
- agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni e la gestione del fondo di cui all’articolo 1, comma 26, della L. 205/2017.

Le informazioni confluite nella BDNAE sono rese disponibili alle amministrazioni statali, regionali e comunali, agli uffici giudiziari, agli enti e agli organi a qualunque titolo competenti in materia di abusivismo edilizio che concorrono all'alimentazione della medesima banca dati, nonché all'ANCI.

Nella BDNAE è istituita una apposita sezione per il monitoraggio degli interventi di demolizione di opere abusive a carico del fondo di cui all’articolo 1, comma 26, della L. 205/2017 (si veda in proposito anche Demolizione di opere abusive: assegnazione contributi ai comuni).

Dalla redazione