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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Circ. Min. LL.PP. 25/02/1991, n. 34233
Circ. Min. LL.PP. 25/02/1991, n. 34233
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PREAMBOLOCon Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici, di concerto con il Ministro dell’Interno, in data 4 maggio 1990 sono state approvate nuove norme tecniche riguardanti la progettazione, l&rsqu |
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0. PREMESSACon decreto ministeriale 4 maggio 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n 24 - Serie generale- del 29 gennaio 1991, sono stati approvati i criteri generali e prescrizioni tecniche per la progettaz |
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1. INTRODUZIONE |
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1.2 Coordinamento con altre normeLe presenti istruzioni, oltre ad essere coordinate con le norme tecniche emanate nell’ambito de |
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2. PRESCRIZIONI GENERALI |
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2.1 Geometria della sede stradaleLa sede stradale deve essere progettata in accordo con quanto previsto dalle norme CNR di cui al punto 1.2. Di regola sui ponti deve essere mantenuta la sezione stradale corrente, ivi comprese le pendenze trasversali, salvo quanto attiene ai marciapiedi, come appresso indicato. |
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2.2 Altezza liberaNel caso in cui le esigenze geometriche imposte da vincoli non eliminabili inducano ad adottare, per l’altezza utile tra il piano stradale e l’intradosso di un ponte a questo soprastante le riduzio |
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2.4 Problemi idrauliciGli elementi del ponte, quali le opere di sostegno, di difesa ed accessorie quando interessino l’alveo di un corso d’acqua, specie se di qualche importanza, dovranno far parte di un progetto unitario. Nello studio andranno in particolare illustrati i seguenti aspetti: - ricerca e raccolta presso gli Uffici ed Enti competenti delle notizie e dei rilievi esistenti, utili per lo studio idraulico da svolgere; - giustificazione della soluzione proposta per: l’ubicazione del ponte, le sue dimensioni e le sue strutture in pianta, in elevazione ed in fondazione, tenuto conto del regime del corso d’acqua, dell’assetto morfologico attuale e della sua prevedibile evoluzione e della natura geologica della zona interessata; |
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3. AZIONI |
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3.2 Carichi permanenti3.2.1 Per la valutazione dei pesi propri delle strutture (gl) si farà riferimento ai pesi unitari dei materiali indicati nelle istruzioni relative alle "Norme sulla sicurezza e sui carichi". |
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3.3 Distorsioni (azioni indirette)3.3.2 Per opere di particolare importanza o di particolare situazione ambientale, le variazioni termiche andranno valutate caso per caso in relazione alle caratteristiche dell’opera e del sito, considerando comunque come valori minimi inderogabili quelli indicati dalle norme tecniche sui carichi e sicurezza. |
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3.4 Carichi mobili3.4.1 Per le strutture di svincolo, intersezione e diramazione, nonché nel caso di larg |
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3.9 Azioni sismicheAi fini dell’applicazione ai ponti delle Norme per le costruzioni in zona sismica, si forniscono le seguenti precisazioni: a) Coefficiente di protezione sismica; Il coefficiente di protezione sismica di cui alle vigenti norme tecniche relative alle costruzioni sismiche si assumerà di regola pari ad 1. Fanno eccezione quei manufatti la cui funzionalità sia strettamente ed intimamente connessa con quella di opere di primaria importanza ai fini della protezione civile (ad esempio per l’unicità di accesso ad una delle predette opere) e per le quali si sia assunto un valore del coefficiente sopradetto maggiore di 1. In tal caso questo stess |
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3.10 Resistenza di attrito agli appoggiVa considerata l’eventualità, se del caso, che si abbiano coefficienti di attrito divers |
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3.13 Combinazioni di caricoPer le opere ricadenti in zona sismica che, per la loro particolare destinazione ed ubicazione, siano |
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4. VERIFICHE DI SICUREZZA |
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4.3 Verifiche allo stato limite di deformazione |
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4.5 Verifiche in fase di costruzioneQuando del caso si devono valutare, in relazione alle modalità costruttive previste, le ridist |
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5. STRUTTURE PORTANTILa progettazione strutturale e le verifiche statiche di un ponte vanno condotte in rigorosa congruenza con le tecniche di realizzazione previste per l’opera, in quanto esse ne condizionano il comportamento ed il regime statico sia istantaneo che differito. Parimenti, in sede di progetto, occorre far preciso riferimento alle previste tecnologie di produzione ed ai tempi di costruzione degli elementi str |
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5.1 ImpalcatiIn prossimità di interruzioni strutturali della continuità longitudinale della soletta, quest’ultima dovrà essere preferibilmente solidale al traverso di testata e dovrà essere adeguatamente rinforzata in relazione anche al notevole cimento dinamico cui è sottoposta. In mancanza di una valutazione più rigorosa che tenga conto anche degli effetti d’urto, le parti di soletta a sbalzo dal traverso di testata verso il giunto debbono essere verificate applicando ai valori delle caratteristiche della sollecitazione un coefficiente dinamico uguale a 3. La pendenza trasversale degli impalcati non può essere ottenuta di regola variando lo spessore della soletta o della pavimentazione e mantenendo le travi a quota costante, salvo una correzione sino all’1% da realizzarsi con la pavimentazione. L’impiego di elementi di solette prefabbricate a tutto spessore e con collegamenti discreti con le travi principali è consentito solo nel caso in cui venga garantito il contatto su tutta la superficie di estradosso della struttura principale e l’impiego di calcestruzzi a ritiro compensato per i getti di collegamento. Nei ponti in |
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5.2 PileNelle pile di calcestruzzo armato a sezione cava le pareti devono avere uno spessore non inferiore a |
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5.3 SpalleÉ consigliabile l’adozione di accorgimenti che garantiscano un graduale raccordo del pia |
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6. VINCOLIParticolare attenzione va rivolta alla scelta degli appoggi ed alla loro corretta disposizione tale da consentire le previste libertà di movimento con riferimento al complesso di sollecitazioni e azioni che interessano l’opera. a) Apparecchi di appoggio fissi e mobili di acciaio. Gli apparecchi di appoggio fissi saranno preferenzialmente realizzati con accoppiamento di piastra piana con piastra a superficie cilindrica in modo da ottenere un contatto lineare. |
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6.1 Protezione dei vincoliTutte le superfici metalliche non inossidabili che non siano conglobate nel getto di calcestruzzo, devono e |
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6.2 Vincoli in zona sismicaAl fine di ridurre gli effetti delle azioni sismiche, si possono adottare particolari dispositivi att |
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7. OPERE ACCESSORIE |
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7.1 GiuntiI giunti da adottare nei ponti devono soddisfare le seguenti esigenze: - gli spostamenti previsti fra le strutture adiacenti devono verificarsi senza creare apprezzabili discontinuità, risalti ed avvallamenti del piano viabile, al fine di limitare le sollecitazioni di urto alle strutture e disturbi al traffico; |
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7.2 Pavimentazione stradaleDi norma la pavimentazione stradale sul ponte deve esser tale da non introdurre apprezzabili variazioni di continuità rispetto alla strada nella quale il |
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7.3 Impermeabilizzazionea) Caratteristiche Gli strati impermeabilizzanti, oltre che possedere permeabilità all’acqua praticamente nulla, devono essere progettati ed eseguiti in modo da avere: - elevata resistenza meccanica, specie alla perforazione in relazione sia al traffico di cantiere che alle lavorazioni che seguiranno alla stesa dello strato impermeabilizzante; - deformabilità, nel senso che il materiale dovrà seguire le deformazioni della struttura senza fessurarsi o distaccarsi dal sup |
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7.4 Smaltimento delle acque piovaneI sistema di smaltimento delle acque meteoriche deve essere tale da evitare ristagni sulla sede stradale. I vari bocchettoni, cui resta affidata la funzione di evacuazione di cui sopra, devono essere disposti in numero e |
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7.5 Ispezionabilità delle opereDi regola le opere devono essere ispezionabili in tutte le loro parti e pertanto occorrerà predisporre gli opportuni accorgimenti che |
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8. NORME DI ESECUZIONE E COLLAUDO |
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8.2 CollaudoLe norme tecniche oggetto delle presenti istruzioni vietano la messa in esercizio dei ponti prima dell’esecuzione del collaudo statico. Ne consegue pertanto l’esigenza che le operazioni di collaudo vengano espletate con tempestività adeguate alle necessità di apertura al traffico. Anche a tal fine si ritiene che- salvo il caso di modesti manufatti- il collaudo statico venga affidato "in corso d’opera". Per quanto concerne inoltre gli accertamenti di collaudo, le medesime norme tecniche rinviano alle corrispondenti norme emanate ai sensi dell’art. 21 della Legge 5-11-1971, n. 1086 per le opere in c.a., in c.a.p. ed a str |
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9. LA GESTIONE DEI PONTI STRADALI |
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9. 1 GeneralitàLe strutture da ponte inserite nella rete stradale nazionale devono presentarsi in permanente stato di agibilità tecnica, con riferimento, ovviamente, alle caratteristiche dei tronchi stradali cui esse sono a servizio. Gli enti preposti alla gestione delle strade ai |
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9.2 VigilanzaLa vigilanza sullo stato di conservazione dei ponti deve essere permanente. Il personale incaricato effettuerà con frequenza prestabilita visita ai manufatti anzitutto per il controllo del |
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9.3 IspezioneGli Uffici Tecnici delle Amministrazioni proprietarie delle strade, o alle quali la strade è affidata, devono predisporre un sistematico controllo delle condizioni statiche e di buona conservazione dei ponti. La frequenza delle ispezioni deve essere commisurata alle caratteristiche ed alla importanza de |
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9.4 ManutenzionePer manutenzione deve intendersi il complesso di operazioni necessarie a mantenere l’opera nella sua piena efficienza, nel rispetto delle sue originarie caratteristiche. Le operazioni di manutenzione possono essere ordinarie o straordinarie. 9.4.1 Manutenzione ordinaria Le operazioni di manutenzione ordinaria di regola comprendono: - puliz |
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9.5 Restauro statico, adeguamento, ristrutturazione9.5.1 Definizioni Per restauro statico si intende il complesso di interventi volti al ripristino della capacità portante originaria di un ponte deteriorato. Per adeguamento si intende il complesso di interventi che, nel rispetto sostanziale della geometria e dello schema statico originario, pongano in grado la struttura di far fronte ad azioni maggiori o diverse da quelle del progetto originario. Per ristrutturazione si intende infine il complesso di interventi volti al ripr |
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