Sent. CGAR. Sicilia 27/10/2006, n. 629

1. In giurisprudenza è dubbio se le relazioni del direttore dei lavori e del collaudatore sulle riserve dell’appaltatore di un’opera pubblica siano o no sottratte all’accesso previsto dalla L. 7 agosto 1990 n. 241, in particolare dopo che l’art. 31 bis della cd. L. Merloni quater (L. 94/109 come modificata dalla L. 1 agosto 2002 n. 166) non prevede più che dette relazioni debbano essere riservate - mentre l’art. 195, c. 2 del Regolamento, D.P.R. 21 dicembre 1999 n. 554 (come già l’art. 100, c. 2 del Regolamento, R.D. 25 maggio 1895 n. 350, che disciplina tuttora il collaudo delle opere pubbliche) prevede che debba esserlo (separata e segreta) quella del collaudatore (precisando, nell’art. 10, che «ai sensi dell’art. 24 della L. 7 agosto 1990 n. 241 sono sottratte all’accesso le relazioni riservate del direttore dei lavori e dell’organo di collaudo sulle domande e sulle riserve dell’impresa») - e dopo che per contro gli artt. 13, c. 5, lett. d) e l’art. 240, c. 3 del Codice LSF (D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163) prevedono che dette relazioni debbano essere riservate, con la precisazione (art. 13, c. 5) che per esse è escluso il diritto di accesso.