Sent.C. Cass. 05/07/2001, n. 9092 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Sent.C. Cass. 05/07/2001, n. 9092

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1. Opere pubbliche (strada) - Danni a terzi - Esecuzione e manutenzione delle opere - Potere discrezionale P.A. - Limiti - Osservanza di norme di legge, tecniche e di prudenza e diligenza - Obbligo - Conseguenze in tema di pericolo occulto.
1. Nell'esercizio del suo potere discrezionale inerente alla esecuzione e manutenzione di opere pubbliche la P.A. incontra limiti derivanti sia da norme di legge, regolamentari e tecniche, sia da regole di comune prudenza e diligenza, prima fra tutte quella del "neminem laedere" in ossequio alla quale essa è tenuta a far sì che l'"opus publicum" (in particolare una strada aperta al pubblico transito) non integri per l'utente gli estremi di una situazione di pericolo occulto (cosiddetta insidia o trabocchetto). Tale situazione ricorre, in particolare, quando lo stato dei luoghi è caratterizzato dal doppio e concorrente requisito della non visibilità oggettiva del pericolo e della non prevedibilità subiettiva del pericolo stesso.

1a. Ved. Cass. pen. IV 7 dicembre 2000 n. 12826[R=WP7D0012826].

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