Sent.C. Conti 28/06/1997, n. 97

1. L'atto di consenso sottoscritto da un appaltatore sulla proposta dell'Amministrazione di rinunciare a far valere nei confronti di quest'ultima determinate pretese concernenti il rapporto contrattuale non si trasforma da atto unilaterale ad accordo transattivo, configurandosi invece come un mero atto adesivo alla determinazione assunta dall'Amministrazione stessa in modo autonomo, senza scontare alcuna forma di contrattazione tipica dell'accordo transattivo. (Fattispecie nella quale si contestava l'esistenza di una transazione non sottoposta, per la sua formalizzazione, al parere del Consiglio di Stato e dell'Avvocatura generale dello Stato). 2. In tema di appalto delle opere pubbliche, per quanto attiene alla revisione prezzi, all'Amministrazione è consentito solo il potere di accertare la sussistenza dei presupposti obiettivi, come legalmente prefissati, sia a livello normativo sia contrattuale, e procedere ad una mera operazione matematica di quantificazione del dovuto, non ravvisandosi nella materia profili di discrezionalità.