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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Norma CNR 05/05/1980, n. 77
Norma CNR 05/05/1980, n. 77
Norma CNR 05/05/1980, n. 77
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1. Campo di applicazioneLe presenti istruzioni forniscono le direttive per la compilazione e presentazione dei progetti delle |
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2. Finalità del progettoLa progettazione stradale, di norma, si inserisce tra gli strumenti per il processo di strutturazione del territorio; a questo scopo viene redatto un piano di assetto territoriale (con la destinazione d’uso delle diverse zone) e da esso viene derivato il relativi piano dei trasporti. Solo la redazione di quest’ultimo piano può rendere evidente in quale misura gli obbiettivi sociali ed economici riescono ad essere raggiunti; d’altro lato è sempre necessario porre a confronto l’entità degli obbiettivi raggiungibili con i costi necessari. Un’immediata a |
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3. Fasi della progettazioneDi norma si distinguono tre fasi di progettazione. Al progetto preliminare, cui si è già accennato, seguono il progetto di massima e il progetto definitivo (o esecutivo). La ragione fondamentale di questa suddivisione risiede nel fatto che il progetto stradale è un progetto decisionale articolato che si svolge in tappe successive, al quale l’Amministrazione deve partecipare attivamente. Obbiettivo del progetto preliminare è la traduzione in concreto di una parte del disegno di rete, correlato alle esigenze del piano di trasporti al servizio del territorio. |
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4. Progetto preliminareDai concetti già esposti risulta chiaro che il progetto preliminare delle strade non ha una su |
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4.1 RelazioneIn essa, oltre alla descrizione generale degli elaborati di seguito descritti, conoscendo la domanda di trasporto su strada fra i diversi nodi di origine e di destinazione degli spostamenti distribuiti nel territorio, si calcolano i flussi gio |
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4.2. CorografiaIn essa, redatta di norma in scala 1: 25.000 (1: 10.000 per le aree urbane) ed eccezionalmente 1: 100 |
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4.3. Andamento altimetricoPer ciascuna delle direttrici di tracciato deve essere riportato, sotto forma di profili longitudinal |
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4.4. Sezioni trasversali tipoIn appositi disegni (scala 1: 100) sono indicate le sezioni trasversali delle diverse soluzioni che s |
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4.5. Svincoli ed intersezioniIn particolare per le aree urbane devono essere indicate adeguate superfici di vincolo in corrisponde |
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5. Progetto di massimaIl progetto di massima deve comprendere, oltre alle tavole significative del piano territoriale e del progetto preliminare, i seguenti elaborati: 1) Relazione 2) Corografia d’insieme (scala 1: 25.000 ovvero 1: 10.000 per le strade urbane) |
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5.1. RelazioneLa relazione deve dare ragione del tracciato prescelto, confrontandolo con altri possibili, indicando le difficoltà delle varie soluzioni ed i mezzi per superarle, illustrando le scelte sotto il profilo sia tecnico sia economico, cioè sotto il profilo dei costi di costruzione e delle convenienze dell’esercizio, in relazione alle esigenze di inserimento nel paesaggio, alle modalità di rispetto delle zone soggette a vincoli pa |
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5.2. Corografia d’insieme (scala 1: 25.000 ovvero 1: 10.000 per le strade urbane)In essa è riportata la strada in progetto in un quadro d’insieme territoriale, ove sono |
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5.3. Relazioni geologica e geotecnicaNella relazione geologica debbono essere descritte le formazioni geologiche impegnate dalla sede stradale, riferendo sui metodi di rilievo utilizzati (rilievi di superficie, |
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5.4. Planimetria e profili geologiciNella planimetria e nei profili geologici vengono cartografati (di norma in scale planimetriche 1: 5. |
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5.5. PlanimetriaNella planimetria a curve di livello (di norma in scala 1: 5.000, comunque non inferiore a 1: 10.000) |
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5.6. Profili longitudinali e trasversaliIl profilo longitudinale è disegnato, anche mediante procedimenti automatici, nelle scale 1: 5.000 ovvero 1: 10.000 / 1: 1.000. |
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5.7. Sezioni tipo della sagoma stradale e della sovrastrutturaIn appositi disegni (scala 1: 100) devono essere indicate le sezioni da adottare e, con riferimento a |
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5.8. Sezioni trasversali più caratteristichePer dare la possibilità di controllare e confrontare le soluzioni prescelte, le inclinazioni a |
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5.9. Diagrammi di visuale liberaSulla base della planimetria, dei profili e delle sezioni devono essere disegnati, in funzione delle |
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5.10. Opere d’arte principaliPer le opere d’arte maggiori sono da indicare i tipi schematici, rappresentati da una pianta, u |
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5.11. Tipi normali di opere d’arte e minori e di impianti accessoriSono da predisporre i tipi normali delle opere minori raggruppandoli secondo le dimensioni, nonch&eac |
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5.12. Intersezioni ed innesti con altre stradeIn relazione al regime di controllo delle immissioni sulla strada progettata si determinano tipi norm |
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5.13. Interferenze con altre opere e serviziPer le interferenze con altre opere e servizi (pubblici e privati) sono da presentare planimetrie, pr |
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5.14. Benestare di massima degli Enti proprietari di opere e servizi interessati dalla costruzione della stradaPer tutti i suddetti problemi di interferenza di cui ai precedenti punti 5.12 e 5.13 è necessa |
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5.15. Computo metrico estimativo sommarioÈ predisposto dopo aver redatto un computo metrico sommario delle quantità dei lavori n |
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5.16. Confronti tecnico - economiciPer le varie soluzioni alternative prospettate nel progetto di massima debbono essere istituiti appos |
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6. Progetto definitivo (o esecutivo)Il progetto definitivo (o esecutivo) deve comprendere i seguenti elaborati: 1) Stralcio del progetto preliminare 2) Progetto di massima 3) Relazione 4) Corografia (scala 1: 25.000) 5) Planimetria (scala 1: 1.000, eccezionalmente 1: 2.000) 6) Planimetria di tracciamento |
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6.1. Stralcio del progetto preliminareDetto elaborato deve contenere i punti salienti del progetto preliminare al fine di consentire l&rsqu |
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6.2. Progetto di massimaDetto progetto costituisce nella sua interezza parte integrante del progetto in esame. |
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6.3. RelazioneLa relazione deve premettere le conclusioni sia dello studio del progetto preliminare sia del progetto di massima sulla impostazione dell’opera, indicando le caratteristiche geometriche e specificando se queste sono state eventualmente modificate rispetto ai precedenti studi. Particolare risalto deve essere dato al tipo di utenza (veicoli isolati, autoarticolati ecc.) pubblica e privata, tenuto a base per la determinazione delle caratteristiche trasversali nei tratti curvilinei della strada. Devono essere indicati i metodi e gli strumenti impiegati per il rilievo topografico nonché le approssimazioni adottate. La relazione illustra nel modo più esauriente possibile, i criteri |
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6.4. Corografia (scala 1: 25.000)Riporta la strada in progetto con la parte di territorio interessata limitatamente a quanto riguarda |
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6.5. Planimetria (scala 1: 1.000 eccezionalmente 1: 2.000)La planimetria deve essere su un piano generale a curve di livello, risultante dal rilievo topografico (di cui nella relazione si è dato conto circa metodi, strumenti e approssimazioni). |
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6.6. Planimetria di tracciamentoNella stessa scala in cui è eseguita la planimetria deve essere redatta una rappresentazione planimetrica di tutti gli assi (uno o più) di progetto calcolati in base alle caratteristiche geometriche (lunghezze, raggi, param |
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6.7. Profili longitudinali e trasversali (scala 1: 1.000 per le lunghezze e 1: 200 per le altezze ovvero 1: 2.000 / 1: 200)Nel disegno di profilo longitudinale d’asse sono da riportare i profili dei cigli della carreggiata ossia della parte di sede stradale destinata al movimento normale dei veicoli e quindi individuati dalle strisce orizzontali marginali. Il profilo longitudinale può essere redatto nella stessa scala della planimetria e riportato parallelamente ad essa, nello stesso elaborato. |
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6.8. Schede monografiche dei punti a terra di riferimento delle poligonali di base e d’asseI capisaldi IGM e quelli integrativi di base devono essere particolareggiatamente descritti in una se |
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6.9. Stralci della planimetria inerenti tratti soggetti a provvedimenti per assicurare la visibilità o per gli allargamenti in curva.Laddove per la frequenza dei casi richiamati, o per difficoltà nella scala di rappresentazione |
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6.10. Sezione tipo del corpo stradale e della sovrastrutturaOltre alle sezioni tipo del progetto di massima che attraverso il medesimo (vedi punto 6.2) sono gi&a |
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6.11. Sezioni trasversali (scala 1: 200 e preferibilmente nella stessa scala delle altezze del profilo)Il disegno delle sezioni trasversali correnti corrisponde a due esigenze: |
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6.12. Profilo geognostico con indicazione dei saggi, sondaggi e prelievi eseguitiNel profilo geognostico – da redigere nella stessa scala del profilo longitudinale – debb |
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6.13. Calcoli geotecniciIn questo allegato sono esposti tutti i calcoli, effettuati con i metodi della geotecnica e della mec |
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6.14. Calcoli della sovrastrutturaIl dimensionamento dei diversi strati della sovrastruttura è da sviluppare in dettaglio in funzione del tipo di traffico (intensità e carichi) |
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6.15. Calcoli e disegni delle opere d’arte maggioriPer ogni opera d’arte maggiore deve essere presentato un piano quotato a curve di livello in scala 1: 500, accompagnato dal profilo e dalle sezioni trasversali della depressione del terreno o dell’alveo superato, con tutte quelle indicazioni di carattere geometrico, idraulico, o altro, necessarie per le opportune verifiche da parte degli Enti interessati, ai fini del rilascio del benestare di co |
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6.16. Calcoli e disegni dei tipi di opere d’arte minori e delle opere di protezione del corpo stradalePer le opere di continuità minori e di sostegno – da disegnare in scala non inferiore a 1: 100 – si deve fare riferimento alle norme CNR – UNI 10007/1963 e loro successive modifiche e integrazioni, curando di raggrupparle al possibile per tipi. |
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6.18. Planimetrie, profili e sezioni delle interferenze (con servizi pubblici e privati) accessi privatiIn tutti i casi di interferenza della strada con servizi pubblici e privati (elettrodotti, acquedotti |
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6.19. Planimetrie, sezioni e disegni delle opere di sistemazione dei depositi a rifiuto e delle cave di prestitoOgni qualvolta le condizioni ambientali richiedano una qualche cautela, deve essere studiata la siste |
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6.20. SegnaleticaPoiché il progetto della segnaletica è considerato parte integrante della progettazione |
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6.21. Impianti accessori (illuminazione, ventilazione, soccorso); arredo stradalePer gli impianti deve essere presentata tutta la documentazione tecnica necessaria (planimetrie, dise |
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6.22. Autorizzazione degli Enti proprietari di strade, beni e servizi interferiti; benestare delle Amministrazioni pubblicheIn apposito fascicolo devono essere raccolte le autorizzazioni, i benestare e i nulla osta degli Enti |
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6.23. Planimetria mappale e piano parcellare d’esproprioPartendo dalle mappe catastali aggiornate per quanto necessario si deve formare una planimetria in cui sia r |
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6.24. Computo metricoDeve essere suddiviso in diverse parti, secondo le varie categorie di opere, di norma come segue: 1. movimenti delle terre 2. opere d’arte 3. sovrastrutture 4. lavori complementari 5. lavori diversi 6. occupazione dei terreni (cfr. punto 6.23). |
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6.25. Analisi dei prezziLe analisi dei prezzi unitari debbono essere esposte nell’ordine nel quale sono riportate le “voci” degli elenchi prezzi sia per i lavori diversi, indicando pr |
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6.26. Elaborati per la determinazione dei parametri revisionali dei prezziPer tutti quei lavori per i quali le quote di incidenza e gli indici revisionali non sono prestabilit |
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6.27. Stima particolareggiata dei lavori e delle espropriazioniSeguendo le suddivisioni in categorie di lavoro precedentemente indicate per i computi metrici, alle quantità risu |
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6.28. Stima generale riassuntivaI singoli risultati delle stime particolareggiate sono raccolti in un elaborato unico che costituisce la stima generale dell’opera. L’ammontare dell’opera è formato dai lavori da appaltare e dalle somme a disposizione dell’Amministrazione. |
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6.29. Capitolato speciale per l’appaltoTutti i lavori sono da appaltare sotto l’osservanza delle condizioni stabilite dal “Capitolato generale di appalto per le opere pubbliche di competenza del Ministero dei LL.PP.”, approvato con DPR in data 16 luglio 1962, n. 1063 e successive modifiche ed integrazioni, e di quelli dei singoli Enti, nonché delle norme tecnico amministrative che, secondo la diversa natura delle op |
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6.30. Programma di manutenzioneSe specificamente richiesto in sede di commessa, deve essere presentato anche uno schema di programma |
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7. Elaborazioni automaticheIn tutti i gradi della progettazione è ammesso il ricorso ad apparecchiature automatiche per la redazione degli elaborati sia numerici che grafici. |
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Elenco delle norme elaborate da1la Commissione di studio per le norme relative ai materiali stradali ed alla costruzione e manutenzione strade, pubblicate sul «Bollettino Ufficiale del CNR», parte IV (Norme tecniche)B.D. n. 9 (11/12/67) - Sovrastrutture stradali - Determinazione del modulo di deformazione di un sottofondo, di uno strato di fondazione o di uno strato di base. B.D. n. 22 (3/2/72) - Peso specifico apparente di una terra in sito. B.D. n. 23 (14/12/71) - Analisi granulometrica di una terra mediante crivelli e setacci. B.D. n. 24 (29/12/71) - Norme per l'accettazione dei bitumi per usi stradali. Metodi di prova: pene trazione. B.U. n. 25 (27/1/72) - Campionatura di terre e terreni. B.D. n. 27 (30/3/72) - Metodo di prova per la misura dell'equivalente in sabbia. B. D. n. 29 (7/11/72) - Norme sui misti cementati. B.D. n. 30 (15/3/73) - D |
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