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18/10/2023

Appalti pubblici: esclusione obbligo clausole sociali negli affidamenti diretti

In tema di contratti pubblici, il MIT ha fornito chiarimenti circa l'obbligo per le stazioni appaltanti di inserire le clausole sociali nei bandi di gara, avvisi e inviti.

Quesito
Con il quesito 2083/2023 sottoposto al supporto giuridico del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), è stato chiesto se:
1. il disposto di cui all’art. 57 del D. Leg.vo 36/2023 imponga la contestuale presenza di tutte le tipologie di clausole sociali ivi indicate, ovvero se lal ocuzione “tra l’altro” debba interpretarsi nel senso di consentire alla stazione appaltante di assolvere alle finalità della norma inserendo solo alcune delle clausole;
2. il riferimento a bandi di gara, avvisi e inviti consenta di interpretare la norma nel senso della inapplicabilità alle procedure di affidamento diretto, rispetto alle quali non ricorre nessuno dei predetti atti.

Parere del MIT
1. L'art. 57 del D. Leg.vo 36/2023 stabilisce che i bandi di gara, gli avvisi e gli inviti devono contenere specifiche clausole sociali con le quali sono richieste, come requisiti necessari dell’offerta, misure orientate tra l’altro a garantire le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate, la stabilità occupazionale del personale impiegato, nonché l’applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore.
Il MIT ha precisato che la norma prevede l’obbligo per lestazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara, avvisi e inviti  tutte le specifiche clausole sociali volte a tutelare la stabilità occupazionale, la parità di genere, le pari opportunità generazionali, l’inclusione lavorativa.
2. Quanto al secondo quesito, secondo il MIT il dato testuale induce a escludere l’obbligo di applicazione della clausola sociale agli affidamenti diretti.

Dalla redazione