Dir. UE 25/10/2012, n. 27

Obiettivo primario della Direttiva è di aumentare l'efficienza energetica nell'Unione in modo da raggiungere l'obiettivo di un risparmio dei consumi di energia primaria del 20 % rispetto alle proiezioni entro il 2020. A tal fine la direttiva stabilisce un quadro comune per promuovere l'efficienza energetica e definisce interventi specifici per attuare alcune delle proposte incluse nel piano di efficienza energetica 2011, nonché concretizzare le potenzialità di risparmio energetico non realizzate.
Fatto salvo quanto sarà detto più avanti, la Direttiva dovrà essere recepita entro il 05/06/2014, data a partire dalla quale saranno abrogate la Direttiva 2006/32/CE e la Direttiva 2004/8/CE.

Prestazione energetica in edilizia: contenimento dei consumi energetici negli edifici pubblici. Considerando che gli immobili rappresentano il 40 % del consumo finale di energia dell'Unione e le grandi opportunità di crescita e occupazione nel settore dell'edilizia e della produzione di prodotti edili, nonché nelle attività professionali quali l'architettura, la consulenza e l'ingegneria, si punta ad una strategia per mobilizzare gli investimenti nella ristrutturazione di edifici residenziali e commerciali al fine di migliorare la prestazione energetica del parco immobiliare.
Si punta in tal senso ad aumentare il tasso delle ristrutturazioni di immobili, in quanto il parco immobiliare esistente rappresenta il settore individuale con le maggiori potenzialità di risparmio energetico.
Inoltre, per concretizzare l'obiettivo di migliorare la prestazione energetica degli edifici degli enti pubblici, si punta ad utilizzare strumenti finanziari e meccanismi di finanziamento innovativi.
In particolare per gli edifici pubblici: dal 01/01/2014, il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffreddati di proprietà del proprio governo centrale e da esso occupati sia ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica che esso ha stabilito in applicazione dell'articolo 4 della direttiva 2010/31/UE.
Ulteriori dettagli sono forniti dall’art. 5 della Direttiva in merito alla modalità di calcolo della percentuale del 3% di cui sopra, alle casistiche escluse ed al possibile “approccio alternativo” che gli Stati membri possono percorrere.

Cogenerazione ad alto rendimento. Con l’obiettivo di definire la cogenerazione ad alto rendimento in base ai risparmi energetici ottenuti dalla produzione combinata rispetto alla produzione separata di calore e di energia elettrica, vengono inoltre previsti nuovi principi generali per il calcolo dell’elettricità da cogenerazione ed un nuovo metodo di determinazione del rendimento del processo di cogenerazione.