Circ. Min. LL.PP. 26/03/1966, n. 12480 | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Circ. Min. LL.PP. 26/03/1966, n. 12480

Norme per i collaudi dei fabbricati costruiti da cooperative fruenti di contributo statale e per la ripartizione di spese tra soci
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GENERALITÀ

Allo scopo di evitare che i collaudatori dei fabbricati realizzati con l’intervento dello Stato da cooperative edilizie, nel procedere al riparto del costo delle costruzioni fra i diversi assegnatari degli appartamenti, adottassero criteri disparati, questo Ministero con Circ. 1 luglio 1926 n. 9400 diramò opportune istruzioni per precisare i criteri di massima che i collaudatori dovevano tenere presenti nell’espletamento dell’incarico.

Peraltro le nuove esigenze determinate dal progresso della tecnica edilizia ed i nuovi orientamenti di valutazione e di preferenze da parte dei soci assegnatari, inducono ora a rielaborare i criteri suggeriti con la sopracitata circolare, e ad emanare una nuova completa normativa della materia.

Tenuto anche conto di quanto osservato in sede consultiva dalla commissione Centrale di Vigilanza per l’edilizia popolare ed economica, si provvede dunque a precisare, in particolare, i criteri di ammissibilità delle spese ai benefici di legge, le componenti dell’importo netto da ripartire, i criteri fondamentali di determinazione del costo-valore degli alloggi.

Sembra tuttavia opportuno premettere alcune considerazioni di carattere generale, per meglio configurare la funzione del collaudatore per quanto concerne sia il collaudo delle opere eseguite sia il riparto della spesa sostenuta.

Secondo i principi generali, valevoli in materia di opere pubbliche, ai quali si ispirano le specifiche disposizioni riguardanti i lavori degli enti costruttori di case economiche e popolari, il compimento delle opere costruite deve essere riconosciuto "regolare" mediante il collaudo, che va eseguito da persona, rivestita di particolari requisiti, nominata nei modi di legge.

Il collaudatore, incaricato di accertare tale regolarità attraverso la rispondenza dell’opera alle previsioni del progetto ed alle buone regole della tecnica, svolge, in questo campo, una funzione di control

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COEFFICIENTE DI DESTINAZIONE

Ha il fine di stabilire una valutazione degli spazi costituenti l’alloggio in relazione alla misura della loro utilità. É chiaro che la percentuale di spazio destinata ad accessori (intendendo per accessori tutti i vani ad eccezione delle stanze vere e proprie), in relazione alla utilizzazione, non può avere, nella valutazione, lo stesso peso della percentuale di spazio destinata a stanze.

Per due appartamenti di egual numero di stanze e, quindi, presumibilmente, di superficie totale pressoché eguale, lo spazio destinato ad accessori in più o meno, rispettivamente, non può offrire vantaggi o svantaggi, valutabili in misura eguale alla maggiore o minore sup

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COEFFICIENTE DI PIANO

Deve tener conto di tutte le condizioni che caratterizzano un appartamento o un ambiente per il fatto di trovarsi ad un’altezza minore o maggiore relativamente ad altri e deve, quindi, considerare ogni aspetto, positivo o negativo, che deriva da questo fatto: comodità di accesso, onerosità di spese per eventuale ascensore, appetibilità commerciale, luminosità, rumorosità, panoramicità, soggezione ai venti, onerosità di trasporti (masserizie ecc.). Taluni di questi aspetti non sono univocamente legati alla sola altezza del piano e, pertanto, per essi, con questo coefficiente si considera la sola quota parte relativa.

Nella determinazione di questo coefficiente, è anzitutto necessario rilevare la sostanziale differenza tra i casi, che normalmente si verificano, di fabbricati dotati di ascensore e i casi, meno f

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COEFFICIENTE DI ORIENTAMENTO

Deve tener conto di tutti i vantaggi e gli svantaggi che ad un dato ambiente derivano dalla sua posizione rispetto ai punti cardinali, valutando gli effetti per la parte di competenza (quindi, quantità di sole, di luce, di calore, esposizione ai venti d

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COEFFICIENTI DI PROSPETTO

Si riferisce alla caratteristica relativa ai particolari maggiori o minori benefici che derivano da un alloggio o ambiente rispetto ad altri dall’apertura su una facciata piuttosto che su di un’altra dell’edificio: è chiaro che i maggiori o minori benefici sono condizionati dall’esterno in quanto l’affaccio pu

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COEFFICIENTE DI LUMINOSITÀ

Considera la quantità di luce che penetra nei vari ambienti in relazione alla loro superficie.

La misura della luminosità dipende sia dall’altezza del piano, sia dall’orientamento, sia dal rapporto tra la superficie illuminante (apertura delle finestre) e quella illuminata (ampiezza del rispettivo vano).

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COEFFICIENTE DI FUNZIONALITÀ GLOBALE DELL’ALLOGGIO

In generale deve presumersi che, trattandosi di riparti di spesa relativi a fabbricati i cui progetti sono stati regolarmente approvati, gli standard minimi sia degli alloggi nella loro unità sia dei vani relativi vengano rispettati.

Potrebbe comunque eccezionalmente verificarsi il caso particolare in cui gli standard medesimi non

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