L’istanza di parere presentata da [omissis]., nell’ambito della gara indicata in epigrafe, riguarda la posizione del concorrente [omissis], primo classificato ed aggiudicatario provvisorio per il lotto n. 2, a carico del quale l’I.N.P.S. ha emesso un DURC irregolare, con riferimento alla data del [omissis], per contributi non versati pari ad euro [omissis].
Il certificato, emesso dall’I.N.P.S. il [omissis] e pervenuto all’ufficio amministrativo [omissis], è stato acquisito non nella fase di verifica sui requisiti soggettivi di partecipazione in capo all’impresa aggiudicataria, ai sensi dell’art. 48 del d.lgs. n. 163 del 2006R, bensì in occasione del controllo periodico ordinariamente svolto sulle imprese iscritte all’Albo Fornitori per il Settore [omissis], ai sensi degli artt. 8 e 10 del regolamento adottato dalla stazione appaltante nel febbraio 2011.
In precedenza, infatti, il responsabile del procedimento aveva acquisito un DURC intestato all’ [omissis] ed emesso dall’I.N.P.S. il [omissis], attestante il regolare assolvimento degli obblighi contributivi al [omissis], data della presentazione della dichiarazione autocertificata allegata all’offerta.
Le doglianze formulate dalla società aggiudicataria si fondano proprio su tale circostanza: a suo dire, sarebbe irrituale l’acquisizione d’ufficio del DURC per finalità diverse da quelle del controllo sulla veridicità dell’autocertificazione e della verifica sull’assenza di cause di esclusione nella fase finale dell’aggiudicazione definitiva (come nella vicenda in esame, dove il DURC è stato richiesto nell’ambito dei controlli a campione sui soggetti iscritti all’Albo Fornitori della stazione appaltante) e sarebbe, di conseguenza, illegittima l’escl