Circ. Min. Lavoro e Prev. Soc. 15/01/2004, n. 3

Con la presente circolare il Ministero del Lavoro fornisce alcuni chiarimenti in merito all’istituto del «distacco» del lavoratore, che trova applicazione per la prima volta ai rapporti di lavoro di tipo privatistico con l’entrata in vigore del D. Leg.vo 10.9.2003, n. 276, recante «Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30».
Detto articolo dispone che l’ipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attività lavorativa. In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a favore del lavoratore.
Qualora il distacco comporti un mutamento di mansioni, questo deve avvenire con il consenso del lavoratore interessato, mentre nel caso in cui comporti un trasferimento ad una unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito, il distacco può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive.