Sent.C. Stato 26/01/2001, n. 249

1. Il rilascio della concessione edilizia in sanatoria per un edificio costruito in area soggetta a vincolo presuppone comunque - ai sensi del combinato disposto degli artt. 32, 1° comma e 35 della L. 28 febbraio 1985 n. 47 - il parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela del vincolo; questa regola vale anche nel caso di condono tacito perché il cd. si forma, decorsi 24 mesi dal parere dell'autorità anzidetta, solo in caso di parere favorevole e non di parere contrario; infatti non è possibile che gli interessati conseguano mercé l'inerzia della P.A. un risultato che diversamente non potrebbero mai raggiungere. 2. Per formulare il proprio parere richiesto in merito alla domanda di concessione edilizia in sanatoria per un edificio abusivo costruito in zona vincolata e facente parte di un vasto complesso edilizio, è legittimo l'operato dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo che procede ad una valutazione complessiva della compatibilità con il vincolo del complesso in cui quell'edificio si trova. 3. Il parere dell'Autorità preposta a vincolo al quale è sottoposta una determinata zona, prescritto dall'art. 32 della L. 28 febbraio 1985 n. 47 come presupposto per il rilascio della concessione edilizia in sanatoria per un edificio ricadente in quella zona, è obbligatorio anche per le opere eseguite prima dell'apposizione del vincolo.