Sent.C. Conti 07/09/1993, n. 127

1. L'art. 19 D.L. 7 giugno 1993 n. 180, concernente l'autorizzazione all'A.N.A.S. ad assumere impegni pluriennali di spesa anche in pendenza della definizione dei contratti di mutuo, nella parte in cui si dispone la previa verifica della congruità dei prezzi nel caso di stipula ed approvazione di contratti che abbiano formato oggetto di consegna ai sensi dell'art. 337 secondo comma L. 20 marzo 1865 n. 2248 all. F), deve essere interpretato estensivamente non già nel senso di meramente autorizzare il potere di controllo (ordinario) sulla congruità dei prezzi, bensì nel senso di autorizzare la definizione dei rapporti pendenti anche allorquando, nella fase di affidamento dei lavori, fossero state violate le regole di trasparenza dell'azione amministrativa che impongono l'esperimento delle gare e l'osservanza delle forme di pubblicità a queste connaturate. 2. Nel caso di lavori d'importo superiore a 5 milioni di e.c.u., il ricorso alla trattativa privata è ammissibile soltanto ove ricorra una delle cinque ipotesi tassativamente descritte nell'art. 9 secondo comma D.L.vo 19 dicembre 1991 n. 406, attuativo della direttiva C.E.E. n. 440 del 1989; tale regola non è superata per i lavori A.N.A.S. dall'art. 19 D.L. 7 giugno 1993 n. 180 che ammette, con effetto sanante, stipula e approvazione di contratti affidati in violazione alle regole che impongono l'esperimento delle gare e le forme di pubblicità ad esse connaturate, previa verifica della congruità dei prezzi.