Rivista online e su carta in tema di
- Opere e lavori privati e pubblici
- Edilizia e urbanistica
- Professioni tecniche
ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Delib.G.R. Lombardia 08/07/2005, n. 8/295
Delib.G.R. Lombardia 08/07/2005, n. 8/295
Testo coordinato con le modifiche introdotte da:
- Delib. G.R. 25/03/2019, n. XI/1435
Scarica il pdf completo | |
---|---|
Testo del provvedimentoLA GIUNTA REGIONALE Vista la legge regionale 8 agosto 1998, n. 14 "Nuove norme per la disciplina della coltivazione di sostanze minerali di cava" e successive modificazioni; Visto l'art. 36 della I.r. 14/98 "Interventi estrattivi in fondi agricoli", sostituito dal 5° comma, lettera f), dell'articolo 1 della I.r. 12 agosto 1999, n. 15, e integrato dal 3° comma, lettera a), dell'articolo 11 della I.r. 22 luglio 2002, n. 15; Visto in particolare il comma 2 |
|
Allegato A - Determinazione dei criteri e delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni provinciali agli interventi estrattivi in fondi agricoli di cui al comma 2-bis dell'art. 36 della L.R. 8 agosto 1998, n. 14 "nuove norme per la disciplina della coltivazione di sostanze minerali di cava" P.R.S. 9.8.2"(art. 36 della l.r. 8 agosto 1998, n. 14, sostituito dal 5° comma, lettera f), dell'art. 1 della l.r. 12 agosto 1999, n. 15 e integrato dal 3° comma dell'art. 11 della I.r. 22 luglio 2002, n. 15) 1. Premessa La legge regionale 8 agosto 1998, n. 14 - "Nuove norme disciplina della coltivazione di sostanze minerali di cava", all'articolo 36, commi 1 e 2, detta disposizioni in materia di attività di scavo finalizzate al miglioramento della gestione dei fondi agricoli e, in particolare, al comma 2, assoggetta anche ad autorizzazione provinciale quelle attività che comportano asportazione di materiali inerti al di fuori del fondo o dei fondi dell'azienda agricola, con un rapporto tra materiali ricavati e superficie escavata superiore a 500 mc per ettaro. Con la successiva I.r. 22 luglio 2002, n. 15, all'articolo 11, 3° comma, il citato articolo 36 è stato integrato con il comma 2-bis, che dispone l'emanazione da parte della Giunta regionale di criteri e procedure per il rilascio delle autorizzazioni di cui al comma 2, del medesimo articolo, confermando il compito, affidato dalla legge regionale 14/98 alla Giunta regionale, di coordinare e indirizzare l'attività amministrativa degli enti delegati, integrando i criteri e le direttive già emanate in adempimento alle disposizioni previste dalla I.r. 14/98. I criteri, anche in questo caso, si prefiggono l'obiettivo di indirizzare le Amministrazioni provinciali verso comportamenti uniformi tali da escludere disomogeneità di trattamento sia nelle attività inerenti le autorizzazioni, sia in quelle relative ai controlli. Tali criteri sono volti a favorire il miglioramento della produttività agricola dei fondi interessati, al fine di produrre benefici all'agricoltura e, nel contempo, non sprecare materiale inerte che viene fornito al mercato estrattivo, consentendo di risparmiare nuovo territorio. La disciplina della commercializzazione di inerti provenienti da questa tipologia di scavi deve evitare che l'interesse di tale commercializzazione prevalga sull'effettivo beneficio agronomico conseguito dalla realizzazione degli interventi, anche per evitare di vanificare la pianificazione delle attività estrattive, attuata in regione Lombardia da oltre dieci anni. Per il raggiungimento di tali obiettivi vengono stabiliti i criteri e le procedure di seguito riportati. 2. Definizione e campo di applicazione Al fine di procedere alla definizione dei criteri da adottare per il rilascio delle autorizzazioni alla realizzazione di interventi estrattivi in fondi agricoli, si ritiene opportuno individuare in maniera più puntuale la tematica in argomento. Con l'espressione "Interventi estrattivi in fondi agricoli", comunemente noti anche come "bonifiche agricole", si indicano tutti i lavori di scavo o movimento terra, o livellamento del terreno, o qualsivoglia intervento sul territorio, finalizzati esclusivamente al miglioramento agronomico dei terreni stessi, per una maggiore resa agraria o per una più efficace ed economica loro irrigazione, nonché al reperimento di materiali inerti necessari per lo sviluppo delle ordinarie pratiche agricole. Tali interventi vengono di norma realizzati per ridurre i costi di coltivazione e irrigazione, diminuire i tempi di lavoro e razionalizzare l'utilizzo delle macchine agricole, con conseguente incremento di competitività dei prodotti agricoli, nel rispetto del territorio e dell'ambiente; talvolta possono essere suggeriti dalla necessità di rendere coltivabili terreni incolti, oppure di consentire la coltivazione di specie più qualificate. Sulla base di tali presupposti deriva che non rientrano nel campo di applicazione dell'articolo 36 della I.r. 14/98, tutti gli interventi che comportano asportazione di materiali diversi da quelli appartenenti alla categoria dei terreni. Gli interventi di cui sopra possono quindi essere suddivisi, in base alla disciplina introdotta con la I.r. 14/98, in tre categorie: 1. interventi finalizzati al miglioramento della gestione dei fondi agricoli, nonché al reperimento di materiali inerti necessari per lo sviluppo delle ordinarie pratiche agricole e che diano luogo all'utilizzo di materiale inerte ricavato esclusivamente all'interno del fondo o dei fondi dell'azienda agricola; 2. interventi che comportino l'asporto di materiale inerte fino a un rapporto massimo tra materiale ricavato e superficie escavata, in ettari, pari a 500 mc; 3. interventi che comportino l'asporto di materiale inerte in quantità superiore a 500 mc per ettaro di superfici escavata. La prima categoria è chiaramente esclusa, in conformità alle previsioni del 1° comma dell'art. 36, dall'ambito d applicazione della legge regionale 14/98. Gli interventi relativi ai punti 2 e 3 rientrano, invece, anche se con diverse modalità, nella disciplina della I.r. 14/98. A tal proposito si ritiene necessario precisare che nel calcolo del rapporto si deve tenere conto del solo materiale asportato dal fondo, con l'esclusione del terreno vegetale che va conservato in loco. Si precisa, inoltre, che per superficie escavata è da intendere la sola superficie direttamente interessata dal prelievo del materiale inerte eccedente e non le altre superfici interessate dagli eventuali riporti del materiale, anche se rientranti nel progetto complessivo della sistemazione agricola. Gli interventi rientranti nella categoria del punto 2 sono soggetti agli adempimenti previsti dai commi 2 e 3 dell'art. 35 della I.r. 14/98, e a tale disciplina si rinvia, mentre la realizzazione della tipologia di interventi rientranti nella terza categoria è più direttamente disciplinata dall'articolo 36. Anche in questo caso la normativa regionale ha delegato alle Province il rilascio delle autorizzazioni, in sintonia con quanto fatto per altre tematiche. In base alle previsioni dell'articolo 36, infatti, qualora la quantità di materiale inerte asportato risulti superiore a 500 mc per ettaro di superficie escavata, detto asporto, come disposto dal comma 2 dello stesso articolo, è soggetto ad autorizzazione provinciale, previo parere rilasciato dai competenti servizi regionali, che devono esprimersi entro trenta giorni dalla richiesta di autorizzazione, trascorsi i quali il parere si intende favorevole. Con Deliberazione della Giunta regionale n. 17130 del 16 aprile 2004, che ha integrato la precedente d.g.r. 41797 del 5 marzo 1999, i servizi preposti a fornire il parere richiamato nel 2° comma sono stati individuati nei Consorzi di Bonifica e nelle Comunità Montane, per quanto attiene la componente agronomica, in adempimento alla I.r. 7/2003, e nell'U.O. Attività estrattive e recupero ambientale della Direzione Generale Qualità dell'Ambiente della Regione Lombardia, per quanto attiene gli aspetti generali inerenti la disciplina delle attività estrattive. La medesima deliberazione ha altresì individuato i criteri necessari ai Consorzi di Bonifica e alle Comunità Montane per il rilascio del citato parere. 3. Requisiti per il rilascio dell'autorizzazione L'autorizzazione provinciale all'asporto di materiale inerte al di fuori del fondo o dei fondi dell'azienda agricola, allorché il rapporto tra materiale ricavato e superficie scavata risulti superiore a 500 mc per ettaro, costituisce anche autorizzazione all'esecuzione dello scavo; i pareri di cui all'articolo 36 della l.r. 114/98, saranno assunti preventivamente all'autorizzazione provinciale, nei tempi previsti nel medesimo articolo. Sono autorizzabili, fatte salve tutte le prescrizioni specifiche dettate dalla normativa vigente, gli interventi che abbiano una delle seguenti finalità: - eliminazione di irregolarità morfologiche o abbassamento di campi al fine di rendere irrigue superfici asciutte e/o di favorire il risparmio di acqua e di energia all'azienda agricola; - accorpamento di appezzamenti e/o abbassamento di terreni irrigui per uniformare le quote agli altri appezzamenti dell'azienda e/o per favorire l'impiego delle macchine agricole o la riduzione dei tempi morti di coltivazione, sempre garantendo lo sgrondo delle acque; - formazione di canali principali e secondari volti sia a portare acqua sia ad eliminare il ristagno d'acqua sui terreni. L'intervento che rientri nelle finalità sopra elencate è autorizzabile se: VT/VM ≥ 1, dove: VT = valore dei terreni agricoli interessati dall' |
Dalla redazione
- Compravendite e locazioni immobiliari
- Fisco e Previdenza
Tutela dell’avviamento del conduttore nelle locazioni commerciali
- Maurizio Tarantino
- Appalti e contratti pubblici
Equo compenso nei contratti pubblici per servizi di ingegneria e architettura
- Emanuela Greco
- Edilizia e immobili
Decreto Salva Casa (D.L. 69/2024): analisi puntuale delle novità introdotte
- Redazione Legislazione Tecnica
- Edilizia e immobili
- Compravendita e locazione
Le obbligazioni del conduttore derivanti dal contratto di locazione commerciale
- Maurizio Tarantino
- Energia e risparmio energetico
Progettazione ecocompatibile di smartphone e tablet
- Energia e risparmio energetico
Etichettatura energetica di smartphone e tablet
09/01/2025
- Boom di ristrutturazioni condominiali da Italia Oggi
- Inail, parte l’autoliquidazione da Italia Oggi
- Malattia dei professionisti, stop previdenziale critico da Italia Oggi
- Partenariato sociale, la collaborazione con la Pa parte dalle Pmi da Italia Oggi
- Nuova Iva, non solo svantaggi da Italia Oggi
- Pnrr, parte la nuova revisione: in gioco opere per 10-12 miliardi da Il Sole 24 Ore