La legge - che si ispira agli obiettivi per la lotta al cambiamento climatico e alle misure per la ripresa post-Covid - affronta i temi della sostenibilità ambientale, della rigenerazione urbana, del risparmio energetico, riconoscendo il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle aree agricole periurbane e dell’agricoltura che vi si esercita.
Nella legge viene definito “Vertical farming” il sistema di coltivazione agricola in camere di crescita chiuse a controllo ambientale totale, sviluppate su moduli verticali sovrapposti, sfruttando la combinazione di tecniche quali l'acquaponica, l'idroponica o l'aeroponica.
Il provvedimento riconosce:
- i tetti verdi, ossia coperture vegetali realizzate sui tetti o sulle pareti degli edifici costituite da specie erbacee, arboree o arbustive e destinate a scopi alimentari o anche ornamentali, nonché finalizzate al miglioramento dell'isolamento termico, al risparmio energetico e al potenziamento della sostenibilità ambientale;
- le infrastrutture verdi multifunzionali, ossia gli interventi di forestazione urbana finalizzati all'implementazione di un ecosistema sostenibile mediante l'interconnessione tra verde e costruito e il potenziamento delle connessioni ecologiche locali.
Gli interventi di recupero degli edifici esistenti per l’insediamento delle fattorie verticali possono usufruire delle agevolazioni in materia di rigenerazione urbana previste dalla L.R. 12/2005 per gli interventi di recupero degli edifici esistenti.
Resta possibile la nuova costruzione delle fattorie verticali nelle aree destinate all’agricoltura.