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É stata diffusa, in via informale, la bozza della “Disciplina delle costruzioni” elaborata da una commissione ministeriale con l’obiettivo di sostituire il Dpr 380/2001 Testo unico dell’edilizia.
Anche se si tratta solo di una proposta, merita comunque una attenzione particolarmente vigile all’orientamento che esprime, dove l’interesse per i procedimenti amministrativi prevale in maniera evidente sui contenuti e le prescrizioni tecniche, eludendo la dovuta considerazione per i requisiti prestazionali richiesti agli edifici e ai componenti che li definiscono.
Il riordino delle norme del settore delle costruzioni, dopo la confusione prodotta dalla pletora di provvedimenti adottati nel nome di una presunta semplificazione edilizia, è più che auspicabile, ma un vero riordino dovrebbe trovare fondamento nella prevalente attenzione ai contenuti tecnici e prestazionali degli interventi costruttivi, nuovi e/o di recupero, piuttosto che nei procedimenti amministrativi.
L’agibilità degli edifici: non è semplice