Sent. C. Cass. civ. 30/05/1978, n. 2749

L'apertura da parte di un condomino di un varco nel muro perimetrale dell'edificio, ancorchè in corrispondenza della sua proprieta esclusiva, costituisce uso indebito della cosa comune quando realizza un passaggio con ambiente estraneo al condominio, pure se di appartenenza dello stesso condomino, in quanto si traduce in un asservimento dell'immobile condominiale suscettibile di consolidarsi, con il decorso del tempo, in diritto reale a carico del medesimo.

L'indagine sulla illiceità o meno dell'uso della cosa comune, da parte del condomino di edificio, va condotta alla stregua degli obiettivi criteri legali della sussistenza o meno di un pregiudizio alla cosa medesima, ovvero di una lesione del diritto di godimento spettante agli altri partecipanti, mentre rimane irrilevante, a tal fine, ogni valutazione sulla concreta idoneità di quell'uso ad arrecare utilità al suo autore, salva la configurabilità di atti d'emulazione, ai sensi ed agli effetti di cui all'art 833, c.c.