Spettacoli, fiere e modelli semplificati per piani di sicurezza

In arrivo i due decreti attuativi annunciati dalla L. 09/08/2013, n 93 (Decreto Fare) contenenti le nuove disposizioni per gli spettacoli musicali, le manifestazioni fieristiche e l’adozione dei modelli semplificati per la redazione dei piani di sicurezza (PSC, PSS e POS) e del fascicolo con le caratteristiche tecniche dell’opera.

Il primo dei due approda a ridosso della stagione estiva che, oltre ad essere il periodo più fecondo per l’organizzazione di spettacoli, interessa indistintamente tutto il territorio nazionale rappresentando un business in grado di assicurare, anche in tempo di austerity, un massiccio coinvolgimento di lavoratori e quindi un’elevata probabilità di incidenti.

Tra le pieghe dei nuovi obblighi si celano le vere opportunità per professionisti e consulenti di estendere gli orizzonti dei cantieri convenzionali a due problematiche rispetto alle quali, sino ad oggi, imperversava un vuoto normativo. Il decreto si compone di due capi: il CAPO I dedicato agli spettacoli musicali, cinematografici, teatrali ed il CAPO II alle manifestazioni fieristiche che rientrano, a pieno titolo, nell’applicazione del Titolo IV – cantieri temporanei o mobili del D. Leg.vo. 81/2008 e per la cui applicazione, però, deve tenersi conto delle “particolari esigenze” che caratterizzano le attività di lavoro tipiche della fattispecie.

Una delle novità rilevanti è rappresentato dall’obbligo di redazione del D.U.V.R.I. all’interno del quale (anche se riferito alle sole manifestazioni fieristiche) vengono specificati per la prima volta sia soggetti obbligati che i contenuti minimi.

Tantissime le indiscrezioni disponibili in riferimento al decreto che prevede l’adozione di modelli semplificati per la redazione di P.S.C., P.S.S., P.O.S. e fascicolo tecnico con le caratteristiche dell’opera. Sicuramente è un provvedimento di portata maggiore perché interessa tutte le figure che, a vario titolo, sono coinvolte nella redazione di tali documenti, almeno per quanto riguarda la redazione dei piani di sicurezza per i quali - oltre ai contenuti minimi previsti dall’Allegato XV del D. Leg.vo. 81/2008, a differenza del fascicolo - non è disponibile uno schema tipo che consentirebbe di standardizzarne i contenuti. Quest’ultima ipotesi rappresenta la vera novità per i professionisti che possono cogliere l’opportunità di garantire la perfetta rispondenza al disposto normativo grazie ai modelli “guida” e dedicare maggiore interesse alle finalità da perseguire, ossia la tutela dei lavoratori. Altro vantaggio di indiscusso valore è quello di consentire, a quanti fino ad oggi si sono cimentati nell’esercizio di questo ruolo importante, la verifica di qualità ed affidabilità degli strumenti utilizzati al fine di rimediare ad eventuali omissioni ed alle inosservanze dei frequenti aggiornamenti normativi.
 

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