Deliberaz. G.P. Trento 02/11/2016, n. 1903

LA GIUNTA PROVINCIALE

Omissis

Il Relatore comunica:

con decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 R “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso delle energie da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE” e ss.mm., vengono disciplinati, fra gli altri, i sistemi di qualificazione degli installatori di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili.

L’art. 15, modificato ed integrato dapprima con decreto legge n. 63 di data 4 giugno 2013 R e poi con legge di conversione n. 90 di data 3 agosto 2013 R, prevede, al comma 1, che la qualificazione professionale per l’attività di installazione e di manutenzione straordinaria di caldaie, caminetti e stufe a biomassa, di sistemi solari fotovoltaici e termici sugli edifici, di sistemi geotermici a bassa entalpia e di pompe di calore, sia conseguita con il possesso dei requisiti tecnico-professionali di cui, alternativamente, alle lettere a), b), c) o d) dell’art. 4, comma 1, del decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 R.

Con deliberazione n. 2494 di data 30.12.2015 R la Giunta provinciale, ispirandosi all’Accordo Stato Regioni ratificato con prot. n. 14/078/CR08bis/C9 di data 12.06.2014, ha approvato la disciplina dei corsi di formazione professionale, ivi inclusi quelli di aggiornamento, ai fini della qualificazione di “Tecnico installatore e manutentore di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili”, fissando la data del 4 agosto 2013 - data di entrata in vigore della Legge 90/2013 - quale data di decorrenza degli obblighi di aggiornamento triennale.

Con determinazione del Dirigente del Servizio Istruzione e formazione del secondo grado, università e ricerca n. 30 di data 08.03.2016 sono state riconosciute le pertinenti attività formative realizzate dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento.

Nel frattempo, con decreto legge 30 dicembre 2015, n. 210 R “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” convertito, con modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2016, n. 21 R, per gli effetti dell’articolo 3, comma 2 quater, è stato modificato il comma 2 dell’articolo 15 del d.Lgs. 28/2011 R, stabilendo al 31 dicembre 2016 il termine per le regioni e le province autonome per l’attivazione di programmi di formazione per gli installatori di impianti FER, nel rispetto dei criteri di cui all’Allegato 4 del d.Lgs. 28/2011 R medesimo. Tale modifica ha introdotto ulteriori interrogativi sulla possibile interpretazione della nuova data, perciò, per avere chiarimenti in merito, il Coordinamento Professioni ha inviato dei quesiti al Ministero dello Sviluppo Economico.

In questo quadro di incertezza pertanto, in attesa di una risposta chiarificatrice, l’Associazione Artigiani ha ritenuto opportuno annullare i corsi già calendarizzati a partire dal 15 marzo scorso, rappresentando come, già in passato, siano state molteplici le esperienze negative che avevano imposto alle Aziende di investire tempo e denaro inutilmente. Questa posizione è stata anche in seguito rafforzata dall’esito di un monitoraggio proposto nel mese di giugno dal Coordinamento Professioni, dove è emerso che sul territorio nazionale vi sono sostanziali disomogeneità nell’applicazione dell’articolo 15 del d.Lgs. 28/2011 R, dovute in gran parte a diverse interpretazioni degli obblighi posti in capo alle regioni e province autonome.

Nel periodo estivo vi sono stati diversi momenti di confronto al Tavolo Professioni e diverse regioni hanno manifestato i loro dubbi, sollecitando risposte di chiarimento. Da ultimo il MiSE con nota prot. n. 0018920 dd. 11.07.2016, ha ribadito, pur richiamando l’Accordo, l’esclusiva competenza delle regioni e province autonome in materia di formazione professionale.

I paralleli raffronti avuti in provincia con l’Associazione Artigiani sono sintetizzati nella nota de