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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Monitoraggio Strutturale
L’esame del quadro fessurativo e l’analisi del suo progredire nel tempo è di primaria importanza per lo studio del funzionamento statico di una struttura esistente; infatti, conoscere come e di quanto i cinematismi si evolvano durante un arco di tempo significativo consente al Progettista di predisporre un adeguato piano di interventi per il consolidamento strutturale e per la ristrutturazione.
Secondo l’NTC del 2008, le strutture oggetto di lavori di consolidamento devono prevedere già in fase di progetto, un sistema di monitoraggio che consenta al progettista di effettuare un controllo efficace pre e post intervento.
Affiancando gli studi tecnici Indagini Strutturali srl partecipa a tutte le fasi del monitoraggio:
- Progettazione: realizzando progetti di monitoraggio idonei in funzione della complessità degli interventi;
- Personalizzazione: selezionando per ogni cliente il sistema più adatto alle proprie esigenze;
- Avvio: installando la strumentazione necessaria al corretto funzionamento del sistema;
- Trasmissione: immagazzinando i dati e facendoli pervenire ai vari Client;
- Interpretazione del dato: creando dei modelli che descrivono il fenomeno in corso.
A tale scopo, una volta eseguito il rilievo del quadro fessurativo, propone un sistema di monitoraggio strutturale che, focalizzando l’attenzione sui punti ritenuti più significativi per il manufatto, tiene sotto osservazione l’insieme dei suoi cinematismi.
Il monitoraggio assume quindi un ruolo di guida per il Progettista durante il piano di interventi da predisporre indirizzandolo alle priorità ed alle tempistiche d’intervento.
L’impianto di monitoraggio viene realizzato installando, in corrispondenza della grandezza fisica da tenere in osservazione, la stazione di rilevazione più adatta a tale finalità. Il sistema potrà quindi prevedere, globalmente o soltanto parzialmente, le unità di rilevazione riportate qui di seguito.
1. stazioni lineari costituite da trasduttori di spostamento in grado di rilevare spostamenti dell’ordine del centesimo di millimetro ubicate in corrispondenza di quadri fessurativi;
2. stazioni inclinometriche costituite da trasduttori di rotazione in grado di rilevare spostamenti dell’ordine del centesimo di grado ubicate in corrispondenza di elementi strutturali suscettibili a ruotare nel tempo;
3. stazioni estensimetriche costituite da strain-gauge (estensimetri elettrici a resistenza) in grado di rilevare deformazioni dell’ordine del microepsilon posizionati in corrispondenza della sezione dell’elemento da misurare.
Il tema del monitoraggio di tipo tradizionale è eseguito sulle strutture per le quali è necessario controllare il dato in maniera periodica ove non vi sia la necessità di effettuare un rilievo continuo e in tempo reale.
Questa tecnica, ormai consolidata e di semplice messa in opera, consente di effettuare un rilievo dei punti con una cadenza mensile o con una più bassa frequenza.
Essa è consigliata ad esempio per monitorare gli edifici di nuova costruzione, per quelli in corso di realizzazione e per tutti manufatti per i quali è previsto un processo di consolidamento del terreno, con l’obiettivo primario di rilevare possibili fenomeni di cedimento differenziale e di prevedere il cedimento a fine consolidamento.
Attualmente (in vista anche degli ultimi eventi sismici che hanno colpito il centro Italia) il monitoraggio tradizionale viene utilizzato maggiormente per il controllo del quadro fessurativo di un qualsiasi manufatto.
Inoltre, per misurare il dislivello tra due punti, Indagini Strutturali srl si affida alle esigenze legate al monitoraggio con livellazione geometrica che, rispetto alla livellazione tacheometrica o trigonometrica, permette di ottenere il migliore compromesso tra precisione e semplicità d’esecuzione. Per tali ragioni la livellazione geometrica è idonea ad eseguire misure di spostamenti verticali di edifici esistenti (o di nuova costruzione) e permette di tenere sotto osservazione ampie porzioni di manufatto, rilevando sia i cedimenti differenziali che eventuali possibili rotazioni globali dovute a distribuzioni non uniformi dei carichi trasmessi in fondazione.
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Monitoraggio mediante livellazione
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