Sent. C. Stato 29/08/2002, n. 4340

1. Riguardo alle scelte urbanistiche sulla destinazione di singole zone - che sono insindacabili a meno che siano inficiate da errori di fatto o siano illogiche o contraddittorie - l'Amministrazione comunale non ha di regola l'onere della motivazione, salvo quella che si può ricavare dai criteri generali di ordine tecnico-discrezionale che sono stati seguiti nell'impostazione dello stesso piano regolatore. 2. Dai vincoli urbanistici per i quali si deve prevedere un indennizzo restano esclusi quelli che incidono a carattere generale su intere categorie di beni, come i vincoli ambientali paesistici, i vincoli relativi a destinazioni realizzabili anche attraverso l'iniziativa privata in regime di economia di mercato, i vincoli che non eccedono una durata (periodo di franchigia) ragionevolmente sopportabile.