Circ.Ass.R. Campania 09/08/2007, n. 2382

Come è noto, con la Legge 11 gennaio 1996 n. 23 R furono emanate nuove norme per l’edilizia scolastica e previsti finanziamenti per assicurare interventi nel settore.

Le strutture di edilizia scolastica costituiscono elemento fondamentale ed integrante del sistema scolastico e l’obiettivo primario della Legge n.23/96 rimane quello di assicurare a tali strutture uno sviluppo qualitativo e una collocazione sul territorio adeguati alla costante evoluzione delle dinamiche formative, culturali, economiche e sociali. L’innalzamento dei livelli di sicurezza e la messa a norma degli edifici scolastici sono divenute, più di recente, le priorità assolute di tutte le componenti istituzionali interessate.

La programmazione dell’edilizia scolastica, come previsto dall’art. 4 della Legge 23/96, si realizza mediante Piani generali triennali e piani annuali di attuazione, predisposti ed approvati dalla Regione, sulla base delle proposte formulate dagli Enti locali e, pertanto, fin dalla prima applicazione della legge sono stati predisposti dall’Assessorato regionale all’Istruzione, tre Programmi triennali rispettivamente per i periodi 1996-98, 1999-2001 e 2003-2005.

La situazione particolarmente difficile del patrimonio di edilizia scolastica della Campania, così come si era, peraltro, appalesata dalla considerevole entità delle richieste avanzate dagli Enti Locali, è stata, tuttavia, resa ben più grave dalla decisione governativa di sospendere il finanziamento della legge 23/96, prima per l’anno 2002, poi per il biennio 2005-2006, una decisione - non è inutile ricordarlo - assunta nel mentre scadeva vanamente il termine per la messa in sicurezza degli edifici scolastici (dicembre 2004) ai sensi del decreto legislativo 626/94 e si profilavano gravi emergenze, generalizzate a quasi tutto il territorio nazionale.

Con il corrente anno 2007, è stato ripreso il finanziamento della citata legge in attuazione