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Deliberaz. G.R. Piemonte 04/10/2019, n. 2-330

Indirizzi e criteri per l'applicazione dell'articolo 21 della legge regionale 17 febbraio 2010, n. 3 (Norme in materia di edilizia sociale). Integrazione alle DGR n. 20-656 del 27.09.2010 e n. 15-3199 del 26.04.2016.
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Testo del provvedimento


A relazione dell'Assessore Caucino:


Premesso che:

- la legge regionale 17 febbraio 2010, n. 3, all’articolo 21 prevede una “Riserva di alloggi per l’accompagnamento sociale, la custodia sociale e la mediazione dei conflitti”, al fine di favorire processi di inclusione e coesione sociale, ridurre i rischi di conflitto tra inquilini, tutelare le persone non autosufficienti, contribuire a preservare il valore degli immobili e la loro funzionalità;

- il succitato articolo 21 della L.R. n. 3/2010, nel dettaglio, stabilisce che:

a) “Le attribuzioni di tali alloggi, fino a una per scala, avverranno sulla base di specifici progetti presentati dagli enti locali o dalle ATC a favore di persone, nuclei o associazioni, individuati al di fuori dei criteri e delle graduatorie per l’accesso all’edilizia sociale, che mettano in atto con continuità azioni di accompagnamento sociale, custodia sociale e mediazione dei conflitti tra inquilini. Per le funzioni suindicate si potranno anche sviluppare programmi di servizio civile volontario e stipulare convenzioni con le università piemontesi, affidando alloggi di edilizia sociale a gruppi di studenti”;

b) “I progetti devono almeno prevedere le modalità di reclutamento, selezione, coordinamento e verifica dei soggetti individuati a svolgere le funzioni suindicate, nonché la garanzia di una loro adeguata disponibilità di tempo; l’integrazione del progetto con le politiche di inclusione e coesione sociale del territorio; la revoca dell'attribuzione degli alloggi, nel caso in cui le funzioni previste non siano svolte con efficacia e continuità”;

richiamato che il comma 1 dell’art. 21 della L.R. n. 3/2010 prevede, ai fini della sua concreta applicazione, un’apposita regolamentazione da adottarsi da parte della Giunta regionale;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 3-5531 del 18 marzo 2013, con la quale sono stati individuati, in via sperimentale, i primi indirizzi e criteri per l’ap

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