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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Deliberaz. G.R. Veneto 04/10/2011, n. 1580
Deliberaz. G.R. Veneto 04/10/2011, n. 1580
Deliberaz. G.R. Veneto 04/10/2011, n. 1580
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[Premessa] |
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PremessaIl decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, R che, riprendendo sostanzialmente quanto già previsto dall’abrogato decreto legislativo 152/1999, individua nel Piano di Tutela delle Acque (Pta) lo specifico piano di settor |
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Pozzi ad uso domesticoIl comma 9 dell’art. 40 stabilisce che “La realizzazione di pozzi per gli usi domestici di acque sotterranee di cui all’articolo 93 del R.D. n. 1775/1933 R è ammessa esclusivamente in zone sprovviste di acquedotto civile”. Ai sensi dell’art. 93 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici”: “Il proprietario di un fondo, anche nelle zone soggette a tutela della pubblica amministrazione, a norma degli articoli seguenti, ha facoltà, per gli usi domestici, di estrarre ed u |
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Pozzi ad uso irriguoÈ stata segnalata la necessità di dover disporre di portata d’acqua da utilizzare per l’uso irriguo al di fuori dei normali periodi di fornitura stagionale da parte dei consorzi di bonifica. L’uso irriguo comprende anche le necessità |
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Particolari attivitàSono pervenute richieste in merito alla possibilità di poter consentire la derivazione di acque dalle falde sotterranee nel caso di utilizzi destinati allo svolgimento di particolari attività volte al conseguimento del miglioramento della qualità ambientale o al perseguimento di scopi sociali e che non hanno fini di lucro, non sono a uso personale né commerciale. |
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Fontane a getto continuoSi pone da tempo la problematica del consistente spreco di risorsa idrica con depressurizzazione delle falde sotterranee causato dalle cosiddette "fontane" a getto continuo, utilizzate principalmente per scopi ornamentali. Sono derivazioni di acque artesiane profonde di ottima qualità, anche potabile, che mediante pozzi spontaneamente risalgono in pressione fino in superficie con portate per di più significative e che poi confluiscono nella rete idrografica superficiale. Per tali motivi, la lettera c) del comma 3 dell’articolo 40 è così sostituita: c) per i pozzi a salienza naturale dovranno essere installati dispositivi di regolazione atti a impedire l’erogazione d’acqua a getto continuo, limitandola ai soli periodi di effettivo utilizzo. Sono vietati i pozzi a salienza naturale destinati all’utilizzo ornamentale (fontane a getto continuo). Con la medesima Dgr 46/CR/2011 si è, inoltre, stabilito di ritenere che nell’uso irriguo, di cui al punto precedente, sono comprese anche le necessità idriche connesse al compimento del ciclo agrario quali, ad esempio, gli utilizzi per antibrina e per i trattamenti fitosanitari oltre alle esigenze di soccorso al verificarsi di condizioni particolarmente siccitose Parere della Settima Commissione consiliare. Al fine di apportare le suddette modifiche, la citata Dgr 46/CR/2011 è stata trasmessa al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della competente Commissione consiliare, previsto dall’art. 40, comma 13 delle Nta del Piano di Tutela delle Acque. Con parere n. 119 espresso nelle sedute del 29 luglio 2011 e del 9 settembre 2011, la Settima Commissione consiliare si è espressa favorevolmente con ulteriori modifiche, anche all’art. 11 delle Nta, al testo proposto dalla Giunta regionale, come di seguito si specifica. All’art. 40, al comma 1, lett. k) e al comma 9, lett. b), dopo le parole “prima falda” inserire la parola “freatica”; All’art. 40, comma 1, lett. l) dopo le parole “ad uso personale” sono soppresse le parole “né commerciale&rdqu |
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