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D. P.G.R. Piemonte 05/03/2001, n. 4/R

Regolamento regionale recante: "Disciplina dei procedimenti di concessione preferenziale e di riconoscimento delle utilizzazioni di acque che hanno assunto natura pubblica".

Con le modifiche introdotte da:
- D.P.G.R. 23/02/2004, n. 1/R

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[Premessa]



Il Presidente della Giunta regiona

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Art. 1 - Ambito di applicazione

1. Il presente regolamento disciplina, in attuazione della legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61 R (Disposizioni per la prima attuazione del decreto legislativo 11 maggio 1999 n. 152 in materia di tutela delle acque), i procedimenti per il rilascio delle concessioni preferenziali e di riconoscimento di antico diritto delle utilizzazioni di acque di cui all'articolo 1, comma 4 del decreto del Presidente della Repubblica 18 febbraio 1999, n. 238

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Art. 2 - Concessione preferenziale di acque superficiali, di sorgente, di fontanili o di trincee drenanti

1. Le istanze di concessione preferenziale di cui al presente articolo, in regola con l'imposta di bollo, sono procedibili solo se pervenute all'autorità competente entro il termine stabilito dalla legge e se corredate dalle informazioni minime di cui all'allegato A, Parte I.

2. Qualora l'istanza risulti incompleta, l'ufficio istruttore invita il richiedente a integrare le informazioni mancanti, assegnando a tal fine un termine perentorio di sessanta giorni. Qualora l'istanza non sia integrata entro il termine stabilito, l'amministrazione dichiara improcedibile la domanda di concessione preferenziale con atto espresso notificato al richiedente. Con analogo atto, adottato anche per più istanze, sono dichiarate improcedibili le domande pervenute fuori termine.

3. L'amministrazione procedente predispone un elenco informatizzato delle istanze pervenute e risultate procedibili, suddiviso su base comunale e contenente le informazioni di cui all'allegato A, Parte II relative a ciascuna istanza, la quantificazione provvisoria del canone di concessione ed il codice identificativo univoco previsto dalla legge regionale 9 agosto 1999, n. 22 R (Norme per la standardizzazione delle informazioni sulle opere connesse all'uso dell'acqua e riapertura dei termini per la presentazione delle domande di rinnovo delle utenze di acqua pubblica prorogate dalla legge regionale 29 novembre 1996, n. 88). Qualora dall'indicazione del solo numero del foglio di mappa e della particella catastale su cui insiste la derivazione emerga la coincidenza con altri punti di prelievo, l'autorità procedente, prima di attribuire il codice, richiede la localizzazione delle opere di presa sulla Carta tecnica region

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Art. 3 - Concessione preferenziale di acque sotterranee estratte mediante pozzo

1. Il procedimento di concessione preferenziale di acque sotterranee estratte mediante pozzo è regolato dalle disposizioni di cui all'articolo 2, fatto salvo quanto previsto dai successivi commi.

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Art. 4 - Riconoscimenti di antico diritto

1. Le istanze di concessione riconoscimento di cui al presente articolo, in regola con l'imposta di bollo, sono procedibili solo se pervenute all'autorità competente entro il termine stabilito dalla legge e se corredate dalle informazioni minime di cui all'allegato A, nonché dal titolo legittimo o dai documenti atti a provare l'uso per tutto il trentennio anteriore alla pubblicazione della L. n. 2644/1884.

2. Espletate le attività di cui all'articolo 2, commi da 2 a 8, eventualmente disponendo che si omettano le formalità di pubblicazione nel caso in cui la domanda riguardi una derivazione di lieve entità, l'autorità competente richiede all'istante, tenuto conto d

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Art. 5 - Cessazione dei prelievi e definizione dei canoni demaniali arretrati

1. L'amministrazione procedente, contestualmente alla dichiarazione di improcedibilità della domanda, al rigetto della stessa ovvero alla presa d'atto della

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Art. 6 - Disposizione finale

1. Ai sensi dell'articolo 2, comma 2 della L.R. n. 61/2000

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Allegato A (Artt. 2, 3 e 4)

PARTE I - CONTENUTI MINIMI DELLE ISTANZE DI CONCESSIONE PREFERENZIALE O DI RICONOSCIMENTO DI ANTICO DIRITTO

INFORMAZIONI ANAGRAFICHE:

* PERSONE FISICHE - cognome e nome, data e luogo di nascita, Codice Fiscale, residenza;

* PERSONE GIURIDICHE: ragione sociale, sede legale, partita IVA, Codice Fiscale; cognome, nome, data e luogo di nascita del legale rappresentante.

INFORMAZIONI GENERALI:

* provvedimento richiesto: concessione preferenziale o riconoscimento di antico diritto;

* tipo di prelievo: da acqua superficiale, da sorgente, da fontanile, da trincea drenante, da acqua sotterranea tramite pozzo;

* numero di prese utilizzate, suddivise per tipo di prelievo;

* uso/i dell'acqua per ciascun punto di prelievo (con riferimento alle tipologie di uso elencate in calce al presente allegato);

* portata massima derivata espressa in l/sec e volume medio annuo espresso in mc per ciascun punto di prelievo, ad esclusione delle derivazioni ad uso irriguo a bocca non tassata;

* volume medio annuo espresso in mc per ciascun uso o, in alternativa, la superficie irrigua espressa in ettari per l'uso irriguo a bocca non tassata ovvero la potenza nominale media annua espressa in Kw per l'uso idroelettrico.

INFORMAZIONI RELATIVE AD OGNI SINGOLA OPERA DI PRESA:

da acque superficiali

* tipologia (corso d'acqua naturale, canale, lago, invaso artificiale) e denominazione del corpo idrico alimentatore;

* Comune in cui è ubicata la presa, numero del foglio di mappa e relativa particella;

* eventuale presenza di sbarramenti fissi e relativa altezza;

da sorgenti, fontanili e trincee drenanti;

* tipologia di captazione: sorgente, fontanile o trincea drenante;

* Comune in cui è ubicata la presa, numero del foglio di mappa e relativa particella;

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Allegato B - Disciplinari tipo (Artt. 2 e 3)

Disciplinare tipo per derivazione di acque superficiali, di sorgente, di fontanili o di trincee drenanti

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Allegato C - Spese di istruttoria (Artt. 2, 3 e 4)

Le spese di istruttoria sono rapportate alla complessità dell'attività richiesta alla Pubblica Amministrazione per il rilascio del provvedimento e devono comunque essere comprese nei valori di seguito riportati:


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Allegato D - Procedimento di verifica di compatibilità tecnico - costruttiva dei pozzi che intercettano potenzialmente le falde profonde (Art. 3, comma 3)

N3

I. Campo di applicazione e criteri generali

A. Le disposizioni del presente allegato si applicano ai pozzi che, in base alle valutazioni compiute ai sensi dell'articolo 3, comma 2 del presente regolamento, intercettano potenzialmente le falde profonde. N4

B. N5

C. In applicazione dell'articolo 2, comma 6 della legge regionale 30 aprile 1996 n. 22, i pozzi che consentono la comunicazione tra la falda freatica e le falde profonde, devono essere ricondizionati o chiusi a spese del titolare secondo le modalità previste dal presente allegato. N4


II. Verifica di compatibilità tecnico - costruttiva dei pozzi che potenzialmente intercettano le falde profonde N3

A. L'amministrazione procedente, identificati d'ufficio i pozzi che potenzialmente intercettano le falde profonde e verificata la compatibilità delle captazioni con le altre utenze in presenza di osservazioni o opposizioni, per gli stessi richiede agli interessati la verifica dello stato di consistenza dell'opera di presa di cui al punto 4 del presente allegato, assegnando a tal fine congruo termine. Fatte salve eventuali proroghe rilasciate su motivata richiesta dell'istante, decorso inutilmente il termine, l'amministrazione, con atto espresso, rigetta l'istanza di concessione preferenziale e notifica il provvedimento al richiedente. N6

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Allegato E - Adempimenti connessi alla cessazione del prelievo adempimenti connessi alla cessazione del prelievo (Art. 5)

I. Oggetto e ambito di applicazione

A. Il presente allegato detta le procedure da porre in atto e gli adempimenti posti in capo ai titolari delle derivazioni idriche per le quali è stata richiesta la concessione preferenziale o il riconoscimento nel caso in cui si verifichi una delle fattispecie previste dall'articolo 5 del presente regolamento, fatto salvo - ove ne ricorrano i presupposti - quanto previsto dall'articolo 17, comma 1, sesto capoverso del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 e successive modifiche ed integrazioni.


II. Derivazioni da corpo idrico superficiale, da sorgente o da trincea drenante

A. Al verificarsi di una delle fattispecie previste dall'articolo 5 del presente regolamento, il titolare della derivazione è tenuto a rimuovere gli eventuali dispositivi utilizzati per la medesima e ad eseguire, a sua cura e spese, i lavori di ripristino dello stato dei luoghi nei tempi e nei modi stabiliti dall'amministrazione procedente.

B. Nel caso di opere ubicate in aree protette le modalità di ripristino dei luoghi sono definite dall'autorità procedente, sentito l'ente gestore dell'area protetta interessata.

C. È

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