Appalti pubblici: incentivi per funzioni tecniche e attestazione del RUP

ATTESTAZIONE RUP INCENTIVI PER FUNZIONI TECNICHE - Con il quesito del 03/06/2025, n. 3525, sottoposto al supporto giuridico del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), sono stati chiesti chiarimenti in merito all'attestazione del RUP per l'attribuzione degli incentivi per funzioni tecniche.

Quesito del MIT
In particolare, è stato chiesto se l'accertamento ed attestazione delle specifiche funzioni svolte, di cui all'art. 45 del D. Leg.vo 36/2023, debba avvenire con atto autonomo da richiamare o allegare al provvedimento di liquidazione, considerato che i commi 4 e 5 dell'art. 45 del D. Leg.vo 36/2023 stabiliscono l'impossibilità di corrispondere l'incentivazione in mancanza di espressa attestazione, e atteso che il semplice prospetto di ripartizione definisce solo la quota di attribuzione del compenso e non dettaglia, nello specifico, le mansioni svolte.

Contesto normativo
L'art. 45, comma 4, del D. Leg.vo 36/2023 stabilisce che l'incentivo per le funzioni tecniche è corrisposto dal responsabile di servizio preposto alla struttura competente o da altro dirigente incaricato dalla singola amministrazione, sentito il RUP, che accerta e attesta le specifiche funzioni tecniche svolte dal destinatario dell'incentivo.
L'art. 45, comma 5, del D. Leg.vo 36/2023 prevede che vengano destinate ad altri fini (e quindi non attribuite ai tecnici) le quote parti dell'incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte o prive dell'attestazione.  

Parere del MIT
In risposta al quesito, il MIT ha indicato che l’attribuzione dell’incentivo necessita chiaramente, stante l’attuale disposto normativo previsto all’art. 45 del D. Leg.vo 36/2023, di espressa attestazione. Quanto alle modalità, queste dovranno essere previste nell’apposita disciplina dell’ente relativa all’incentivo.