Il venir meno del Progetto di fattibilità tecnica ed economica | Bollettino di Legislazione Tecnica
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Ultimo aggiornamento
09/04/2019

Il venir meno del Progetto di fattibilità tecnica ed economica

L’asserita semplificazione dei procedimenti, nelle materie diverse che coinvolgono il settore delle costruzioni, continua a manifestarsi con una produzione normativa che risulta sempre più inconsapevole di finalità ed obiettivi dei provvedimenti amministrativi, attenta esclusi-vamente agli adempimenti formali e indifferente alla loro utilità.
A cura di:
  • Roberto Gallia

Dalla redazione

  • Pianificazione del territorio
  • Aree urbane
  • Urbanistica

Riflessioni sul futuro

La riflessione (già avviata) in merito alla programmazione delle infrastrutture e alla localizzazione della spesa pubblica, registra un passo avanti nel delineare i procedimenti di competenza degli enti territoriali, anche se continua a rimanere nebuloso il loro punto di partenza. Nonostante tutto, un’applicazione consapevole e coerente delle regole - vigenti - in materia urbanistica e di perequazione infrastrutturale, consentirebbe di avviare procedimenti virtuosi di pianificazione, programmazione e progettazione delle infrastrutture, in grado di consentire una rapida realizzazione ed una efficace risposta ai fabbisogni delle famiglie e delle imprese.
A cura di:
  • Roberto Gallia
  • Esecuzione dei lavori pubblici
  • Infrastrutture e opere pubbliche
  • Appalti e contratti pubblici

Il dibattito pubblico: adempimento burocratico o opportunità per la dotazione infrastrutturale

La riforma del Codice dei contratti pubblici ha introdotto anche il “dibattito pubblico” per la realizzazione di grandi progetti infrastrutturali e opere di architettura di rilevanza sociale aventi impatto sull'ambiente, la città o l'assetto del territorio. L’obiettivo dichiarato è quello di prevenire i conflitti territoriali che possono accompagnare la realizzazione delle infrastrutture di grande impatto territoriale e/o sociale. Tuttavia, sia la norma del Codice sia il regolamento attuativo (D.P.C.M. in corso di promulgazione) aprono – non senza contraddizioni - alla possibilità di utilizzare questo strumento anche per rendere più efficaci le scelte in merito sia alla dotazione territoriale di infrastrutture sia all’utilità e congruità dell’investimento.
A cura di:
  • Roberto Gallia
  • Programmazione e progettazione opere e lavori pubblici
  • Appalti e contratti pubblici

I livelli di progettazione nel nuovo Codice degli appalti e delle concessioni

Il nuovo Codice degli appalti e delle concessioni (decreto legislativo 18 aprile 2016 n.50) è intervenuto anche sui livelli di progettazione, eliminando lo studio di fattibilità e il progetto preliminare, e introducendo il progetto di fattibilità tecnica ed economica, che dovrebbe sostituire entrambi ed affiancarsi al progetto definitivo ed al progetto esecutivo. Il Ministero delle infrastrutture ha predisposto uno schema di regolamento che definisce i contenuti dei livelli di progettazione, in sostituzione di quanto previsto dal D.P.R. 207/2010, in merito al quale il Consiglio di Stato ha evidenziato una serie di criticità.
A cura di:
  • Roberto Gallia
  • Programmazione e progettazione opere e lavori pubblici
  • Appalti e contratti pubblici

Il progetto di fattibilità tecnica ed economica nel Codice dei contratti pubblici

Il D. Leg.vo 18 aprile 2016, n. 50, che riforma il settore dei contratti pubblici adeguandolo alle direttive comunitarie, interviene anche sui livelli di progettazione, eliminando lo studio di fattibilità e il progetto preliminare, e introducendo il progetto di fattibilità tecnica ed economica, che dovrebbe sostituire entrambi. Anche in questa occasione occorre rilevare come la programmazione e la progettazione degli interventi richiederebbero una regolamentazione chiara nelle disposizioni, efficiente nei procedimenti ed efficace nelle finalità, per consentire ai professionisti di assumere le proprie responsabilità con consapevolezza.
A cura di:
  • Roberto Gallia

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