Deliberaz. G.P. Trento 20/07/2012, n. 1530

Il Relatore comunica:

l’articolo 19 bis della legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23 dispone, al comma 1, che per razionalizzare e accelerare lo svolgimento dell'attività amministrativa, con uno o più regolamenti sono emanate disposizioni per la delegificazione e la semplificazione delle procedure previste da leggi provinciali, ivi comprese quelle relative alla concessione ed erogazione di agevolazioni economiche, comunque denominate.

La medesima norma dispone che la semplificazione e razionalizzazione delle procedure sia effettuata in conformità ai principi e criteri individuati al comma 2, tra i quali si evidenzia la riduzione delle fasi procedimentali e degli organi o dei soggetti intervenienti nel procedimento, la riduzione degli oneri amministrativi che gravano sui cittadini e sulle imprese, la riduzione dei termini per la conclusione dei procedimenti e la regolazione uniforme di procedimenti tra loro analoghi od omogenei e dei relativi tempi di conclusione, la riduzione del numero di procedimenti amministrativi e l’accorpamento dei procedimenti che si riferiscono alla medesima attività.

Ulteriormente, va precisato che il comma 4 del citato art. 19 bis - la cui efficacia è stata prorogata al 31 dicembre 2014 dall’art. 11 della legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10 R (Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino) – consente di provvedere alle finalità previste dalla norma con deliberazioni della Giunta provinciale, adottate previo parere della competente commissione consiliare che deve esprimersi entro quindici giorni dalla richiesta. Ciò in relazione alla finalità di pervenire con urgenza alla razionalizzazione delle procedure in deroga alle discipline previste direttamente in legge o regolamento, quale misura anticongiunturale straordinaria e in attesa dell'approvazione dei regolamenti di semplificazione previsti dal comma 1.

Le medesime deliberazioni possono individuare i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta, le proposte o gli altri atti di natura endoprocedimentale comunque denominati, dalla cui acquisizione si può prescindere, anche se tali atti sono previsti da legge o regolamento, e purché gli stessi non siano connessi con la tutela dell'ambiente, della salute e del patrimonio storico-artistico. A tal fine la Giunta provinciale individua, per settori omogenei, il procedimento principale e le fasi della procedura che sono temporanea