Ai sensi dell’art. 4 del D. Leg.vo 190/2010 si intende come tale “l’introduzione diretta o indiretta, conseguente alle attività umane, di sostanze o energia nell’ambiente marino, che provoca o che può provocare effetti negativi come danni alle risorse biologiche e agli ecosistemi marini, inclusa la perdita di biodiversità, pericoli per la salute umana, limitazioni alle attività marittime, compresi la pesca, il turismo, l’uso ricreativo e altri utilizzi legittimi del mare, alterazioni della qualità delle acque marine che ne pregiudichino l’utilizzo e ne riducano la funzione ricreativa e o, in generale, la compromissione dell’uso sostenibile dei beni e dei servizi marini”.

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