Certificazione preventiva
sull’esistenza e sulla qualità dei vincoli
(Articolo 10 della legge regionale n. 1 del 18/2/2004)


COMUNE DI .............................................


Provincia di ...............................................


Il/La sottoscritt ........................................................................................................................

(Cognome e nome)


in qualità di Responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia

- Con riferimento alla domanda presentata da .......................................................................

In data .................................. prot. n. ............................................ concernente la richiesta della certificazione preventiva sull’esistenza e sulla qualità dei vincoli, ai sensi dell’art. 10 della l.r. n. 1 del 18/2/2004 relativamente alle aree immobili appositamente individuati dal richiedente nella documentazione e relativa cartografia allegata alla domanda medesima, distinti dalle particelle .......................................... del foglio ............................ nel Catasto Fabbricati Catasto Terreni del Comune di .............................................. ricadente in Fraz./Loc. ..................................................... Via .................................................... n. ................

- Verificati:

la strumentazione urbanistica comunale sia vigente che adottata;

il P.T.C.P. della Provincia di ...................... sia vigente che adottato;

le disposizioni del Regolamento Edilizio comunale vigente;

le previsioni dei piani di settore che hanno rilevanza sull’attività edilizia;

le disposizioni di legge e le norme che hanno incidenza sull’attività edilizia;

le banche dati delle infrastrutture a rete definite ai sensi del comma 3 dell’art. 10 della l.r. 1/2004.


CERTIFICA


1. VINCOLI E NORMATIVE DI CARATTERE AMBIENTALE

1.1 che le aree gli immobili oggetto della domanda:

ricadono in area assoggettata alle disposizioni di tutela dei beni culturali di cui alla Parte II del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42;

ricadono tra quelli assoggettati alle disposizioni di tutela dei beni di cui all’art. 136 e dei beni di cui ......................all’art. 142 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42.

1.2 che le aree gli immobili sono interessati dai seguenti ambiti di tutela di cui alla l.r. n. 27/2000:

siti di interesse naturalistico di cui all’art. 13 della l.r. 27/2000 (carta n. 8) denominato

..........................................................................................................................................

aree di particolare interesse naturalistico ambientale di cui all’art. 14 della l.r. 27/2000, carta n. 9;

aree di interesse geologico e singolarità geologiche di cui all’art. 16 della l.r. 27/2000, carta n. 11;

aree boscate di cui all’articolo 15 della l.r. n. 27/2000 perimetrate in termini fondiari dallo strumento urbanistico generale;

aree contigue ad aree naturali protette di cui all’articolo 17, comma 3 della l.r. 27/2000, carta n. 13;

centri storici indicati all’articolo 29, della l.r. 27/2000 e relativa carta n. 23;

architettura religiosa o militare di cui all’art. 29 l.r. 27/2000 e relativa carta n. 23

elementi del paesaggio antico indicati all’articolo 29, della l.r. 27/2000 e relativa carta n. 25;

viabilità storica, abbazie e principali siti benedettini indicati all’articolo 29, della l.r. 27/2000 e relativa carta n. 26;

zone di tutela dei monasteri benedettini e dell’antica Via Flaminia di cui all’art. 29 e relativa carta n. 28

l’edificato civile di particolare rilievo architettonico e paesistico, indicati all’articolo 29, della l.r. 27/2000 e relativa carta n. 24;

edifici ricadenti nelle zone agricole censiti dai comuni, ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 2 settembre 1974, n. 53 e successive modificazioni ed integrazioni quali immobili di interesse storico-architettonico

aree di particolare interesse agricolo di cui all’articolo 20 della l.r. 27/2000 in termini fondiari dallo strumento urbanistico generale;

1.3 che le aree gli immobili sono interessati altresì:

dalle aree naturali protette di cui all’art. 17 della l.r. n. 9/1995.........................................;

dalle aree di studio delle aree naturali protette di cui all’art. 17 della l.r. n. 9/1995

.....................................................;

dal parco nazionale dei Monti Sibillini di cui alla l. 394/1991 ...........................................;

dal Sistema territoriali di interesse naturalistico e ambientale del Monte Peglia e Selva di Meana di cui alla L.R. n. 29/10/1999, n. 29 modificata con l.r. 13/1/2000;


2. VINCOLI DI CARATTERE URBANISTICO

2.1 che le aree gli immobili, ai fini delle modalità attuative dello strumento urbanistico generale:

non sono subordinati all’approvazione di Piano attuativo;

sono subordinati all’approvazione di Piano attuativo;

2.2 che le aree gli immobili sono ricompresi:

zone di salvaguardia contigue a opere di difesa dello Stato o a stabilimenti militari, di cui all'articolo 16 della legge 24 dicembre 1976, n. 898;

nelle zone di salvaguardia in prossimità della linea doganale, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 19 del decreto legislativo 8 novembre 1990, n. 374;

2.3 che le aree gli immobili sono ricompresi in zone assoggettate a:

servitù viarie servitù ferroviarie servitù portuali servitù aeroportuali vincolo di rispetto cimiteriale servitù di usi civici

2.4 che le aree gli immobili l’immobile oggetto della presente denuncia rientra/rientrano nelle disposizioni di cui:

al vincolo Ferroviario (DPR 753/80 - D.M. 6/7/82 e art. 35 l.r. n. 27/2000)

al vincolo derivante dal Nuovo Codice della strada e del Regolamento di Esecuzione di cui al D.Lgs. n. 285/1992 e al D.P.R. n. 495/1992, nonché nella relativa disciplina regionale di cui all’art. 34 della l.r. n. 27/2000;

alla legge regionale 16/12/1997, n. 46 e relativo regolamento viario comunale in attuazione della D.G.R. n. 389 del 23/3/1999;

alla l.r. 2 giugno 1992 n. 9 e relativo disciplinare tecnico di cui alla D.G.R. n. 1254 del 22/8/1999.

alla classificazione acustica ed al Piano di risanamento acustico (Legge 26.10.1995 n. 447 e l.r. n. 8 del 6/6/2002);

al D.Lgs. 334/99 e al D.M. 9/5/2001 sugli immobili classificati quali impianti a rischio di incidente rilevante;


3. VINCOLI DI CARATTERE IDRAULICO ED IDROGEOLOGICO

3.1 che le aree gli immobili rientrano nelle disposizioni di cui:

al vincolo Idrogeologico (R.D. 3267/23, art. 16 L.R. 29/84)

all’art. 47 l.r. 27/2000 (Criteri per la tutela e l’uso del territorio regionale soggetto ad inquinamento e per il risanamento dei corpi idrici - carta n. 45)

all’art. 48 l.r. 27/2000 (Fasce di rispetto dei corsi d’acqua e dei laghi - carte nn. 46 e 47)

al Piano straordinario di assetto idrogeologico, di cui alla legge 18/5/1989, n. 183 e al D.L. 11 giugno 1998, n. 180 convertito in legge 3/8/1998, n. 267 ed approvato con Deliberazione dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere n. 85 del 29/10/1999;

al Piano di assetto idrogeologico, di cui alla legge 18/5/1989, n. 183 e al D.L. 11/6/1998, n. 180 convertito in legge 3/8/1998, n. 267 ed denominato PAI (Piano Assetto Idrogeologico del Fiume Tevere) approvato con ...................., in data ...................................... PS2 (Piano Stralcio Lago Trasimeno) e relative disposizioni regionali di cui alla D.G.R. n. 918/2003 approvato con ...................., in data .................................. PS3 (Piano Stralcio Lago di Piediluco) approvato con ................, in data ................................;

alla normativa sismica ai sensi della Parte II, Capi I e IV del D.P.R. 380/2001;


4. VINCOLI DERIVANTI DAL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE

4.1 Normativa paesaggistica

...................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................

4.2 normativa di tutela dei coni di visuale di cui all’art. 25 della l.r. 27/2000 ........................;

4.3 normativa di tutela dei corsi d’acqua e dei laghi .............................................................;

4.4 ambiti di crinale e sommità di rilievi disciplinati come in edificabili dal PRG, parte strutturale in conformità al PUT ed al PTCP (art. 25, comma 2, lettera a) l.r. 27/2000);


5. INFRASTRUTTURE A RETE (Vedi nota 1)

5.1 che le aree gli immobili sono direttamente interessati dalle seguenti reti di servizi tecnologici pubblici:

acquedotti (caratteristiche) ..................................................................................................

fognature acque bianche (caratteristiche) ...........................................................................

fognature acque nere (caratteristiche) ................................................................................

reti elettriche (caratteristiche) ..............................................................................................

gas (caratteristiche) .............................................................................................................

telecomunicazioni (caratteristiche) ......................................................................................

5.2 che le aree gli immobili sono collegati collegabili al sistema di smaltimento acque bianche e nere attraverso:

allaccio alla pubblica fognatura

dispersione nel terreno come da progetto allegato;

altro come da progetto allegato;

5.3 l'approvvigionamento idrico delle aree degli immobili ad uso potabile avviene può avvenire attraverso:

acquedotto pubblico altra fonte con giudizio di potabilità della A.S.L.

(specificare) ........................................................................................................................


6. INDICAZIONI DELLA NORMATIVA URBANISTICO - EDILIZIA

6.1 che le aree gli immobili sono disciplinati:

dal vigente P.R.G./P. di F. approvato con ............................. in data .................. ed interessa la zona omogenea o ambito .............................. di cui all’articolo ................ delle N.T.A. del P.R.G/P. di F.;

dal Regolamento Edilizio Comunale vigente ed in particolare dagli artt. ....................... che disciplinano il calcolo delle volumetrie, delle superfici, delle altezze e delle distanze relative alla edificazione;

dal P.R.G./P. di F. o dalla variante al P.R.G./P. di F. adottato/adottata con atto C.C. n. ................................. in data ..................................;

dal P.T.C.P. della Provincia di ...................................................... sia vigente che adottato relativamente alle prescrizioni aventi carattere di prevalenza sulla pianificazione comunale ed in particolare agli artt. ...................................... ;

dal Piano attuativo con previsioni planovolumetriche senza previsioni planovolumetriche approvato con atto C.C. n. ................................ in data .............................. di cui alla convenzione stipulata in data ............................................;

dal programma di recupero urbano approvato con deliberazione consiliare n. ................del ............................ ai sensi dell’art. 11 del D.L. n. 398/1993 convertito in legge n. 493/1993;

dal programma integrato di intervento approvato con deliberazione consiliare n. ................ del .................. ai sensi dell’art. 16 della legge n. 179/1992;

dal piano urbano complesso approvato con Deliberazione Consiliare n. ............................ del ...................................... ai sensi della l.r. n. 13/1997;

dal contratto di quartiere di cui al Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/12/2002;

dal Piano di settore ............................................................................ relativamente alle prescrizioni aventi carattere di prevalenza sulla pianificazione comunale ed in particolare agli artt. ............................ ;

6.2 che in particolare per le aree gli immobili lo strumento urbanistico generale il piano attuativo approvato prescrive il rispetto delle seguenti norme e relativi parametri edilizi:






Parametri max ammissibili

Foglio

Partic.

Zona o Ambito di PRG/P di F./lotto o edificio oggetto di piano attuativo

Destinazioni d’uso consentite

I.T. mc./mq.

I.F. mc./mq.

R/Cop mq./mq.

I.U.F. mq./mq.

I.U.T mq./mq

H ml.

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Altro (Precisare) ....................................................................................................................

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6.3 che in relazione agli insediamenti commerciali direzionali artigianali - industriali turistico - produttivi ............................................................ i relativi standards urbanistici debbono essere reperiti ai sensi dell’articolo 26 comma ..............della legge regionale n. 31/1997 dell’articolo 61, comma ..............della legge regionale n. 27/2000:

dell’articolo .......... delle N.T.A. del P.R.G./P. di F.

le relative aree sono reperibili in attuazione della convenzione inerente il Piano attuativo stipulata in data ................................ Rep. n. ..........................

le relative aree sono reperibili in attuazione di atto d’obbligo sottoscritto in data ................................ e registrato ..................................e trascritto ..............................

le relative aree possono essere monetizzate in tutto in parte ai sensi dell’articolo 61, comma 7 della l.r. 27/2000 in conformità al provvedimento comunale n. ..............................

6.4 che per le nuove costruzioni sull’area interessata è prescritto il reperimento di spazi a parcheggio privato previsti dalla L. n. 122/89.


NOTE:

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La presente certificazione preventiva conserva la validità per un anno dalla data di rilascio, salvo che intervengano eventuali variazioni sui vincoli o modifiche delle normative urbanistiche ed edilizie.

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(Luogo e data) (Timbro e firma del Responsabile dello Sportello Unico)




1) Il punto 4 (Infrastrutture a rete) deve essere compilato successivamente alla formazione delle banche dati di cui al comma 3 dell’art. 10 della l.r. n. 1/2004.