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29/11/2021

Immobile in comproprietà e richiesta di titolo edilizio

La richiesta di titolo abilitativo, anche in sanatoria, deve necessariamente provenire congiuntamente da tutti i soggetti vantanti il diritto di proprietà sull'immobile.

Il TAR Campania-Napoli 12/11/2021, n. 7231 si è pronunciato su una fattispecie in cui i comproprietari di un immobile si opponevano all’acquisizione al patrimonio comunale del manufatto per il quale era stata presentata una richiesta di condono edilizio. In particolare, veniva contestato che il preavviso di rigetto della sanatoria non fosse stato notificato ad una delle comproprietarie.

I giudici hanno respinto il ricorso osservando che la comproprietaria dell’immobile non risultava essere intestataria della istanza di condono a suo tempo presentata dal ricorrente, cosicchè alcun preavviso di rigetto le andava comunicato. Secondo la giurisprudenza infatti nessuna norma della L. 28/02/1985, n. 47 prescrive che il diniego di condono debba essere notificato a soggetto diverso rispetto a colui che ne ha sottoscritto la domanda e, pertanto, agli eventuali comproprietari.
Inoltre, in caso di pluralità di proprietari del medesimo immobile, la domanda di rilascio di titolo edilizio, sia esso o meno titolo in sanatoria di interventi già realizzati, deve necessariamente provenire congiuntamente da tutti i soggetti vantanti il diritto di proprietà sull'immobile. Il comproprietario è singolarmente legittimato solo con l'avallo, esplicito o implicito degli altri, desumibile quest'ultimo anche dal factum fiduciae, ovvero una sorta di comportamento concludente attestante un rapporto di fiduciarietà tra i vari comproprietari.
In carenza di tale situazione, il titolo edilizio, volto alla realizzazione o al consolidamento dello stato realizzativo di operazioni incidenti su parti non rientranti nell'esclusiva disponibilità del richiedente non potrà essere né richiesto, non avendo il soggetto titolo per proporre la relativa istanza, né, ovviamente, rilasciato, non sussistendo i presupposti per l'emissione dello stesso.

In altri termini, la richiesta di titolo edilizio per le opere da realizzare, ovvero la richiesta di sanatoria delle opere abusive già realizzate, può essere accolta solo se presentata da tutti i comproprietari dell’immobile.

Sul tema si segnala, ma per altri aspetti, anche l’orientamento della Corte di Cassazione secondo il quale non sono ammissibili richieste separate di condono edilizio da parte di diversi comproprietari per singole porzioni della medesima costruzione (vedi la Nota: Immobile in comproprietà, condono edilizio e limiti volumetrici).

Dalla redazione