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Rivista online e su carta in tema di
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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Cos’è l’Historic o Heritage BIM?
In Italia i tempi sono maturi per l’adozione dell’HBIM; cresce l’attenzione nei confronti di questa metodologia soprattutto da parte del demanio, consapevole che la conoscenza approfondita del nostro patrimonio ne migliori la conservazione nel tempo e la condivisione e diffusione di tutte le informazioni.
L’HBIM, acronimo di Historic o Heritage Building Information Modeling, indica l’applicazione della metodologia BIM agli interventi sugli edifici esistenti e sul patrimonio storico-artistico.
Se in principio il BIM era associato principalmente alle attività di progettazione e costruzione di nuovi edifici, negli ultimi anni ha iniziato a svilupparsi la sua applicazione nell’ambito del costruito.
Si tratta di un’applicazione innovativa necessaria per seguire il ciclo di vita del bene storico prevedendo interventi manutentivi e conservativi nel tempo. Il modello BIM si arricchisce di dati riferiti all’identificazione dei materiali costitutivi, di dati storici riferiti a precedenti interventi e di dati riferiti all’intervento vero e proprio del restauro.
Avvalendosi inoltre di una piattaforma condivisa, accessibile con credenziali, è possibile archiviare e collegare al modello BIM, relazioni scientifiche, elaborati grafici, immagini fotografiche ante e post operam e relazioni consuntive sui risultati ottenuti.
Sinteticamente possiamo dire che una corretta progettazione in HBIM si compone di:
1. studio del bene esistente;
2. rilievo;
3. ricostruzione del modello 3D parametrico con attribuzione di dati che consentano la ricostruzione del processo progettuale e dell’intervento eseguito
4. attribuzione di valori relativi a: materiali costitutivi, dati storici, progetto di restauro
5. gestione delle informazioni attraverso una piattaforma per la condivisione della documentazione di supporto (elaborati grafici, relazioni scientifiche (indagini diagnostiche, relazioni sugli interventi eseguiti e sugli esiti, ricerche storiche), e condivisione del supporto IFC tramite il quale è possibile esplorare il modello 3D con la sua geometria, le sue proprietà e i suoi allegati.
ACCA software, da oltre un decennio è impegnata nella promozione e diffusione della metodologia BIM attraverso lo sviluppo di software, piattaforme, formazione e contenuti, si dimostra anche in questa situazione attenta alle esigenze dei tecnici italiani.
Ha da poco lanciato sul mercato l’ HBIM di Edificius, ambiente dedicato alla modellazione 3D per il recupero degli edifici storici, la più avanzata tecnologia BIM applicata agli interventi di conservazione, tutela e recupero del patrimonio edilizio esistente e degli edifici storici e monumentali con cui è possibile:
• creare il modello digitale a partire da nuvole di punti, disegni DXF, DWG, IFC;
• disegnare volte e cupole di molteplici tipologie;
• inserire le costole con un semplice click sulla volta;
• modellare solai in legno nei minimi dettagli;
• riprodurre le nicchie con tutti gli elementi che le caratterizzano;
• importare elementi architettonici e decorativi da SketchUp®, Revit®, Blender® o Rhino-Grasshopper®;
• assocare ortofoto agli elementi dell'edificio;
• individuare e ricreare lesioni e aree di degrado;
• produrre in automatico documentazione tecnica, tavole esecutive e render 3D.
Di pari passo ha proseguito lo sviluppo di usBIM, il sistema integrato di BIM management per la digitalizzazione del mondo dell'ingegneria, dell'architettura e delle costruzioni.
Inoltre, attraverso il portale Biblus-BIM, continua a proporre una serie di focus sull’utilizzo della tecnologia BIM per sviluppare progetti completi di recupero di edifici storici: dalla modellazione 3D all’analisi del degrado, fino all’individuazione degli interventi di progetto e all’integrazione con il modello strutturale e impiantistico.
Per maggiori informazioni:
ACCA software S.p.A.
Contrada Rosole 13
83043 Bagnoli Irpino (AV)
tel. 0827/69504
fax 0827/601235
info@acca.it
www.acca.it
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