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Deliberaz. G.R. Abruzzo 18/02/2020, n. 90

D.lgs. 03/04/2006, n. 152 e s.m.i. - L.R. 04/08/2009, n. 11 - Art. 2 - L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i. - DCR n. 110/8 del 02/07/2018 - DGR n. 801 del 05/12/2014 - DGR n. 03 del 02/01/2014. Piano Regionale di Protezione dell'Ambiente, di Decontaminazione, di Smaltimento e di Bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'Amianto. Approvazione.
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Testo del provvedimento


LA GIUNTA REGIONALE


PREMESSO che la Regione Abruzzo persegue politiche ambientali che si prefiggono di tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini promuovendo la diffusione di buone pratiche ambientali da parte delle imprese e dei cittadini, nonché interventi di bonifica/messa in sicurezza permanente/ripristino ambientale di siti inquinati ed in particolare è impegnata a limitare il pericolo derivante dalla presenza dell'amianto (asbesto) sul territorio e nei luoghi di lavoro;

CONSIDERATO che nel 1977 tutti i tipi d'amianto erano già classificati tra le sostanze nocive secondo il Centro internazionale di ricerca sul cancro delle Nazioni unite (CIRC); ma nonostante il fatto che il legame tra l'asbesto (amianto) e il rischio di cancro ai polmoni fosse già noto da tempo, soltanto negli anni ottanta i paesi europei prendono le prime misure di una certa importanza per controllare e circoscriverne l'uso. Tra i paesi dell'attuale Unione europea, la Danimarca è stato il primo a proibire, nel 1986, l'uso generalizzato di questo minerale, dopo che i primi passi in questo senso nel mondo erano stati compiuti dall'Islanda nel 1983 e un anno dopo dalla Norvegia;

DATO ATTO che l'Italia è stata fino alla fine degli anni '80 il secondo maggiore produttore europeo di amianto, in particolare di amianto crisotilo dopo l'ex Unione Sovietica e il maggiore della Comunità Europea, nonché uno dei maggiori utilizzatori ed a partire dal 1992 l'impiego dell'amianto è stato bandito nei nuovi manufatti, come successivamente e progressivamente è accaduto in numerosi altri Paesi e nell'intera Comunità Europea;

VISTA la Direttiva 2009/148/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione all'amianto durante il lavoro;

RICHIAMATA la Risoluzione del Parlamento Europeo del 14 marzo 2013 sulle minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all'amianto e le prospettive di eliminazione di tutto l'amianto esistente (2012/2065 (INI);

VISTA la Direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001 “Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'Ambiente” (cd. "Direttiva VAS"), recepita dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;

VISTA la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea 2008/98/Ce del 19 novembre 2008 "Direttiva relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive", pubblicata sulla GUUE del 22 novembre 2008, n. L312;

VISTA la Direttiva 2008/1/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 gennaio 2008, concernente la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC);

VISTO il Regolamento 14 giugno 2006, n. 1013 avente per oggetto: "Regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti (G.U.U.E. 12 luglio 2006, n. L 190);

VISTA la Decisione della Commissione 955/2014/CE del 18 dicembre 2014, che modifica la Decisione 2000/532/Ce relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive (GUCE n. L370/44 del 30.12.2014), che ha approvato il nuovo elenco dei rifiuti, in vigore dal 01/06/2015;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 "Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche" e s.m.i.;

VISTA la legge 27 marzo 1992, n. 257 "Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto", che detta norme per la dismissione dalla produzione e dal commercio, per la cessazione dell'estrazione, dell'importazione, dell'esportazione e dell'utilizzazione dell'amianto e dei prodotti che lo contengono, per la realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall'inquinamento da amianto, per la ricerca finalizzata alla individuazione di materiali sostitutivi e alla riconversione produttiva e per il controllo sull'inquinamento da amianto;

VISTA la L.R. 4 agosto 2009, n. 11 "Norme per la protezione dell'ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica ai fini della difesa dei pericoli derivanti dall'amianto", che attribuisce alla Giunta Regionale il compito di approvare il Piano Regionale di Protezione dell'Ambiente, di Decontaminazione, di Smaltimento e di Bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'Amianto;

CONSIDERATO che la L.R. 11/2009, prevede che la Regione Abruzzo approvi un PRA che definisca le azioni, gli strumenti e le risorse per perseguire in particolare i seguenti obiettivi generali:

1. la salvaguardia e la tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro dalla possibile esposizione a fibre aerodisperse di amianto;

2. la gestione e bonifica di siti, impianti, edifici, mezzi di trasporto e manufatti in cui sia stata rilevata la presenza di amianto e/o materiali contenti amianto;

3. la promozione di attività finalizzate alla tutela dei rischi per la salute e per l'ambiente derivanti dalla presenza di amianto e la collaborazione con enti pubblici per la ricerca e la sperimentazione nel settore;

4. la promozione di iniziative di educazione, formazione ed informazione, finalizzate ad accrescere la conoscenza sui rischi derivanti dalla presenza di amianto e/o materiali contenenti amianto ed alla loro corretta gestione.

DATO ATTO che l'art. 10 della Legge n. 257/1992, stabiliva che le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano dovevano adottare specifici Piani di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto;

CONSIDERATO che i Piani regionali, in particolare, dovevano prevedere le rilevazioni sistematiche delle situazioni di pericolo quali il censimento delle imprese che avevano utilizzato amianto nelle attività produttive e delle imprese che avevano svolto attività di smaltimento e di bonifica di materiali contenenti amianto, il censimento degli edifici, con priorità per "gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti", in cui tale materiale era presente in forma libera o in matrice friabile e il censimento dei siti estrattivi di pietre verdi che potevano contenere fibre di amianto;

DATO ATTO che con la DGR n. 801 del 05.12.2014 "Proposta di Piano Regionale di Protezione dell'Ambiente, di Decontaminazione, di Smaltimento e di Bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto", si è provveduto all'approvazione della proposta di Piano Regionale di Protezione dell'Ambiente, di Decontaminazione, di Smaltimento e di Bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'Amianto (di seguito: "PRA").

CONSIDERATO che, il nostro Paese non si è ancora dotato di un Piano Nazionale Amianto, e sembra che si voglia procedere al più presto alla definizione di un quadro pianificatorio a livello nazionale, che comporterà conseguentemente l'adeguamento di tutti i piani regionali, la proposta di PRA di cui al presente provvedimento, intende rappresentare un "Piano di transizione" e si predispone come riferimento ad una nuova e prossima fase di aggiornamento della pianificazione di settore;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 agosto 1994 "Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province Autonome di Trento e di Bolzano per l'adozione di Piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto";

VISTO il Decreto del Ministro della Sanità 6 settembre 1994 "Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'

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Allegato A - Piano regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto

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Allegato 1 - Normativa di settore

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Allegato 2 - Elenco delle imprese di settore

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Allegato 3 - Sistema impiantistico regionale

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Allegato 4 - DGR n. 689 del 9 luglio 2007 "Linee guida per la realizzazione del Piano regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dei pericoli derivanti dall'amianto" e del "Sistema Informativo Territoriale per la mappatura dei siti della Regione Abruzzo con presenza di amianto" denominato "Amianto map""

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Allegato 5 - DGR n. 101 dell'11 febbraio 2013 "Legge 27 marzo 1992, n. 257 - D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 - L.R. 4 agosto 2009, n. 11. - Procedure per la corretta gestione del rischio amianto - Approvazione linee guida"

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Allegato 6 - Formazione

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Allegato - Rapporto Ambientale

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