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21/10/2019

Unione di Comuni e modalità semplificate di adozione del PTPCT

Con Delibera numero 881 adottata il 25 settembre e pubblicata il 9 ottobre 2019, ANAC ha definitivamente fornito indicazioni sulla possibilità, per le Unioni di Comuni, di adottare il Piano Triennale (PTPCT) con le modalità semplificate previste per i piccoli Comuni con un numero inferiore a 5000 abitanti.

Nota a cura di Rosalisa Lancia
Direttore Area Formazione e Consulenza Legislazione Tecnica


Con Delibera numero 881 adottata il 25 settembre e pubblicata il 9 ottobre 2019, ANAC ha definitivamente fornito indicazioni sulla possibilità, per le Unioni di Comuni, di adottare il Piano Triennale (PTPCT) con le modalità semplificate previste per i piccoli Comuni con un numero inferiore a 5000 abitanti.

La Delibera fa seguito ad una nota pervenuta da parte di un’Unione di Comuni, il cui Presidente chiedeva se l’Unione rappresentata potesse procedere ad approvare il PTPCT in forma semplificata, ovvero mediante adozione di un provvedimento di conferma dei PTPTC già adottato l’anno precedente sul presupposto e dichiarazione che, nel mentre, non fossero intervenuti fatti corruttivi o modifiche organizzative rilevanti.

In merito a tale richiesta, ANAC ha ritenuto inapplicabile all’Unione di Comuni la possibilità di assolvere all’obbligo mediante l’approvazione di un provvedimento confermativo del PTPCT già adottato, in quanto le Unioni di Comuni già beneficiano di proprie e specifiche semplificazioni stabilite nel PNA 2016 e nell’Aggiornamento 2018, e pertanto ulteriori semplificazioni condurrebbero ad una eccessiva riduzione degli obblighi previsti dalla normativa vigente.
Specificatamente, ANAC ha ritenuto inapplicabili alle Unioni di Comuni le misure di semplificazione indicate per i piccoli comuni nell’Approfondimento I del PNA 2016 (Delib. ANAC 831/2016, par. 3.1) e nell’Approfondimento IV della parte speciale dell’Aggiornamento 2018 al PNA (Delib. ANAC 1074/2018, par. 1.1).

Alle Unioni di Comuni restano applicabili le specifiche previsioni già stabilite da ANAC quali:
- predisposizione di un unico PTPCT, distinguendo - mediante applicazione del criterio dell’esercizio della funzione - le funzioni direttamente svolte dall’Unione dalle funzioni rimaste in capo ai singoli Comuni. In questo caso, l’Unione procederà pertanto a predisporre, adottare ed attuare il PTPTC e le misure contenute relativamente alle funzioni trasferite all’Unione in attuazione del principio secondo cui spetta all’ente che svolge direttamente le funzioni la mappatura dei processi, l’individuazione delle aree di rischio e la programmazione delle misure di prevenzione correlate;
- nomina di un unico RPTC, le cui competenze mutano a seconda della circostanza che i Comuni - a seguito dell’art. 1 della L. 56/2014, comma 110 - abbiano o non abbiano associato anche la funzione di prevenzione della corruzione. Ciò considerando, al RPCT dell’Unione è comunque attribuito un ruolo di coordinamento nei riguardi di tutti gli enti e soggetti coinvolti nella prevenzione, e tale ruolo può riguardare la formazione del personale di tutti i Comuni dell’Unione e l’analisi del contesto esterno necessario per la predisposizione del PTPCT.

Dalla redazione