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D. Leg.vo 25/11/2016, n. 222

Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell'articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124.
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[Premessa]



IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


Visti gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione;

Visto l’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124 R, recante delega al Governo per la precisa individuazione dei procedimenti oggetto di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso, ai sensi degli articoli 19 e 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241

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Art. 1. - Oggetto

1. Il presente decreto, in attuazione della delega di cui all’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124 R e anche sulla base dei principi del diritto dell’Unione europea relativi all’accesso alle attività di servizi e dei principi di ragionevolezza e proporzionalità, provvede alla precisa individuazione delle attività oggetto di procedimento, anche telematico, di comunicazione o segnalazione certificata di inizio di attività (di seguito “Scia”) o di silenzio assenso, nonché quelle per le quali è necessario il titolo espresso e introduc

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Art. 2. - Regimi amministrativi delle attività private

1. A ciascuna delle attività elencate nell’allegata tabella A, che forma parte integrante del presente decreto, si applica il regime amministrativo ivi indicato.

2. Per lo svolgimento delle attività per le quali la tabella A indica la comunicazione, quest’ultima produce effetto con la presentazione all’amministrazione competente o allo Sportello unico. Ove per l’avvio, lo svolgimento o la cessazione dell’attività siano richieste altre comunicazioni o attestazioni, l’interessato può presentare un’unica comunicazione allo Sportello di cui all’articolo 19-bis della legge n. 241 del 1990 R. Alla comunicazione sono allegate

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Art. 3. - Semplificazione di regimi amministrativi in materia edilizia

1. Al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 R sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all’articolo 5:

1) al comma 2, lettera d), le parole “dei certificati di agibilità” sono soppresse;

2) al comma 3, le parole “Ai fini del rilascio del permesso di costruire,” sono soppresse;

3) al comma 3, la lettera a) è soppressa;

4) dopo il comma 3, è aggiunto il seguente: “3-bis. Restano ferme le disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro di cui all’articolo 67 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.”;

b) all’articolo 6:

1) al comma 1, lettera a), le parole “, ivi compresi gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW” sono soppresse;

2) al comma 1, dopo la lettera a), è aggiunta la seguente: “a-bis) gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 Kw;”;

3) al comma 1, lettera b) le parole “di rampe o” sono soppresse e, dopo la lettera e), sono aggiunte le seguenti:

“e-bis) le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni, previa comunicazione di avvio lavori all’amministrazione comunale;

e-ter) le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, che siano contenute entro l’indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale, ivi compresa la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati;

e-quater) i pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori della zona A) di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444;

e-quinquies) le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.”;

4) i commi 2, 4, 5 e 7 sono abrogati;

5) al comma 6, lettera a), le parole: “dai commi 1 e 2” sono sostituite con le seguenti: “dal comma 1, esclusi gli interventi di cui all’articolo 10, comma 1, soggetti a permesso di costruire e gli interventi di cui all’articolo 23, soggetti a segnalazione certificata di inizio attività in alternativa al permesso di costruire;”;

c) dopo l’articolo 6 è inserito il seguente: “Art. 6-bis. (Interventi subordinati a comunicazione di inizio lavori asseverata). — 1. Gli interventi non riconducibili all’elenco di cui agli articoli 6, 10 e 22, sono realizzabili previa comunicazione, anche per via telematica, dell’inizio dei lavori da parte dell’interessato all’amministrazione competente, fatte salve le prescrizioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente, e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

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Art. 4. - Semplificazione di regimi amministrativi in materia di pubblica sicurezza

1. Al regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 R, recante “Approvazione del regolamento per l’esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773, delle leggi di pubblica sicurezza, sono apportate le seguenti modificazioni:

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Art. 5. - Livelli ulteriori di semplificazione

1. Le regioni e gli enti locali, nel disciplinare i regimi amministrativi di loro com

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Art. 6. - Disposizioni finali

1. L’articolo 126 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773

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Allegato - Tabella A


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SEZIONE I - ATTIVITÀ COMMERCIALI E ASSIMILABILI


1. Commercio su area privata


1.1. Esercizio di vicinato nel settore NON alimentare



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

1.

Apertura

Trasferimento di sede

Ampliamento

SCIA

In caso di attività che prevede anche un’occupazione di suolo pubblico, è necessaria la relativa concessione.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 59/2010 R - art. 65, c. 1

D. Leg.vo 114/1998R - artt. 4, c. 1, lett. d) e 7

In caso di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l’attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell’Allegato I al D.P.R. n. 151/2011 R.

SCIA unica

SCIA per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell’esercizio più SCIA per prevenzione incendi:

La SCIA prevenzione incendi deve essere presentata compilando un apposito allegato della SCIA unica che è trasmesso a cura del SUAP ai VV.F.

D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

2.

Subingresso

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R - art. 26, c. 5

In caso di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l’attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell’Allegato I al D.P.R. 151/2011 R.

Comunicazione

Comunicazione per subingresso più comunicazione per voltura prevenzione incendi:

Ai fini della voltura della prevenzione incendi la relativa comunicazione è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

3.

Cessazione

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R - art. 26, c. 5


1.2. Esercizio di vicinato nel settore alimentare



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

4.

Apertura

Trasferimento di sede

Ampliamento

SCIA unica

SCIA per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell'esercizio più SCIA per notifica sanitaria:

La notifica sanitaria deve essere presentata compilando un apposito allegato della SCIA unica che deve essere trasmesso a cura del SUAP alla ASL.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

In caso di attività che prevede anche un’occupazione di suolo pubblico, è necessaria la relativa concessione.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 59/2010 R - art. 65, c. 1


D. Leg.vo 114/1998R, - artt. 4, c. 1 lett. d) e 7


D. Leg.vo 114/1998R, - art. 26, c. 5


Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari

In caso di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l'attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell’Allegato I al D.P.R. n. 151/2011 R.

SCIA unica

SCIA per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell'esercizio più SCIA per notifica sanitaria più SCIA per prevenzione incendi:

La SCIA prevenzione incendi deve essere presentata compilando un apposito allegato della SCIA unica che deve essere trasmesso a cura del SUAP ai VV.F.

D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

5.

Subingresso

SCIA unica

Comunicazione per subingresso più SCIA per notifica sanitaria:

La notifica sanitaria deve essere presentata contestualmente alla comunicazione, va resa nell'ambito della SCIA unica ed è trasmessa a cura del SUAP all'ASL.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5


In caso di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l'attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell’Allegato I al D.P.R. n. 151/2011 R.

SCIA unica

Comunicazione per subingresso più SCIA per notifica sanitaria più comunicazione per voltura prevenzione incendi:

Ai fini della voltura della prevenzione incendi la relativa comunicazione è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

6.

Cessazione

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5



1.3. Media struttura di vendita NON alimentare



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

7.

Apertura

Ampliamento

Trasferimento di sede

di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e magazzini), inferiore a 400 mq.

Autorizzazione-Silenzio assenso (decorsi 90 giorni)

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, artt. 4, c. 1 lett. e) e 8

8.

Subingresso

in esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), inferiore a 400 mq

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5

9.

Apertura

Ampliamento

Trasferimento di sede di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l'attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell’Allegato I al D.P.R. n. 151/2011 R.

Autorizzazione-Silenzio assenso (decorsi 90 giorni) più SCIA

Autorizzazione per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell’esercizio più SCIA per prevenzione incendi:

La SCIA prevenzione incendi deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, artt. 4, c. 1 lett. e) e 8


D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

10.

Subingresso

in esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l'attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell’Allegato I al D.P.R. n. 151/2011 R.

Comunicazione

Comunicazione per subingresso più comunicazione per voltura prevenzione incendi:

Ai fini della voltura della prevenzione incendi la relativa comunicazione è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5


D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

11.

Cessazione

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R, - art. 26, c. 5



1.4. Media struttura di vendita alimentare



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

12.

Apertura

Ampliamento

Trasferimento di sede

di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), inferiore a 400 mq.

Autorizzazione-Silenzio assenso (decorsi 90 giorni) più SCIA

Autorizzazione per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell’esercizio più SCIA per notifica sanitaria:

La notifica sanitaria deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP all’ASL.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, artt. 4, c. 1 lett. e) e 8


Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari

13.

Subingresso

in esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), inferiore a 400 mq.


SCIA unica

Comunicazione per subingresso più SCIA per notifica sanitaria:

La notifica sanitaria deve essere presentata contestualmente alla comunicazione, va resa nell’ambito della SCIA unica ed è trasmessa a cura del SUAP all’ASL.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5


Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari

14.

Apertura

Ampliamento

Trasferimento di sede

di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l'attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell’Allegato I al D.P.R. n. 151/2011 R.

Autorizzazione-Silenzio assenso (decorsi 90 giorni) più SCIA unica

Autorizzazione per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell’esercizio più SCIA per prevenzione incendi più SCIA per notifica sanitaria:

La SCIA prevenzione incendi deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

La notifica sanitaria deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP all’ASL.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, artt. 4, c. 1 lett. e) e 8


D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69


Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari

15.

Subingresso

in esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l'attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell’Allegato I al D.P.R. n. 151/2011 R.

SCIA unica

Comunicazione per subingresso più SCIA per notifica sanitaria più comunicazione per voltura prevenzione incendi:

La notifica sanitaria deve essere presentata contestualmente alla comunicazione, va resa nell’ambito della SCIA unica ed è trasmessa a cura del SUAP all’ASL.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

Ai fini della voltura della prevenzione incendi la relativa comunicazione è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5


Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari


D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

16.

Cessazione

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5



1.5. Grande struttura di vendita NON alimentare



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

17.

Apertura

Trasferimento di sede

Ampliamento

Autorizzazione-Silenzio assenso decorsi 180 giorni (60 per indire la conferenza e 120 per lo svolgimento della stessa) più SCIA

Autorizzazione per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell’esercizio più SCIA per prevenzione incendi:

La SCIA prevenzione incendi deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, artt. 4, c. 1 lett. f) e 9


D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

18.

Subingresso

Comunicazione

Comunicazione per subingresso più comunicazione per voltura prevenzione incendi:

Ai fini della voltura della prevenzione incendi la relativa comunicazione è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5


D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

19.

Cessazione

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5



1.6. Grande struttura di vendita alimentare



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

20.

Apertura

Trasferimento di sede

Ampliamento

Autorizzazione-Silenzio assenso decorsi 180 giorni (60 per indire la conferenza e 120 per lo svolgimento della stessa) più SCIA unica

Autorizzazione per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell’esercizio più SCIA per prevenzione incendi più SCIA per notifica sanitariaper prevenzione incendi più SCIA per notifica sanitaria:

La SCIA prevenzione incendi deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

La notifica sanitaria deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP all’ASL.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, artt. 4, c. 1 lett. f) e 9


D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69


Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari

21.

Subingresso

SCIA unica

Comunicazione per subingresso più SCIA per notifica sanitaria pì comunicazione per voltura prevenzione incendi:

La notifica sanitaria deve essere presentata contestualmente alla comunicazione, va resa nell’ambito della SCIA unica ed è trasmessa a cura del SUAP all’ASL.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

Ai fini della voltura della prevenzione incendi la relativa comunicazione è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5


D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69


Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari

22.

Cessazione

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R, art. 26, c. 5



1.7. Commercio all'ingrosso NON alimentare



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

23.

Apertura

Trasferimento di sede

Ampliamento

Subingresso

Comunicazione

La comunicazione è presentata al SUAP, che la trasmette alla Camera di Commercio o direttamente alla Camera di Commercio.

Se l'attività di commercio all’ingrosso è effettuata unitamente ad attività di commercio al dettaglio, si applicano anche i regimi amministrativi richiesti per tali attività.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, artt. 4, c. 1 lett. a) e 5, c. 11


D. Leg.vo 59/2010 R, art. 71, c. 1


In caso di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l'attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell'Allegato I al D.P.R. n. 151/2011 R.

a) SCIA unica

b) Comunicazione

a) Comunicazione per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell’esercizio più SCIA per prevenzione incendi:

La SCIA prevenzione incendi deve essere presentata contestualmente alla comunicazione, va resa nell’ambito della SCIA unica ed è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

b) Comunicazione per subingresso più comunicazione per voltura prevenzione incendi:

Ai fini della voltura della prevenzione incendi la relativa comunicazione è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

24.

Cessazione

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R, - art. 26, c. 5



1.8. Commercio all'ingrosso alimentare



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

25.

Apertura

Trasferimento di sede

Ampliamento

SCIA unica

Comunicazione per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell’esercizio più SCIA per notifica sanitaria:

La notifica sanitaria deve essere presentata contestualmente alla comunicazione, va resa nell’ambito della SCIA unica ed è trasmessa a cura del SUAP all’ASL e alla Camera di Commercio.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

Se l'attività di commercio all’ingrosso è effettuata unitamente ad attività di commercio al dettaglio, si applicano anche i regimi amministrativi richiesti per tali attività.

Per la vendita di specifici prodotti di cui alla sottosezione n. 1.10, si applicano i regimi amministrativi ivi previsti.

D. Leg.vo 114/1998R, artt. 4, c. 1 lett. a) e 5, c. 11


D. Leg.vo 59/2010 R, art. 71, c. 1


Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari


In caso di esercizio con superficie totale lorda, comprensiva di servizi e depositi (es. magazzini), superiore a 400 mq, o comunque se l'attività ricade in uno qualsiasi dei punti dell'Allegato I al D.P.R. n. 151/2011 R.

SCIA unica

Comunicazione per apertura, trasferimento di sede e ampliamento dell’esercizio più SCIA per notifica sanitaria più SCIA per prevenzione incendi:

La SCIA prevenzione incendi deve essere presentata contestualmente alla comunicazione, va resa nell’ambito della SCIA unica ed è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato I, punto 69

26.

Subingresso

SCIA unica

Comunicazione per subingresso più SCIA per notifica sanitaria:

La notifica sanitaria deve essere presentata contestualmente alla comunicazione, va resa nell’ambito della SCIA unica ed è trasmessa a cura del SUAP all’ASL.

Per la notifica sanitaria non devono essere richieste asseverazioni.

In caso di attività soggetta a prevenzione incendi, la relativa comunicazione ai fini della voltura è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.


27.

Cessazione

Comunicazione


D. Leg.vo 114/1998R, - art. 26, c. 5



1.9. Vendita da parte di produttori agricoli



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

28.

Vendita di prodotti agricoli in forma diretta e itinerante da parte di imprenditori agricoli, singoli e associati.

Comunicazione

Comunicazione al SUAP ove ha sede l’azienda o ove si intende esercitare la vendita.

Nel caso di commercio su area pubblica esercitato su posteggio, occorre la relativa concessione.

D. Leg.vo 228/2001, art. 4

Alla vendita diretta non si applicano il D. Leg.vo 114/1998R (rif. art. 4, c. 7, D. Leg.vo n. 2001/228, art. 4, c. 2, lett. d), D. Leg.vo n. 114/1998R).



1.10. Casistiche relative alla vendita di specifici prodotti



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

29.

Vendita al minuto di alcolici in:

a) esercizio di vicinato;

b) media o grande struttura di vendita;

c) in caso di attività commerciale già avviata.

a) SCIA unica

b) Autorizzazione-Silenzio assenso più Comunicazione

c) Comunicazione

a) SCIA per l'avvio dell'esercizio di vicinato più comunicazione per la vendita al minuto di alcolici;

b) Autorizzazione per l'avvio della media o grande struttura di vendita più comunicazione per la vendita al minuto di alcolici;

c) Comunicazione per la vendita al minuto di alcolici.

La comunicazione, che vale quale denuncia ai sensi del D. Leg.vo n. 504/1995R all’Agenzia delle dogane, a cui deve essere trasmessa da parte del SUAP, è presentata:

a) compilando un apposito allegato della SCIA unica;

b) contestualmente alla presentazione dell'istanza;

c) all’avvio della vendita al minuto di alcolici (successivo a quello dell'attività).

D. Leg.vo 504/1995R, artt. 29 e 63


D. Leg.vo 114/1998R, artt. 7, 8 e 9

30.

Vendita di farmaci da banco e medicinali veterinari in:

a) esercizio di vicinato;

b) media o grande struttura di vendita;

c) in caso di attività commerciale già avviata.

a) SCIA unica

b) Autorizzazione-Silenzio assenso più Comunicazione

c) Comunicazione

a) SCIA per l'avvio dell'esercizio di vicinato più comunicazione per la vendita di farmaci da banco e medicinali veterinari;

b) Autorizzazione per l'avvio della media o grande struttura di vendita più comunicazione per la vendita di farmaci da banco e medicinali veterinari;

c) Comunicazione per la vendita di farmaci da banco e medicinali veterinari.

La comunicazione, che deve essere trasmessa da parte del SUAP alla Regione e al Ministero della salute, è presentata:

a) compilando un apposito allegato della SCIA unica;

b) contestualmente alla presentazione dell'istanza;

c) all’avvio della vendita di farmaci da banco e medicinali veterinari (successivo a quello dell'attività).

D.L. n. 223/2006R, convertito con L. n. 248/2006, art. 5


D.L. n. 1/2012R, convertito con L. n. 27/2012, art. 11, c. 14


D. Leg.vo n. 114/1998R, artt. 7, 8 e 9

31.

Vendita al minuto di gas di petrolio liquefatto (GPL) per combustione in:

a) esercizio di vicinato;

b) media o grande struttura di vendita;

c) in caso di attività commerciale già avviata.

a) SCIA unica

b) Autorizzazione-Silenzio assenso più Comunicazione

c) Comunicazione

a) SCIA per l'avvio dell'esercizio di vicinato più comunicazione per la vendita al minuto di gas di petrolio liquefatto (GPL) per combustione;

b) Autorizzazione per l'avvio della media o grande struttura di vendita più comunicazione per la vendita al minuto di gas di petrolio liquefatto (GPL) per combustione;

c) Comunicazione per la vendita al minuto di gas di petrolio liquefatto (GPL) per combustione.

La comunicazione, che deve essere trasmessa da parte del SUAP all’Agenzia delle Dogane è presentata:

a) compilando un apposito allegato della SCIA unica;

b) contestualmente alla presentazione dell'istanza;

c) all’avvio della vendita al minuto di gas di petrolio liquefatto (GPL) per combustione (successivo a quello dell'attività).

In caso di vendita di gas liquefatti (GPL) in recipienti mobili con quantitativi superiori o uguali a 75 Kg, la SCIA prevenzione incendi per i casi di cui alla lettera:

a) e c) deve essere presentata compilando un apposito allegato della SCIA unica, che è trasmesso a cura del SUAP ai VV.F.;

b) deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

D. Leg.vo n. 504/1995R, art. 25, commi 1 e 4


D. Leg.vo n. 114/1998R, artt. 7, 8 e 9


D.P.R. n. 151/2011 R - Allegato 1, punto 3, lett. b)

32.

Vendita al minuto di gas infiammabili in recipienti mobili compressi in:

a) esercizio di vicinato;

b) media o grande struttura di vendita;

c) in caso di attività commerciale già avviata.

a) SCIA unica

b) Autorizzazione-Silenzio assenso più Comunicazione

c) Comunicazione

a) SCIA per l'avvio dell'esercizio di vicinato più comunicazione per la vendita al minuto di gas infiammabili in recipienti mobili compressi;

b) Autorizzazione per l'avvio della media o grande struttura di vendita più comunicazione per la vendita al minuto di gas infiammabili in recipienti mobili compressi;

c) Comunicazione per la vendita al minuto di gas infiammabili in recipienti mobili compressi.

La comunicazione, che vale quale denuncia ai sensi del D. Leg.vo n. 504/1995R all’Agenzia delle dogane, a cui deve essere trasmessa da parte del SUAP è presentata:

a) compilando un apposito allegato della SCIA unica;

b) contestualmente all'istanza;

c) all’avvio della vendita al minuto di gas infiammabili (successivo a quello dell'attività).

In caso di vendita al minuto gas infiammabili in recipienti mobili compressi con capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0,75 mc, la SCIA prevenzione incendi per i casi di cui alla lettera:

a) e c) deve essere presentata compilando un apposito allegato della SCIA unica, che è trasmesso a cura del SUAP ai VV.F.;

b) deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.


33.

Vendita al minuto di prodotti fitosanitari in:

a) esercizio di vicinato;

b) media o grande struttura di vendita;

c) in caso di attività commerciale già avviata.

a) SCIA condizionata

b) Autorizzazione

c) Autorizzazione

a) SCIA per l'avvio dell'esercizio di vicinato più autorizzazione per la vendita al minuto di prodotti fitosanitari;

b) Autorizzazione per l'avvio della media o grande struttura di vendita più autorizzazione per la vendita al minuto di prodotti fitosanitari;

c) Autorizzazione per la vendita al minuto di prodotti fitosanitari.

L’istanza deve essere presentata al SUAP, che la trasmette all’autorità competente (Regione o delegata), per i casi di cui alla lettera:

a) contestualmente alla SCIA;

b) contestualmente all'istanza;

c) preventivamente ai fini dell’avvio dell’attività di vendita al minuto di prodotti fitosanitari (successivo a quello dell'attività).

La Conferenza di servizi è convocata entro 5 giorni dal ricevimento dell’istanza.

L’attività non può essere iniziata fino al rilascio dell’autorizzazione.

In caso di «Depositi di fitofarmaci e/o di concimi chimici a base di nitrati e/o fosfati con quantitativi in massa superiori a 50.000 kg», la SCIA prevenzione incendi deve essere presentata contestualmente all’istanza ed è trasmessa a cura del SUAP ai VV.F.

D. Leg.vo n. 150/2012, art. 10

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SEZIONE II - EDILIZIA

La sottosezione 1 effettua la ricognizione degli interventi edilizi e dei relativi regimi amministrativi, indicando nell'apposita colonna l'eventuale concentrazione di regimi.

Nelle sottosezioni successive vengono individuati, per le attività soggette a permesso di costruire, a SCIA, a CILA e per le attività libere, i casi in cui è necessario acquisire altri titoli di legittimazione o atti di assenso comunque denominati. Per ciascuno di essi, nelle apposite colonne, viene individuato il regime amministrativo e viene descritta l'eventuale concentrazione dei regimi.

In particolare, nel caso in cui per la CILA e la SCIA sia necessario acquisire altri atti di assenso, nell'apposita colonna è indicato «CILA e SCIA più autorizzazioni» o «SCIA unica», anziché SCIA condizionata come nelle altre tabelle. La scelta nasce dall'esigenza di contemplare in un unico prospetto «comunicazioni» con diversa denominazione (la CILA, appunto, ovvero la SCIA ad efficacia differita) che caratterizzano esclusivamente gli interventi in materia edilizia. Resta chiara la sostanziale efficacia «condizionata» del titolo, anche per le fattispecie in questione.


1. Ricognizione degli interventi edilizi e dei relativi regimi amministrativi



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

1.

Manutenzione ordinaria

Interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

Attività edilizia libera

Nel caso in cui per la realizzazione dell'intervento siano necessari altri titoli di legittimazione questi vanno acquisiti preventivamente (vedi sottosezione 1.3 della sezione II).

D.P.R. n. 380/2001, art. 3, c. 1, lett. a) e art. 6, c. 1, lett. a) R

2.

Pompe di calore di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW

Interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW.

Attività edilizia libera

Nel caso in cui per la realizzazione dell'intervento siano necessari altri titoli di legittimazione questi vanno acquisiti preventivamente (vedi sottosezione 1.3 della sezione II).

D.P.R. n. 380/2001, art. 6, c. 1, lett. a-bis) R

3.

Manutenzione straordinaria (leggera)

Opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni di uso. Nell'ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l'originaria destinazione d'uso; ivi compresa l'apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne, sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio.

Elementi costitutivi della fattispecie previsti dalla legge:

non alterino la volumetria complessiva degli edifici e

non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni di uso

non modifichino la sagoma e i prospetti dell'edificio

non riguardino le parti strutturali dell'edificio.

CILA N1

Nel caso in cui la CILA riguardi interventi per i quali sono necessari altri titoli abilitativi vedi sottosezione 1.2.

D.P.R. n. 380/2001, art. 3, c. 1, lett. b) e art. 6-bis R

4.

Manutenzione straordinaria (pesante)

Intervento di manutenzione straordinaria di cui al numero 2 che preveda opere interne che riguardino le parti strutturali dell'edificio.

Elementi costitutivi della fattispecie desunti dalla legge:

Opere interne che riguardino le parti strutturali dell'edificio.

SCIA N1

Nel caso in cui la SCIA riguardi interventi per i quali sono necessari altri titoli abilitativi vedi sottosezione 1.2.

D.P.R. n. 380/2001, art. 3, c. 1, lett. b) e art. 22 c. 1, lett. a) R

5.

Restauro e risanamento conservativo (leggero)

Interventi edilizi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio.

CILA N1

Nel caso in cui la CILA riguardi interventi per i quali sono necessari altri titoli abilitativi vedi sottosezione 1.2.

D.P.R n. 380/2001, art. 3, c. 1, lett. c), art. 6-bis R

6.

Restauro e risanamento conservativo (pesante)

Interventi edilizi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili, qualora riguardino parti strutturali dell'edificio. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio, qualora riguardi parti strutturali dell'edificio.

SCIA N1

Nel caso in cui la SCIA riguardi interventi per i quali sono necessari altri titoli abilitativi vedi sottosezione 1.2.

D.P.R. n. 380/2001, art. 3, c. 1, lett. c), art. 22, c. 1, lett. b) R

7.

Ristrutturazione edilizia cosiddetta «semplice» o «leggera»

Interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l'eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti.

Nell'ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica nonché quelli volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza.

Rimane fermo che, con riferimento agli immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni, gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli

interventi di ripristino di edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia soltanto ove sia rispettata la medesima sagoma dell'edificio preesistente.

Elementi costitutivi della fattispecie desunti dalla legge:

non presenti i caratteri della Ristrutturazione ricostruttiva (non preveda la completa demolizione dell'edificio preesistente) e che

non presenti i caratteri della Ristrutturazione pesante:

1. non aumenti il volume complessivo;

2. non modifichi la sagoma di edifici vincolati;

3. non modifichi i prospetti dell'edificio;

4. non comporti mutamento d'uso urbanisticamente rilevante nel centro storico.

Intervento di demolizione e ricostruzione:

stessa volumetria di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica;

stessa sagoma dell'edificio preesistente, se vincolato ex D. Leg.vo il 42 del 2004 (paesaggistico o storico culturale);

senza modifica della sagoma dell'edificio preesistente negli ambiti del centro storico individuati con deliberazione del Consiglio comunale o, in via transitoria, in tutto il centro storico, fino all'assunzione di tale delibera.

SCIA

Nel caso in cui la SCIA riguardi interventi per i quali sono necessari altri titoli abilitativi vedi sottosezione 1.2.

D.P.R. n. 380/2001, art. 3, c. 1, lett. d) R

8.

Ristrutturazione (cosiddetta «pesante»)

Gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti della destinazione d'uso.

Elementi costitutivi della fattispecie previsti dalla legge:

non prevedano la completa demolizione dell'edificio esistente

e comportino:

1. aumento del volume complessivo

2.modifiche al prospetto dell'edificio

3. cambio d'uso urbanisticamente rilevante nel centro storico.

Autorizzazione/silenzio- assenso ai sensi dell'art. 20 del D.P.R. n. 380/2001 R o SCIA alternativa all'autorizzazione

Nel caso di presentazione della SCIA alternativa all'autorizzazione, l'istanza è presentata 30 giorni prima dell'avvio dei lavori.

Nel caso in cui l'autorizzazione o la SCIA alternativa all'autorizzazione si riferiscano ad interventi per i quali sono necessari altri titoli di legittimazione, vedi sottosezioni 1.1. o 1.2. La relativa istanza è presentata allo sportello unico del Comune che provvede alla convocazione della conferenza dei servizi per l'acquisizione dei titoli aggiuntivi.

D.P.R. n. 380/2001, artt. 10, c. 1, lett. c), 20 e 23, c. 01 lett. a) R

9.

Nuova costruzione di manufatto edilizio

Costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati.

Autorizzazione/silenzio-assenso ai sensi dell'art. 20 del D.P.R. n. 380/2001 R

Nel caso in cui l'autorizzazione si riferisca ad interventi per i quali sono necessari altri titoli di legittimazione, sottosezione 1.1.

L'istanza è presentata allo sportello unico del Comune che provvede alla convocazione della conferenza del servizi per l'acquisizione dei titoli aggiuntivi.

D.P.R. n. 380/2001, artt. 3, c. 1 lett e.1) e 20 R

10.

Nuova costruzione in esecuzione di strumento urbanistico attuativo

Gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati, ivi compresi gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo, che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive, la cui sussistenza sia stata esplicitamente dichiarata dal competente organo comunale in sede di approvazione degli stessi piani o di ricognizione di quelli vigenti. Qualora i piani attuativi risultino approvati anteriormente all'entrata in vigore della legge 21 dicembre 2001, n. 443, il relativo atto di ricognizione deve avvenire entro trenta giorni dalla richiesta degli interessati; in mancanza si prescinde dall'atto di ricognizione, purché il progetto di costruzione venga accompagnato da apposita relazione tecnica nella quale venga asseverata l'esistenza di piani attuativi con le caratteristiche sopra menzionate.

Elementi costitutivi della fattispecie previsti dalla legge:

Interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora:

siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati, ivi compresi gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo

che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive.

SCIA alternativa all'autorizzazione

Nel caso di presentazione della SCIA alternativa all'autorizzazione, l'istanza è presentata 30 giorni prima dell'avvio dei lavori.

Nel caso in cui la segnalazione si riferisca ad interventi per i quali sono necessari altri titoli di legittimazione, vedi sottosezione 1.2.

D.P.R. n. 380/2001, art. 23, c. 01, lett. b) R

11.

Ampliamento fuori sagoma

Ampliamento di manufatti edilizi esistenti, fuori terra o interrati, all'esterno della sagoma esistente fermo restando, per gli interventi pertinenziali quanto previsto alla lettera e.6) dell'art. 3, c. 1 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380.

Autorizzazione N2 / silenzio-assenso ai sensi dell'art. 20 del D.P.R. n. 380/2001 R

Nel caso in cui l'autorizzazione si riferisca ad interventi per i quali sono necessari altri titoli di legittimazione, vedi sottosezione 1.1.

L'istanza è presentata allo sportello unico del Comune che provvede alla convocazione della conferenza dei servizi per l'acquisizione dei titoli aggiuntivi.

D.P.R. n. 380/2001. artt. 3, c. 1, lett. e.1) e 20 R

12.

Interventi di urbanizzazione primaria e secondaria

Interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal Comune.

Autorizzazione N2/ silenzio-assenso ai sensi dell'art. 20 del D.P.R. n. 380/2001 R

Nel caso in cui l'autorizzazione si riferisca ad interventi per i quali sono necessari altri titoli di legittimazione, vedi sottosezione 1.1.

L'istanza è presentata allo sportello unico del Comune che provvede alla convocazione della conferenza dei servizi per l'acquisizione dei titoli aggiuntivi.

D.P.R. n. 380/2001, artt. 3, c. 1, lett. e.2) e 20 R

13.

Realizzazione di infrastrutture e impianti

Realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo inedificato.

Autorizzazione N2 / silenzio-assenso ai sensi dell'art. 20 del D.P.R. n. 380/2001 R

Nel caso in cui l'autorizzazione si riferisca ad interventi per i quali sono necessari altri titoli di legittimazione vedi sottosezione 1.1.

L'istanza è presentata allo sportello unico del Comune che provvede alla convocazione della conferenza dei servizi per l'acquisizione dei titoli aggiuntivi.

D.P.R. n. 380/2001, artt. 3, c. 1, lett. e.3) e 20 R

14.

Torri e tralicci

Installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione.

Autorizzazione N2 / silenzio-assenso ai sensi dell'art. 20 del D.P.R. n. 380/2001 R

Nel caso in cui l'autorizzazione si riferisca ad interventi per i quali sono necessari altri titoli di legittimazione, vedi sottosezione 1.1.

L'istanza è presentata allo sportello unico del Comune che provvede alla convocazione della conferenza dei servizi per l'acquisizione dei titoli aggiuntivi.

D.P.R. n. 380/2001, art. 3. c. 1, lett. e.4) e 20 R

15.

Manufatti leggeri utilizzati come abitazione o luogo di lavoro o magazzini o depositi

Installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, ad eccezione di quelli che siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee.

Elementi costitutivi della fattispecie previsti dalla legge:

che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili

che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee

che non siano ricompresi in strutture ricettive all'aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore.

Autorizzazione N2

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SEZIONE III - AMBIENTE


1.1 AIA - Autorizzazione integrata ambientale



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

1.

Realizzazione di una nuova installazione o modifica sostanziale di una installazione in cui si svolgono una o più attività elencate all'Allegato VIII alla parte II del D. Leg.vo n. 152/2006R.Rinnovo/Riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale per le installazioni esistenti

Autorizzazione


D. Leg.vo n. 152/2006R, Parte II, Titolo III-bis

D. Leg.vo n. 152/2006R, art. 29-octies

2.

Modifica non sostanziale di impianti già in possesso di A.I.A.

Autorizzazione / Silenzio assenso


D. Leg.vo n. 152/2006R, art. 29-nonies c.1

3.

Voltura dell'Autorizzazione Integrata Ambientale

Comunicazione


D. Leg.vo n. 152/2006R, art. 29-nonies, c. 4



1.2 VIA - Valutazione di impatto ambientale



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI

4.

Progetti di opere o interventi assoggettati a procedura di VIA:

elencati agli allegati II e III alla Parte Seconda del D. Leg.vo n. 152/2006R;

elencati nell'allegato II alla Parte Seconda del D. Leg.vo n. 152/2006R che servono esclusivamente o essenzialmente per lo sviluppo ed il collaudo di nuovi metodi o prodotti e non sono utilizzati per più di due anni, qualora, all'esito dello svolgimento della verifica di assoggettabilità a VIA, l'autorità competente valuti che possano produrre impatti negativi significativi sull'ambiente;

modifiche o estensioni dei progetti elencati nell'allegato II alla Parte Seconda del D. Leg.vo n. 152/2006R, qualora, all'esito dello svolgimento della verifica di assoggettabilità a VIA, l'autorità competente valuti che possano produrre impatti negativi significativi sull'ambiente;

elencati all'allegato IV alla Parte Seconda del D. Leg.vo n. 152/2006R qualora si tratti di opere o interventi di nuova realizzazione, che ricadono, anche parzialmente, all'interno di aree naturali protette come definite dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394;

elencati nell'allegato IV, qualora all'esito dello svolgimento della verifica di assoggettabilità a VIA, in applicazione dei criteri e delle soglie definiti dal decreto ministeriale 30 marzo 2015, n. 52, recante «Linee guida per la verifica di assoggettabilità a VIA dei progetti di competenza delle Regioni e Province autonome», l'autorità competente valuti che possano produrre impatti negativi significativi sull'ambiente.

Autorizzazione

Ai sensi del combinato disposto dell'art. 25, comma 3 e dell'art 26 comma 4 del D. Leg.vo 152/2006R tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque denominati in materia ambientale sono acquisiti nell'ambito del procedimento di VIA e sono sostituiti o coordinati nel provvedimento di VIA.

Per i procedimenti relativi a progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale di competenza delle regioni e delle Province Autonome, ai sensi dell'art. 14, comma 4, della L. 241/1990R nell'ambito della Conferenza di Servizi della VIA vengono acquisiti tutti gli atti di assenso comunque denominati necessari per la realizzazione dell'opera o intervento.

D. Leg.vo n. 152/2006R, Parte II, Titoli I e III

D.M. n. 52/2015

Progetti di opere o interventi assoggettati a procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA:

elencati nell'allegato II alla Parte Seconda del D. Leg.vo n. 152/2006R, che servono esclusivamente o essenzialmente per lo sviluppo ed il collaudo di nuovi metodi o prodotti e non sono utilizzati per più di due anni;

le modifiche o le estensioni dei progetti elencati nell'allegato II alla Parte Seconda del D. Leg.vo n. 152/2006R la cui realizzazione potenzialmente possa produrre effetti negativi significativi sull'ambiente;

elencati nell'allegato IV alla Parte Seconda del D. Leg.vo n. 152/2006R, in applicazione dei criteri e delle soglie definiti dal decreto ministeriale 30 marzo 2015, n. 52, recante «Linee guida per la verifica di assoggettabilità a VIA dei progetti di competenza delle Regioni e Province autonome».

Autorizzazione

Ai sensi dell'art. 10, comma 3, del D. Leg.vo n. 152/2006R, il provvedimento conclusivo di verifica di assoggettabilità comprende, se necessario, la Valutazione di Incidenza di cui all'art. 5 del D.P.R. 357/97.

D. Leg.vo n. 152/2006R, Parte II, Titoli I e III, art. 20

D.M. n. 52/2015



1.3 AUA - Autorizzazione unica ambientale



ATTIVITÀ

REGIME AMMINISTRATIVO

CONCENTRAZIONE DI REGIMI AMMINISTRATIVI

RIFERIMENTI N

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Impianti alimentati da fonti rinnovabili: regime e procedure autorizzative

INDICAZIONI GENERALI SUGLI IMPIANTI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI (Normativa di riferimento sugli impianti alimentati da fonti rinnovabili; Definizione di impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili; Libertà di installazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili; Incentivi; Prerogative regionali per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili) - PROCEDURE AUTORIZZATIVE PER GLI IMPIANTI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI (Procedure a disposizione; L’autorizzazione unica (AU); La procedura abilitativa semplificata (PAS); Impianti alimentati da fonti rinnovabili in regime libero o previa comunicazione) - CASI PARTICOLARI (Impianti “ibridi”, alimentati solo parzialmente da fonti rinnovabili; Impianti off shore) - RIEPILOGO REGIME AUTORIZZATIVO IMPIANTI A FONTI RINNOVABILI (Premessa e avvertenza; Fonte solare fotovoltaica; Fonte solare termica; Fonte eolica e torri anemometriche; Fonte da biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas; Fonte idraulica e geotermica; Pompe di calore, microcogenerazione, altre fattispecie residuali; Impianti per la produzione di biometano) - COLLEGAMENTO DEGLI IMPIANTI ALLA RETE ELETTRICA - SANZIONI.
A cura di:
  • Alfonso Mancini
  • Studio Groenlandia