Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate: Delibera ANAC | Bollettino di Legislazione Tecnica
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13/05/2025

Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate: Delibera ANAC

Con la Delibera ANAC 176/2025 sono stati disciplinati i meccanismi di funzionamento del Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate.

TAVOLO SOGGETTI AGGREGATORI E CENTRALI COMMITTENZA QUALIFICATE - Con la Delib. ANAC 19/03/2025, n. 176 è stata disposta la costituzione e sono stati disciplinati i meccanismi di funzionamento del Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate.

Contesto normativo
L'art. 88, comma 1, del D. Leg.vo 31/12/2024, n. 209, ha, tra l'altro, introdotto l'art. 13-bis dell'allegato II.4 del D. Leg.vo 36/2023, con il quale è stato istituito presso l'ANAC un Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate.
Tale Tavolo è presieduto da un rappresentante dell'ANAC e composto da un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un rappresentante del Ministero dell'economia e delle finanze, due rappresentanti della Conferenza delle Regioni, un rappresentante dell'ANCI e un rappresentante dell'UPI.
L'art. 62, comma 4, del D. Leg.vo 36/2023, prevede che l’allegato II.4 può essere integrato, tra l'altro, per disciplinare il coordinamento, in capo all'ANAC, dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza.

Delibera ANAC
La Delib. ANAC 19/03/2025, n. 176 ha specificato composizione, funzioni e meccanismi di funzionamento del Tavolo.
In particolare, ai sensi della Delibera, il Tavolo:
- opera come un organismo di coordinamento e indirizzo strategico con l’obiettivo di favorire una gestione più efficiente e specializzata delle attività di committenza pubblica;
rappresenta un punto di riferimento strategico per lo sviluppo e la diffusione delle migliori pratiche nell’ambito della committenza pubblica, contribuendo a rafforzare la trasparenza, l’efficienza e l’innovazione nel sistema degli appalti e degli acquisti pubblici.

Il Tavolo svolge le seguenti funzioni:
- monitora l’attività di committenza svolta dalle stazioni appaltanti qualificate e dalle centrali di committenza qualificate, in attuazione delle richieste trasmesse ai sensi dell’art. 62, comma 9, del D. Leg.vo 36/2023 e il processo di individuazione di una stazione appaltante o centrale di committenza, di cui all’art. 62, comma 10, del D. Leg.vo 36/2023, favorendo la conoscibilità delle stesse da parte delle stazioni appaltanti non qualificate, anche attraverso idonei strumenti conoscitivi e sistemi informativi;
- individua eventuali sfere di attività o di ambiti settoriali ove si registra uno scostamento tra la domanda e l’offerta di attività di committenza;
- promuove la specializzazione dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate per sfere di attività e ambiti settoriali, ivi incluso il ricorso al Partenariato pubblico privato e alla finanza di progetto, tenuto conto anche della relativa distribuzione sul territorio nazionale;
- individua le centrali di committenza qualificate dotate di specifica competenza ed esperienza nelle attività ad elevata complessità o specializzazione, con riferimento anche al ricorso a strumenti e tecnologie digitali;
- individua gli incentivi disponibili a legislazione vigente per le attività di cui alle funzioni precedenti;
- assicura il monitoraggio e il supporto ai processi di digitalizzazione, al fine di fornire alle amministrazioni territoriali una sede permanente di confronto e di cooperazione interistituzionale;
- fornisce, anche attraverso studi approfonditi, ricerche mirate, analisi dei dati, strumenti conoscitivi e sistemi informativi, indicazioni utili e supporto tecnico amministrativo per favorire lo sviluppo delle migliori pratiche in relazione alle funzioni allo stesso attribuite.

Inoltre, il Tavolo:
- collabora con soggetti istituzionali competenti in materia di acquisti pubblici mettendo a disposizione analisi, contributi e studi su temi di interesse e promuovendo incontri e collaborazioni con gli stessi;
- fornisce il proprio contributo nella sfera di competenza attribuita dal D. Leg.vo 36/2023, al fine di promuovere e definire metodologie comuni di prevenzione della corruzione nel settore degli appalti pubblici.

Dalla redazione