Appalti pubblici: CIG derivati per contratti attuativi di accordi quadro | Bollettino di Legislazione Tecnica
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10/04/2025

Appalti pubblici: CIG derivati per contratti attuativi di accordi quadro

In tema di appalti pubblici, il MIT ha indicato che per gli appalti aggiudicati in attuazione di un accordo quadro deve essere acquisito un CIG derivato.

ACCORDO QUADRO CIG - Con il quesito del 03/04/2025, n. 3180, sottoposto al supporto giuridico del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), sono stati chiesti chiarimenti in merito ai contratti attuativi di un accordo quadro.

Fattispecie
In particolare, era stato stipulato un accordo quadro con un unico operatore per l'affidamento di servizi tecnici (progettazione, D.L., supporto al RUP) di importo superiore alla soglia comunitaria, relativi a diverse infrastrutture, ciascuna avente un proprio CUP.
Il bando era stato redatto in vigenza del D. Leg.vo 50/2016 e il contratto prevedeva la possibilità di avviare i singoli servizi con semplici ordinativi, per importi e obbligazioni già ben definiti nell'accordo quadro, senza necessità di stipulare contratti attuativi derivati.

Quesiti
L'ente aveva chiesto:
1. se fosse strettamente necessaria la richiesta di CIG derivati o se si potesse utilizzare l'unico CIG (quello dell'accordo quadro) per la gestione del contratto e la compilazione delle schede simog;
2. poiché gli interventi si riferivano a infrastrutture diverse, per ciascuna delle quali era individuato un RUP diverso, se il CIG derivato lo dovesse chiedere il RUP dell'accordo quadro oppure ciascun RUP responsabile dei singoli interventi;
3. come andasse ripartito l'incentivo relativo al RUP per le tre fasi (progettazione, affidamento, esecuzione), considerando che per la fase progettazione e affidamento il RUP dell'accordo quadro aveva redatto documentazione per l'intero importo e che la fase di esecuzione era gestita dai singoli RUP di ciascun intervento.

Parere MIT
Il MIT, ha ricordato gli elementi essenziali degli accordi quadro (in proposito, si veda anche Gli accordi quadro per i contratti pubblici [Codice 2023]) e precisato che essi realizzano un pactum de modo contrahendi, ossia un contratto normativo, dal quale non scaturiscono effetti reali o obbligatori, ma la cui efficacia consiste nel vincolare la successiva manifestazione di volontà contrattuale delle parti, nella stipula dei contratti attuativi.
In merito ai singoli quesiti, Il MIT ha indicato che:
1. indipendentemente dal nomen juris utilizzato (contratto attuativo/derivato od ordinativo), gli appalti aggiudicati in attuazione dell’accordo quadro sono regolati da atti di natura contrattuale. Ne consegue che, per gli appalti aggiudicati in attuazione di un accordo quadro, deve sempre essere acquisito un CIG derivato;
2. il CIG deve essere richiesto dal RUP responsabile del singolo intervento;
3. il riparto degli incentivi tra il RUP incaricato della progettazione e dell’affidamento dell’accordo quadro e i RUP incaricati per la fase attuativa deve essere definito, in conformità alle previsioni del regolamento interno della stazione appaltante, nel provvedimento di nomina del gruppo di lavoro, nell’ambito delle attività riconducibili ai compiti del RUP, dell’eventuale responsabile di fase e dei collaboratori del RUP.

Dalla redazione